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              LA SACRA BIBBIA Edizione CEI - 74  | 
          
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              Esodo 21  | 
          
      [1] Queste sono le norme che tu esporrai loro.
      
      [2] Quando tu avrai acquistato uno schiavo ebreo, egli ti servirà per sei
      anni e nel settimo potrà andarsene libero, senza riscatto.
      
      [3] Se è entrato solo, uscirà solo; se era coniugato, sua moglie se ne
      andrà con lui.
      
      [4] Se il suo padrone gli ha dato moglie e questa gli ha partorito figli o
      figlie, la donna e i suoi figli saranno proprietà del padrone ed egli se
      ne andrà solo.
      [5] Ma se lo schiavo dice: Io sono affezionato al mio padrone, a mia
      moglie, ai miei figli; non voglio andarmene in libertà,
      
      [6] allora il suo padrone lo condurrà davanti a Dio, lo farà accostare
      al battente o allo stipite della porta e gli forerà l'orecchio con la
      lesina; quegli sarà suo schiavo per sempre.
      
      [7] Quando un uomo venderà la figlia come schiava, essa non se ne andrà
      come se ne vanno gli schiavi.
      
      [8] Se essa non piace al padrone, che così non se la prende come
      concubina, la farà riscattare. Comunque egli non può venderla a gente
      straniera, agendo con frode verso di lei.
      
      [9] Se egli la vuol dare come concubina al proprio figlio, si comporterà
      nei suoi riguardi secondo il diritto delle figlie.
      
      [10] Se egli ne prende un'altra per sé, non diminuirà alla prima il
      nutrimento, il vestiario, la coabitazione.
      
      [11] Se egli non fornisce a lei queste cose, essa potrà andarsene, senza
      che sia pagato il prezzo del riscatto.
      
      [12] Colui che colpisce un uomo causandone la morte, sarà messo a morte.
      
      [13] Però per colui che non ha teso insidia, ma che Dio gli ha fatto
      incontrare, io ti fisserò un luogo dove potrà rifugiarsi.
      
      [14] Ma, quando un uomo attenta al suo prossimo per ucciderlo con inganno,
      allora lo strapperai anche dal mio altare, perché sia messo a morte.
      
      [15] Colui che percuote suo padre o sua madre sarà messo a morte.
      
      [16] Colui che rapisce un uomo e lo vende, se lo si trova ancora in mano a
      lui, sarà messo a morte.
      
      [17] Colui che maledice suo padre o sua madre sarà messo a morte.
      
      [18] Quando alcuni uomini rissano e uno colpisce il suo prossimo con una
      pietra o con il pugno e questi non è morto, ma debba mettersi a letto,
      
      [19] se poi si alza ed esce con il bastone, chi lo ha colpito sarà
      ritenuto innocente, ma dovrà pagare il riposo forzato e procurargli le
      cure.
      
      [20] Quando un uomo colpisce con il bastone il suo schiavo o la sua
      schiava e gli muore sotto le sue mani, si deve fare vendetta.
      
      [21] Ma se sopravvive un giorno o due, non sarà vendicato, perché è
      acquisto del suo denaro.
      
      [22] Quando alcuni uomini rissano e urtano una donna incinta, così da
      farla abortire, se non vi è altra disgrazia, si esigerà un'ammenda,
      secondo quanto imporrà il marito della donna, e il colpevole pagherà
      attraverso un arbitrato.
      
      [23] Ma se segue una disgrazia, allora pagherai vita per vita:
      
      [24] occhio per occhio, dente per dente, mano per mano, piede per piede,
      
      [25] bruciatura per bruciatura, ferita per ferita, livido per livido.
      
      [26] Quando un uomo colpisce l'occhio del suo schiavo o della sua schiava
      e lo acceca, gli darà la libertà in compenso dell'occhio.
      
      [27] Se fa cadere il dente del suo schiavo o della sua schiava, gli darà
      la libertà in compenso del dente.
      
      [28] Quando un bue cozza con le corna contro un uomo o una donna e ne
      segue la morte, il bue sarà lapidato e non se ne mangerà la carne. Però
      il proprietario del bue è innocente.
      
      [29] Ma se il bue era solito cozzare con le corna già prima e il padrone
      era stato avvisato e non lo aveva custodito, se ha causato la morte di un
      uomo o di una donna, il bue sarà lapidato e anche il suo padrone dev'essere
      messo a morte.
      
      [30] Se invece gli viene imposta una compensazione, egli pagherà il
      riscatto della propria vita, secondo quanto gli verrà imposto.
      
      [31] Se cozza con le corna contro un figlio o se cozza contro una figlia,
      si procederà nella stessa maniera.
      
      [32] Se il bue colpisce con le corna uno schiavo o una schiava, si
      pagheranno al padrone trenta sicli d'argento e il bue sarà lapidato.
      
      [33] Quando un uomo lascia una cisterna aperta oppure quando un uomo scava
      una cisterna e non la copre, se vi cade un bue o un asino,
      
      [34] il proprietario della cisterna deve dare l'indennizzo: verserà il
      denaro al padrone della bestia e l'animale morto gli apparterrà.
      
      [35] Quando il bue di un uomo cozza contro il bue del suo prossimo e ne
      causa la morte, essi venderanno il bue vivo e se ne divideranno il prezzo;
      si divideranno anche la bestia morta.
      
      [36] Ma se è notorio che il bue cozzava già prima e il suo padrone non
      lo ha custodito, egli dovrà dare come indennizzo bue per bue e la bestia
      morta gli apparterrà.
      
      [37] Quando un uomo ruba un bue o un montone e poi lo scanna o lo vende,
      darà come indennizzo cinque capi di grosso bestiame per il bue e quattro
      capi di bestiame per il montone.