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              LA SACRA BIBBIA Edizione CEI - 74  | 
          
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              Esodo 2  | 
          
      [1] Un uomo della famiglia di Levi andò a prendere in moglie una figlia
      di Levi.
      
      [2] La donna concepì e partorì un figlio; vide che era bello e lo tenne
      nascosto per tre mesi.
      
      [3] Ma non potendo tenerlo nascosto più oltre, prese un cestello di
      papiro, lo spalmò di bitume e di pece, vi mise dentro il bambino e lo
      depose fra i giunchi sulla riva del Nilo.
      
      [4] La sorella del bambino si pose ad osservare da lontano che cosa gli
      sarebbe accaduto.
      
      [5] Ora la figlia del faraone scese al Nilo per fare il bagno, mentre le
      sue ancelle passeggiavano lungo la sponda del Nilo. Essa vide il cestello
      fra i giunchi e mandò la sua schiava a prenderlo.
      
      [6] L'aprì e vide il bambino: ecco, era un fanciullino che piangeva. Ne
      ebbe compassione e disse: "È un bambino degli Ebrei".
      
      [7] La sorella del bambino disse allora alla figlia del faraone:
      "Devo andarti a chiamare una nutrice tra le donne ebree, perché
      allatti per te il bambino?".
      
      [8] "Và", le disse la figlia del faraone. La fanciulla andò a
      chiamare la madre del bambino.
      
      [9] La figlia del faraone le disse: "Porta con te questo bambino e
      allattalo per me; io ti darò un salario". La donna prese il bambino
      e lo allattò.
      
      [10] Quando il bambino fu cresciuto, lo condusse alla figlia del faraone.
      Egli divenne un figlio per lei ed ella lo chiamò Mosè, dicendo: "Io
      l'ho salvato dalle acque!".
      
      [11] In quei giorni, Mosè, cresciuto in età, si recò dai suoi fratelli
      e notò i lavori pesanti da cui erano oppressi. Vide un Egiziano che
      colpiva un Ebreo, uno dei suoi fratelli.
      
      [12] Voltatosi attorno e visto che non c'era nessuno, colpì a morte
      l'Egiziano e lo seppellì nella sabbia.
      
      [13] Il giorno dopo, uscì di nuovo e, vedendo due Ebrei che stavano
      rissando, disse a quello che aveva torto: "Perché percuoti il tuo
      fratello?".
      
      [14] Quegli rispose: "Chi ti ha costituito capo e giudice su di noi?
      Pensi forse di uccidermi, come hai ucciso l'Egiziano?". Allora Mosè
      ebbe paura e pensò: "Certamente la cosa si è risaputa".
      
      [15] Poi il faraone sentì parlare di questo fatto e cercò di mettere a
      morte Mosè. Allora Mosè si allontanò dal faraone e si stabilì nel
      paese di Madian e sedette presso un pozzo.
      
      [16] Ora il sacerdote di Madian aveva sette figlie. Esse vennero ad
      attingere acqua per riempire gli abbeveratoi e far bere il gregge del
      padre.
      
      [17] Ma arrivarono alcuni pastori e le scacciarono. Allora Mosè si levò
      a difenderle e fece bere il loro bestiame.
      
      [18] Tornate dal loro padre Reuel, questi disse loro: "Perché oggi
      avete fatto ritorno così in fretta?".
      
      [19] Risposero: "Un Egiziano ci ha liberate dalle mani dei pastori;
      è stato lui che ha attinto per noi e ha dato da bere al gregge".
      
      [20] Quegli disse alle figlie: "Dov'è? Perché avete lasciato là
      quell'uomo? Chiamatelo a mangiare il nostro cibo!".
      
      [21] Così Mosè accettò di abitare con quell'uomo, che gli diede in
      moglie la propria figlia Zippora.
      
      [22] Ella gli partorì un figlio ed egli lo chiamò Gherson, perché
      diceva: "Sono un emigrato in terra straniera!".
      
      [23] Nel lungo corso di quegli anni, il re d'Egitto morì. Gli Israeliti
      gemettero per la loro schiavitù, alzarono grida di lamento e il loro
      grido dalla schiavitù salì a Dio.
      
      [24] Allora Dio ascoltò il loro lamento, si ricordò della sua alleanza
      con Abramo e Giacobbe.
      
      [25] Dio guardò la condizione degli Israeliti e se ne prese pensiero.