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              LA SACRA BIBBIA Edizione CEI - 74  | 
          
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              Genesi 2  | 
          
      [1] Così furono portati a compimento il cielo e la terra e tutte le loro
      schiere.
      
      [2] Allora Dio, nel settimo giorno portò a termine il lavoro che aveva
      fatto e cessò nel settimo giorno da ogni suo lavoro.
      
      [3] Dio benedisse il settimo giorno e lo consacrò, perché in esso aveva
      cessato da ogni lavoro che egli creando aveva fatto. [4a]Queste le origini
      del cielo e della terra, quando vennero creati.
      [4b]Quando il Signore Dio fece la terra e il cielo, [5] nessun cespuglio
      campestre era sulla terra, nessuna erba campestre era spuntata - perché
      il Signore Dio non aveva fatto piovere sulla terra e nessuno lavorava il
      suolo
      
      [6] e faceva salire dalla terra l'acqua dei canali per irrigare tutto il
      suolo -;
      
      [7] allora il Signore Dio plasmò l'uomo con polvere del suolo e soffiò
      nelle sue narici un alito di vita e l'uomo divenne un essere vivente.
      
      [8] Poi il Signore Dio piantò un giardino in Eden, a oriente, e vi collocò
      l'uomo che aveva plasmato.
      
      [9] Il Signore Dio fece germogliare dal suolo ogni sorta di alberi graditi
      alla vista e buoni da mangiare, tra cui l'albero della vita in mezzo al
      giardino e l'albero della conoscenza del bene e del male.
      
      [10] Un fiume usciva da Eden per irrigare il giardino, poi di lì si
      divideva e formava quattro corsi.
      
      [11] Il primo fiume si chiama Pison: esso scorre intorno a tutto il paese
      di Avìla, dove c'è l'oro
      
      [12] e l'oro di quella terra è fine; qui c'è anche la resina odorosa e
      la pietra d'ònice.
      
      [13] Il secondo fiume si chiama Ghicon: esso scorre intorno a tutto il
      paese d'Etiopia.
      
      [14] Il terzo fiume si chiama Tigri: esso scorre ad oriente di Assur. Il
      quarto fiume è l'Eufràte.
      
      [15] Il Signore Dio prese l'uomo e lo pose nel giardino di Eden, perché
      lo coltivasse e lo custodisse.
      
      [16] Il Signore Dio diede questo comando all'uomo: "Tu potrai
      mangiare di tutti gli alberi del giardino,
      
      [17] ma dell'albero della conoscenza del bene e del male non devi
      mangiare, perché, quando tu ne mangiassi, certamente moriresti".
      
      [18] Poi il Signore Dio disse: "Non è bene che l'uomo sia solo: gli
      voglio fare un aiuto che gli sia simile".
      
      [19] Allora il Signore Dio plasmò dal suolo ogni sorta di bestie
      selvatiche e tutti gli uccelli del cielo e li condusse all'uomo, per
      vedere come li avrebbe chiamati: in qualunque modo l'uomo avesse chiamato
      ognuno degli esseri viventi, quello doveva essere il suo nome.
      
      [20] Così l'uomo impose nomi a tutto il bestiame, a tutti gli uccelli del
      cielo e a tutte le bestie selvatiche, ma l'uomo non trovò un aiuto che
      gli fosse simile.
      
      [21] Allora il Signore Dio fece scendere un torpore sull'uomo, che si
      addormentò; gli tolse una delle costole e rinchiuse la carne al suo
      posto.
      
      [22] Il Signore Dio plasmò con la costola, che aveva tolta all'uomo, una
      donna e la condusse all'uomo.
      
      [23] Allora l'uomo disse:
      "Questa volta essa
      è carne dalla mia carne
      e osso dalle mie ossa.
      perché dall'uomo è stata tolta".
      
      [24] Per questo l'uomo abbandonerà suo padre e sua madre e si unirà a
      sua moglie e i due saranno una sola carne.
      
      [25] Ora tutti e due erano nudi, l'uomo e sua moglie, ma non ne provavano
      vergogna.