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              LA SACRA BIBBIA Edizione CEI - 74  | 
          
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              Genesi 11  | 
          
      [1] Tutta la terra aveva una sola lingua e le stesse parole.
      
      [2] Emigrando dall'oriente gli uomini capitarono in una pianura nel paese
      di Sennaar e vi si stabilirono.
      
      [3] Si dissero l'un l'altro: "Venite, facciamoci mattoni e cuociamoli
      al fuoco". Il mattone servì loro da pietra e il bitume da cemento.
      
      [4] Poi dissero: "Venite, costruiamoci una città e una torre, la cui
      cima tocchi il cielo e facciamoci un nome, per non disperderci su tutta la
      terra".
      
      [5] Ma il Signore scese a vedere la città e la torre che gli uomini
      stavano costruendo.
      
      [6] Il Signore disse: "Ecco, essi sono un solo popolo e hanno tutti
      una lingua sola; questo è l'inizio della loro opera e ora quanto avranno
      in progetto di fare non sarà loro impossibile.
      
      [7] Scendiamo dunque e confondiamo la loro lingua, perché non comprendano
      più l'uno la lingua dell'altro".
      
      [8] Il Signore li disperse di là su tutta la terra ed essi essarono di
      costruire la città.
      
      [9] Per questo la si chiamò Babele, perché là il Signore confuse la
      lingua di tutta la terra e di là il Signore li disperse su tutta la
      terra.
      
      [10] Questa è la discendenza di Sem: Sem aveva cento anni quando generò
      Arpacsàd, due anni dopo il diluvio;
      
      [11] Sem, dopo aver generato Arpacsàd, visse cinquecento anni e generò
      figli e figlie.
      
      [12] Arpacsàd aveva trentacinque anni quando generò Selach;
      
      [13] Arpacsàd, dopo aver generato Selach, visse quattrocentotré anni e
      generò figli e figlie.
      
      [14] Selach aveva trent'anni quando generò Eber;
      
      [15] Selach, dopo aver generato Eber, visse quattrocentotré anni e generò
      figli e figlie.
      
      [16] Eber aveva trentaquattro anni quando generò Peleg;
      
      [17] Eber, dopo aver generato Peleg, visse quattrocentotrenta anni e generò
      figli e figlie.
      
      [18] Peleg aveva trent'anni quando generò Reu;
      
      [19] Peleg, dopo aver generato Reu, visse duecentonove anni e generò
      figli e figlie.
      
      [20] Reu aveva trentadue anni quando generò Serug;
      
      [21] Reu, dopo aver generato Serug, visse duecentosette anni e generò
      figli e figlie.
      
      [22] Serug aveva trent'anni quando generò Nacor;
      
      [23] Serug, dopo aver generato Nacor, visse duecento anni e generò figli
      e figlie.
      
      [24] Nacor aveva ventinove anni quando generò Terach;
      
      [25] Nacor, dopo aver generato Terach, visse centodiciannove anni e generò
      figli e figlie.
      
      [26] Terach aveva settant'anni quando generò Abram, Nacor e Aran.
      
      [27] Questa è la posterità di Terach: Terach generò Abram, Nacor e Aran:
      Aran generò Lot.
      
      [28] Aran poi morì alla presenza di suo padre Terach nella sua terra
      natale, in Ur dei Caldei.
      
      [29] Abram e Nacor si presero delle mogli; la moglie di Abram si chiamava
      Sarai e la moglie di Nacor Milca, ch'era figlia di Aran, padre di Milca e
      padre di Isca.
      
      [30] Sarai era sterile e non aveva figli.
      
      [31] Poi Terach prese Abram, suo figlio, e Lot, figlio di Aran, figlio cioè
      del suo figlio, e Sarai sua nuora, moglie di Abram suo figlio, e uscì con
      loro da Ur dei Caldei per andare nel paese di Cànaan. Arrivarono fino a
      Carran e vi si stabilirono.
      
      [32] L'età della vita di Terach fu di duecentocinque anni; Terach morì
      in Carran.