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              LA SACRA BIBBIA Edizione CEI - 74  | 
          
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              Genesi 19  | 
          
      [1] I due angeli arrivarono a Sòdoma sul far della sera, mentre Lot stava
      seduto alla porta di Sòdoma. Non appena li ebbe visti, Lot si alzò, andò
      loro incontro e si prostrò con la faccia a terra.
      
      [2] E disse: "Miei signori, venite in casa del vostro servo: vi
      passerete la notte, vi laverete i piedi e poi, domattina, per tempo, ve ne
      andrete per la vostra strada". Quelli risposero: "No, passeremo
      la notte sulla piazza".
      
      [3] Ma egli insistette tanto che vennero da lui ed entrarono nella sua
      casa. Egli preparò per loro un banchetto, fece cuocere gli azzimi e così
      mangiarono.
      
      [4] Non si erano ancora coricati, quand'ecco gli uomini della città, cioè
      gli abitanti di Sòdoma, si affollarono intorno alla casa, giovani e
      vecchi, tutto il popolo al completo.
      
      [5] Chiamarono Lot e gli dissero: "Dove sono quegli uomini che sono
      entrati da te questa notte? Falli uscire da noi, perché possiamo
      abusarne!".
      
      [6] Lot uscì verso di loro sulla porta e, dopo aver chiuso il battente
      dietro di sé,
      
      [7] disse: "No, fratelli miei, non fate del male!
      
      [8] Sentite, io ho due figlie che non hanno ancora conosciuto uomo;
      lasciate che ve le porti fuori e fate loro quel che vi piace, purché non
      facciate nulla a questi uomini, perché sono entrati all'ombra del mio
      tetto".
      
      [9] Ma quelli risposero: "Tirati via! Quest'individuo è venuto qui
      come straniero e vuol fare il giudice! Ora faremo a te peggio che a
      loro!". E spingendosi violentemente contro quell'uomo, cioè contro
      Lot, si avvicinarono per sfondare la porta.
      
      [10] Allora dall'interno quegli uomini sporsero le mani, si trassero in
      casa Lot e chiusero il battente;
      
      [11] quanto agli uomini che erano alla porta della casa, essi li colpirono
      con un abbaglio accecante dal più piccolo al più grande, così che non
      riuscirono a trovare la porta.
      
      [12] Quegli uomini dissero allora a Lot: "Chi hai ancora qui? Il
      genero, i tuoi figli, le tue figlie e quanti hai in città, falli uscire
      da questo luogo.
      
      [13] Perché noi stiamo per distruggere questo luogo: il grido innalzato
      contro di loro davanti al Signore è grande e il Signore ci ha mandati a
      distruggerli".
      
      [14] Lot uscì a parlare ai suoi generi, che dovevano sposare le sue
      figlie, e disse: "Alzatevi, uscite da questo luogo, perché il
      Signore sta per distruggere la città!". Ma parve ai suoi generi che
      egli volesse scherzare.
      
      [15] Quando apparve l'alba, gli angeli fecero premura a Lot, dicendo:
      "Su, prendi tua moglie e le tue figlie che hai qui ed esci per non
      essere travolto nel castigo della città".
      
      [16] Lot indugiava, ma quegli uomini presero per mano lui, sua moglie e le
      sue due figlie, per un grande atto di misericordia del Signore verso di
      lui; lo fecero uscire e lo condussero fuori della città.
      
      [17] Dopo averli condotti fuori, uno di loro disse: "Fuggi, per la
      tua vita. Non guardare indietro e non fermarti dentro la valle: fuggi
      sulle montagne, per non essere travolto!".
      
      [18] Ma Lot gli disse: "No, mio Signore!
      
      [19] Vedi, il tuo servo ha trovato grazia ai tuoi occhi e tu hai usato una
      grande misericordia verso di me salvandomi la vita, ma io non riuscirò a
      fuggire sul monte, senza che la sciagura mi raggiunga e io muoia.
      
      [20] Vedi questa città: è abbastanza vicina perché mi possa rifugiare là
      ed è piccola cosa! Lascia che io fugga lassù - non è una piccola cosa?
      - e così la mia vita sarà salva".
      
      [21] Gli rispose: "Ecco, ti ho favorito anche in questo, di non
      distruggere la città di cui hai parlato.
      
      [22] Presto, fuggi là perché io non posso far nulla, finché tu non vi
      sia arrivato". Perciò quella città si chiamò Zoar.
      
      [23] Il sole spuntava sulla terra e Lot era arrivato a Zoar,
      
      [24] quand'ecco il Signore fece piovere dal cielo sopra Sòdoma e sopra
      Gomorra zolfo e fuoco proveniente dal Signore.
      
      [25] Distrusse queste città e tutta la valle con tutti gli abitanti delle
      città e la vegetazione del suolo.
      
      [26] Ora la moglie di Lot guardò indietro e divenne una statua di sale.
      
      [27] Abramo andò di buon mattino al luogo dove si era fermato davanti al
      Signore;
      
      [28] contemplò dall'alto Sòdoma e Gomorra e tutta la distesa della valle
      e vide che un fumo saliva dalla terra, come il fumo di una fornace.
      
      [29] Così, quando Dio distrusse le città della valle, Dio si ricordò di
      Abramo e fece sfuggire Lot alla catastrofe, mentre distruggeva le città
      nelle quali Lot aveva abitato.
      
      [30] Poi Lot partì da Zoar e andò ad abitare sulla montagna, insieme con
      le due figlie, perché temeva di restare in Zoar, e si stabilì in una
      caverna con le sue due figlie.
      
      [31] Ora la maggiore disse alla più piccola: "Il nostro padre è
      vecchio e non c'è nessuno in questo territorio per unirsi a noi, secondo
      l'uso di tutta la terra.
      
      [32] Vieni, facciamo bere del vino a nostro padre e poi corichiamoci con
      lui, così faremo sussistere una discendenza da nostro padre".
      
      [33] Quella notte fecero bere del vino al loro padre e la maggiore andò a
      coricarsi con il padre; ma egli non se ne accorse, né quando essa si
      coricò, né quando essa si alzò.
      
      [34] All'indomani la maggiore disse alla più piccola: "Ecco, ieri io
      mi sono coricata con nostro padre: facciamogli bere del vino anche questa
      notte e và tu a coricarti con lui; così faremo sussistere una
      discendenza da nostro padre".
      
      [35] Anche quella notte fecero bere del vino al loro padre e la più
      piccola andò a coricarsi con lui; ma egli non se ne accorse, né quando
      essa si coricò, né quando essa si alzò.
      
      [36] Così le due figlie di Lot concepirono dal loro padre.
      
      [37] La maggiore partorì un figlio e lo chiamò Moab. Costui è il padre
      dei Moabiti che esistono fino ad oggi.
      
      [38] Anche la più piccola partorì un figlio e lo chiamò "Figlio
      del mio popolo". Costui è il padre degli Ammoniti che esistono fino
      ad oggi.