Nasce il 1865 da agiati massari Giovanni e Angela D'Errico,
i quali meditavano di farne un agricoltore.
I suoi zii paterni, Giuseppe, Maria e Carolina, invece,
lo sostengono negli studi per diventare prete.
Frequenta il Ginnasio e Liceo nel Seminario di Conversano
sotto la guida di Mons. Morea, suo padrino di cresima.
È ordinato sacerdote in Bari dall'arcivescovo Mazzella nel 1888.
Studia a Roma e consegue il titolo di dottore in Sacra Teologia.
Rinuncia alla cattedra presso il Seminario maggiore
per accettare quella di pro-parroco nella sua Alberobello,
dove rimane per 15 anni.
Nel 1905 è nominato Arciprete-Curato di Conversano
e esplica il suo ministero per dieci anni,
quando fu elevato agli onori episcopali, nel 1915, come Vescovo di Larino.
Per le sue condizioni di salute
e per il clima poco adatto di quel luogo alla lua condizione,
viene destinato alla sede di Ugento.
Però il suo male si aggravava,
impedendogli di operare l'apostolato come il suo zelo lo intendeva.
Chiese di essere esonaerato e si ritirò nell'Eremo di Camaldoli (Arezzo),
dedicandosi alla preghiera e alla contemplazione.
La sua salute non migliorava
e il Padre Priore consigliò i parenti di riportarlo a casa.
Vi ritornò nell'ottobre del 1933
e visse in casa del fratello Giuseppe
sino al 22 dicembre del 1942, giorno della sua dipartita.