| 
              LA SACRA BIBBIA Edizione CEI - 74  | 
          
| 
              Genesi 3  | 
          
      [1] Il serpente era la più astuta di tutte le bestie selvatiche fatte dal
      Signore Dio. Egli disse alla donna: "È vero che Dio ha detto: Non
      dovete mangiare di nessun albero del giardino?".
      
      [2] Rispose la donna al serpente: "Dei frutti degli alberi del
      giardino noi possiamo mangiare,
      
      [3] ma del frutto dell'albero che sta in mezzo al giardino Dio ha detto:
      Non ne dovete mangiare e non lo dovete toccare, altrimenti morirete".
      
      [4] Ma il serpente disse alla donna: "Non morirete affatto!
      
      [5] Anzi, Dio sa che quando voi ne mangiaste, si aprirebbero i vostri
      occhi e diventereste come Dio, conoscendo il bene e il male".
      
      [6] Allora la donna vide che l'albero era buono da mangiare, gradito agli
      occhi e desiderabile per acquistare saggezza; prese del suo frutto e ne
      mangiò, poi ne diede anche al marito, che era con lei, e anch'egli ne
      mangiò.
      
      [7] Allora si aprirono gli occhi di tutti e due e si accorsero di essere
      nudi; intrecciarono foglie di fico e se ne fecero cinture.
      
      [8] Poi udirono il Signore Dio che passeggiava nel giardino alla brezza
      del giorno e l'uomo con sua moglie si nascosero dal Signore Dio, in mezzo
      agli alberi del giardino.
      
      [9] Ma il Signore Dio chiamò l'uomo e gli disse: "Dove sei?".
      
      [10] Rispose: "Ho udito il tuo passo nel giardino: ho avuto paura,
      perché sono nudo, e mi sono nascosto".
      
      [11] Riprese: "Chi ti ha fatto sapere che eri nudo? Hai forse
      mangiato dell'albero di cui ti avevo comandato di non mangiare?".
      
      [12] Rispose l'uomo: "La donna che tu mi hai posta accanto mi ha dato
      dell'albero e io ne ho mangiato".
      
      [13] Il Signore Dio disse alla donna: "Che hai fatto?". Rispose
      la donna: "Il serpente mi ha ingannata e io ho mangiato".
      
      [14] Allora il Signore Dio disse al serpente:
      "Poiché tu hai fatto questo,
      sii tu maledetto più di tutto il bestiame
      e più di tutte le bestie selvatiche;
      sul tuo ventre camminerai
      e polvere mangerai
      per tutti i giorni della tua vita.
      
      [15] Io porrò inimicizia tra te e la donna,
      tra la tua stirpe
      e la sua stirpe:
      questa ti schiaccerà la testa
      e tu le insidierai il calcagno".
      
      [16] Alla donna disse:
      "Moltiplicherò
      i tuoi dolori e le tue gravidanze,
      con dolore partorirai figli.
      Verso tuo marito sarà il tuo istinto,
      ma egli ti dominerà".
      
      [17] All'uomo disse: "Poiché hai ascoltato la voce di tua moglie e
      hai mangiato dell'albero, di cui ti avevo comandato: Non ne devi mangiare,
      maledetto sia il suolo per causa tua!
      Con dolore ne trarrai il cibo
      per tutti i giorni della tua vita.
      
      [18] Spine e cardi produrrà per te
      e mangerai l'erba campestre.
      
      [19] Con il sudore del tuo volto mangerai il pane;
      finchè tornerai alla terra,
      perchè da essa sei stato tratto:
      polvere tu sei e in polvere tornerai!".
      
      [20] L'uomo chiamò la moglie Eva, perché essa fu la madre di tutti i
      viventi.
      
      [21] Il Signore Dio fece all'uomo e alla donna tuniche di pelli e le vestì.
      
      [22] Il Signore Dio disse allora: "Ecco l'uomo è diventato come uno
      di noi, per la conoscenza del bene e del male. Ora, egli non stenda più
      la mano e non prenda anche dell'albero della vita, ne mangi e viva
      sempre!".
      
      [23] Il Signore Dio lo scacciò dal giardino di Eden, perché lavorasse il
      suolo da dove era stato tratto.
      
      [24] Scacciò l'uomo e pose ad oriente del giardino di Eden i cherubini e
      la fiamma della spada folgorante, per custodire la via all'albero della
      vita.