diac. Secondello Eremita
Santo
* ?
† Nantes (Francia), 570 ?
Ricorrenza: 1 agosto

11 Martirologio Romano ricorda la presenza presso l'isola di Besné (Nantes, Francia) dei santi eremiti Friardo e Secondello, diacono. La Francia del secolo VI era da poco diventata cristiana con la conversione del re Clodoveo (496-498) e le antiche tradizioni pagane, nonché i continui spostamenti di popoli (Burgundi, Visigoti, Britanni, Irlandesi, Anglosassoni e più tardi gli Arabi), rendevano difficile poter vivere l'unione con Cristo in serenità e pienezza. Per questo, l'ideale eremitico e cenobitico, sentito fortemente da san Benedetto negli stessi tempi in Italia, risuonava forte anche lungo la Loira.
Come riporta Giovanni Battista Matthioli nel suo testo agiografico Selva Historiale di diversissimi essempli, tra questi «ricercatori d'infinito» vi era un giovane contadino, Friardo, che aveva deciso di vivere una vita di solitudine e preghiera in un'isola della Loira chiamata Vinduneta (oggi Besné). La sua vita affascinò molto il diacono Secondello che decise di condividere una tale vita secondo uno stile cenobitico. Come insegnano i Padri del deserto, la vita nel cenobio dev'essere totalmente impegnata nella lotta contro «il mondo, il demonio e la carne» per stare con Dio nel silenzio e nella solitudine. In questa lotta anche Secondello fece l'esperienza di come, a volte, anche il desiderio buono di lasciare la solitudine per fare del bene poteva essere una tentazionc contraria alla propria vocazione: l'unica volta che Secondello uscì dal suo eremo fù per andare ad assistere ad alcuni malati. Ritornato pieno d'entusiasmo per i suoi successi, fu pesantemente redarguito da Friardo che leggeva questa sua esperienza come una tentazione del demonio per distoglierlo dalla semplicità di cuore. Secondello, mortificato, obbedì al confratello: infatti, quando ebbe una visione di Cristo che lo invitava di nuovo ad abbandonare il cenobio per aiutare i poveri in quanto «non occorre che ti affatichi tanto per l'avvenire perché sei già nel libro dei predestinati e dei santi e io stesso ti ho scritto nel libro della vita eterna ... esci da questo deserto e vai dentro la città dove farai molti miracoli», pregando insieme al compagno, si fece un gran segno di croce e il demonio, che si celava sotto questa visione, lo lasciò. (ldn)

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