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              LA SACRA BIBBIA Edizione CEI - 74  | 
          
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              Esodo 13  | 
          
      [1] Il Signore disse a Mosè:
      
      [2] "Consacrami ogni primogenito, il primo parto di ogni madre tra
      gli Israeliti - di uomini o di animali -: esso appartiene a me".
      
      [3] Mosè disse al popolo: "Ricordati di questo giorno, nel quale
      siete usciti dall'Egitto, dalla condizione servile, perché con mano
      potente il Signore vi ha fatti uscire di là: non si mangi ciò che è
      lievitato.
      
      [4] Oggi voi uscite nel mese di Abib.
      
      [5] Quando il Signore ti avrà fatto entrare nel paese del Cananeo, dell'Hittita,
      dell'Amorreo, dell'Eveo e del Gebuseo, che ha giurato ai tuoi padri di
      dare a te, terra dove scorre latte e miele, allora tu compirai questo rito
      in questo mese.
      
      [6] Per sette giorni mangerai azzimi.
      Nel settimo vi sarà una festa in onore del Signore.
      
      [7] Nei sette giorni si mangeranno azzimi e non ci sarà presso di te ciò
      che è lievitato; non ci sarà presso di te il lievito, entro tutti i tuoi
      confini.
      
      [8] In quel giorno tu istruirai tuo figlio: È a causa di quanto ha fatto
      il Signore per me, quando sono uscito dall'Egitto.
      
      [9] Sarà per te segno sulla tua mano e ricordo fra i tuoi occhi, perché
      la legge del Signore sia sulla tua bocca. Con mano potente infatti il
      Signore ti ha fatto uscire dall'Egitto.
      
      [10] Osserverai questo rito alla sua ricorrenza ogni anno.
      
      
      
      [11] Quando il Signore ti avrà fatto entrare nel paese del Cananeo, come
      ha giurato a te e ai tuoi padri, e te lo avrà dato in possesso,
      
      [12] tu riserverai per il Signore ogni primogenito del seno materno; ogni
      primo parto del bestiame, se di sesso maschile, appartiene al Signore.
      
      [13] Riscatterai ogni primo parto dell'asino mediante un capo di bestiame
      minuto; se non lo riscatti, gli spaccherai la nuca. Riscatterai ogni
      primogenito dell'uomo tra i tuoi figli.
      
      [14] Quando tuo figlio domani ti chiederà: Che significa ciò?, tu gli
      risponderai: Con braccio potente il Signore ci ha fatti uscire
      dall'Egitto, dalla condizione servile.
      
      [15] Poiché il faraone si ostinava a non lasciarci partire, il Signore ha
      ucciso ogni primogenito nel paese d'Egitto, i primogeniti degli uomini e i
      primogeniti del bestiame. Per questo io sacrifico al Signore ogni primo
      frutto del seno materno, se di sesso maschile, e riscatto ogni primogenito
      dei miei figli.
      
      [16] Questo sarà un segno sulla tua mano, sarà un ornamento fra i tuoi
      occhi, per ricordare che con braccio potente il Signore ci ha fatti uscire
      dall'Egitto".
      
      [17] Quando il faraone lasciò partire il popolo, Dio non lo condusse per
      la strada del paese dei Filistei, benché fosse più corta, perché Dio
      pensava: "Altrimenti il popolo, vedendo imminente la guerra, potrebbe
      pentirsi e tornare in Egitto".
      
      [18] Dio guidò il popolo per la strada del deserto verso il Mare Rosso.
      Gli Israeliti, ben armati uscivano dal paese d'Egitto.
      
      [19] Mosè prese con sé le ossa di Giuseppe, perché questi aveva fatto
      giurare solennemente gli Israeliti: "Dio, certo, verrà a visitarvi;
      voi allora vi porterete via le mie ossa".
      
      [20] Partirono da Succot e si accamparono a Etam, sul limite del deserto.
      
      [21] Il Signore marciava alla loro testa di giorno con una colonna di
      nube, per guidarli sulla via da percorrere, e di notte con una colonna di
      fuoco per far loro luce, così che potessero viaggiare giorno e notte.
      
      [22] Di giorno la colonna di nube non si ritirava mai dalla vista del
      popolo, né la colonna di fuoco durante la notte.