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              LA SACRA BIBBIA Edizione CEI - 74  | 
          
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              Genesi 22  | 
          
      [1] Dopo queste cose, Dio mise alla prova Abramo e gli disse:
      "Abramo, Abramo!". Rispose: "Eccomi!".
      
      [2] Riprese: "Prendi tuo figlio, il tuo unico figlio che ami, Isacco,
      và nel territorio di Moria e offrilo in olocausto su di un monte che io
      ti indicherò".
      
      [3] Abramo si alzò di buon mattino, sellò l'asino, prese con sé due
      servi e il figlio Isacco, spaccò la legna per l'olocausto e si mise in
      viaggio verso il luogo che Dio gli aveva indicato.
      
      [4] Il terzo giorno Abramo alzò gli occhi e da lontano vide quel luogo.
      
      [5] Allora Abramo disse ai suoi servi: "Fermatevi qui con l'asino; io
      e il ragazzo andremo fin lassù, ci prostreremo e poi ritorneremo da
      voi".
      
      [6] Abramo prese la legna dell'olocausto e la caricò sul figlio Isacco,
      prese in mano il fuoco e il coltello, poi proseguirono tutt'e due insieme.
      
      [7] Isacco si rivolse al padre Abramo e disse: "Padre mio!".
      Rispose: "Eccomi, figlio mio". Riprese: "Ecco qui il fuoco
      e la legna, ma dov'è l'agnello per l'olocausto?".
      
      [8] Abramo rispose: "Dio stesso provvederà l'agnello per
      l'olocausto, figlio mio!". Proseguirono tutt'e due insieme;
      
      [9] così arrivarono al luogo che Dio gli aveva indicato; qui Abramo
      costruì l'altare, collocò la legna, legò il figlio Isacco e lo depose
      sull'altare, sopra la legna.
      
      [10] Poi Abramo stese la mano e prese il coltello per immolare suo figlio.
      
      [11] Ma l'angelo del Signore lo chiamò dal cielo e gli disse:
      "Abramo, Abramo!". Rispose: "Eccomi!".
      
      [12] L'angelo disse: "Non stendere la mano contro il ragazzo e non
      fargli alcun male! Ora so che tu temi Dio e non mi hai rifiutato tuo
      figlio, il tuo unico figlio".
      
      [13] Allora Abramo alzò gli occhi e vide un ariete impigliato con le
      corna in un cespuglio. Abramo andò a prendere l'ariete e lo offrì in
      olocausto invece del figlio.
      
      [14] Abramo chiamò quel luogo: "Il Signore provvede", perciò
      oggi si dice: "Sul monte il Signore provvede".
      
      [15] Poi l'angelo del Signore chiamò dal cielo Abramo per la seconda
      volta
      
      [16] e disse: "Giuro per me stesso, oracolo del Signore: perché tu
      hai fatto questo e non mi hai rifiutato tuo figlio, il tuo unico figlio,
      
      [17] io ti benedirò con ogni benedizione e renderò molto numerosa la tua
      discendenza, come le stelle del cielo e come la sabbia che è sul lido del
      mare; la tua discendenza si impadronirà delle città dei nemici.
      
      [18] Saranno benedette per la tua discendenza tutte le nazioni della
      terra, perché tu hai obbedito alla mia voce".
      
      [19] Poi Abramo tornò dai suoi servi; insieme si misero in cammino verso
      Bersabea e Abramo abitò a Bersabea.
      
      [20] Dopo queste cose, ad Abramo fu portata questa notizia: "Ecco
      Milca ha partorito figli a Nacor tuo fratello":
      
      [21] Uz, il primogenito, e suo fratello Buz e Kamuèl il padre di Aram
      
      [22] e Chesed, Azo, Pildas, Idlaf e Betuèl;
      
      [23] Betuèl generò Rebecca: questi otto figli partorì Milca a Nacor,
      fratello di Abramo.
      
      [24] Anche la sua concubina, chiamata Reuma, partorì figli: Tebach, Gacam,
      Tacas e Maaca.