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              LA SACRA BIBBIA Edizione CEI - 74  | 
          
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              Esodo 17  | 
          
      [1] Tutta la comunità degli Israeliti levò l'accampamento dal deserto di
      Sin, secondo l'ordine che il Signore dava di tappa in tappa, e si accampò
      a Refidim. Ma non c'era acqua da bere per il popolo.
      
      [2] Il popolo protestò contro Mosè: "Dateci acqua da bere!".
      Mosè disse loro: "Perché protestate con me? Perché mettete alla
      prova il Signore?".
      
      [3] In quel luogo dunque il popolo soffriva la sete per mancanza di acqua;
      il popolo mormorò contro Mosè e disse: "Perché ci hai fatti uscire
      dall'Egitto per far morire di sete noi, i nostri figli e il nostro
      bestiame?".
      
      [4] Allora Mosè invocò l'aiuto del Signore, dicendo: "Che farò io
      per questo popolo? Ancora un poco e mi lapideranno!".
      
      [5] Il Signore disse a Mosè: "Passa davanti al popolo e prendi con
      te alcuni anziani di Israele. Prendi in mano il bastone con cui hai
      percosso il Nilo, e và!
      
      [6] Ecco, io starò davanti a te sulla roccia, sull'Oreb; tu batterai
      sulla roccia: ne uscirà acqua e il popolo berrà". Mosè così fece
      sotto gli occhi degli anziani d'Israele.
      
      [7] Si chiamò quel luogo Massa e Meriba, a causa della protesta degli
      Israeliti e perché misero alla prova il Signore, dicendo: "Il
      Signore è in mezzo a noi sì o no?".
      
      [8] Allora Amalek venne a combattere contro Israele a Refidim.
      
      [9] Mosè disse a Giosuè: "Scegli per noi alcuni uomini ed esci in
      battaglia contro Amalek. Domani io starò ritto sulla cima del colle con
      in mano il bastone di Dio".
      
      [10] Giosuè eseguì quanto gli aveva ordinato Mosè per combattere contro
      Amalek, mentre Mosè, Aronne, e Cur salirono sulla cima del colle.
      
      [11] Quando Mosè alzava le mani, Israele era il più forte, ma quando le
      lasciava cadere, era più forte Amalek.
      
      [12] Poiché Mosè sentiva pesare le mani dalla stanchezza, presero una
      pietra, la collocarono sotto di lui ed egli vi sedette, mentre Aronne e
      Cur, uno da una parte e l'altro dall'altra, sostenevano le sue mani. Così
      le sue mani rimasero ferme fino al tramonto del sole.
      
      [13] Giosuè sconfisse Amalek e il suo popolo passandoli poi a fil di
      spada.
      
      [14] Allora il Signore disse a Mosè: "Scrivi questo per ricordo nel
      libro e mettilo negli orecchi di Giosuè: io cancellerò del tutto la
      memoria di Amalek sotto il cielo!".
      
      [15] Allora Mosè costruì un altare, lo chiamò "Il Signore è il
      mio vessillo"
      
      [16] e disse:
      "Una mano s'è levata sul trono del Signore:
      vi sarà guerra del Signore contro Amalek
      di generazione in generazione!".