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              LA SACRA BIBBIA Edizione CEI - 74  | 
          
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              Genesi 20  | 
          
      [1] Abramo levò le tende di là, dirigendosi nel Negheb, e si stabilì
      tra Kades e Sur; poi soggiornò come straniero a Gerar.
      
      [2] Siccome Abramo aveva detto della moglie Sara: "È mia
      sorella", Abimèlech, re di Gerar, mandò a prendere Sara.
      
      [3] Ma Dio venne da Abimèlech di notte, in sogno, e gli disse: "Ecco
      stai per morire a causa della donna che tu hai presa; essa appartiene a
      suo marito".
      
      [4] Abimèlech, che non si era ancora accostato a lei, disse: "Mio
      Signore, vuoi far morire anche la gente innocente?
      
      [5] Non mi ha forse detto: È mia sorella? E anche lei ha detto: È mio
      fratello. Con retta coscienza e mani innocenti ho fatto questo".
      
      [6] Gli rispose Dio nel sogno: "Anch'io so che con retta coscienza
      hai fatto questo e ti ho anche impedito di peccare contro di me: perciò
      non ho permesso che tu la toccassi.
      
      [7] Ora restituisci la donna di quest'uomo: egli è un profeta: preghi
      egli per te e tu vivrai. Ma se tu non la restituisci, sappi che sarai
      degno di morte con tutti i tuoi".
      
      [8] Allora Abimèlech si alzò di mattina presto e chiamò tutti i suoi
      servi, ai quali riferì tutte queste cose, e quegli uomini si impaurirono
      molto.
      
      [9] Poi Abimèlech chiamò Abramo e gli disse: "Che ci hai fatto? E
      che colpa ho commesso contro di te, perché tu abbia esposto me e il mio
      regno ad un peccato tanto grande? Tu hai fatto a mio riguardo azioni che
      non si fanno".
      
      [10] Poi Abimèlech disse ad Abramo: "A che miravi agendo in tal
      modo?".
      
      [11] Rispose Abramo: "Io mi sono detto: certo non vi sarà timor di
      Dio in questo luogo e mi uccideranno a causa di mia moglie.
      
      [12] Inoltre essa è veramente mia sorella, figlia di mio padre, ma non
      figlia di mia madre, ed è divenuta mia moglie.
      
      [13] Allora, quando Dio mi ha fatto errare lungi dalla casa di mio padre,
      io le dissi: Questo è il favore che tu mi farai: in ogni luogo dove noi
      arriveremo dirai di me: è mio fratello".
      
      [14] Allora Abimèlech prese greggi e armenti, schiavi e schiave, li diede
      ad Abramo e gli restituì la moglie Sara.
      
      [15] Inoltre Abimèlech disse: "Ecco davanti a te il mio territorio:
      và ad abitare dove ti piace!".
      
      [16] A Sara disse: "Ecco, ho dato mille pezzi d'argento a tuo
      fratello: sarà per te come un risarcimento di fronte a quanti sono con
      te. Così tu sei in tutto riabilitata".
      
      [17] Abramo pregò Dio e Dio guarì Abimèlech, sua moglie e le sue serve,
      sì che poterono ancora partorire.
      
      [18] Perché il Signore aveva reso sterili tutte le donne della casa di
      Abimèlech, per il fatto di Sara, moglie di Abramo.