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              LA SACRA BIBBIA Edizione CEI - 74  | 
          
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              Esodo 32  | 
          
      [1] Il popolo, vedendo che Mosè tardava a scendere dalla montagna, si
      affollò intorno ad Aronne e gli disse: "Facci un dio che cammini
      alla nostra testa, perché a quel Mosè, l'uomo che ci ha fatti uscire dal
      paese d'Egitto, non sappiamo che cosa sia accaduto".
      
      [2] Aronne rispose loro: "Togliete i pendenti d'oro che hanno agli
      orecchi le vostre mogli e le vostre figlie e portateli a me".
      
      [3] Tutto il popolo tolse i pendenti che ciascuno aveva agli orecchi e li
      portò ad Aronne.
      
      [4] Egli li ricevette dalle loro mani e li fece fondere in una forma e ne
      ottenne un vitello di metallo fuso. Allora dissero: "Ecco il tuo Dio,
      o Israele, colui che ti ha fatto uscire dal paese d'Egitto!".
      
      [5] Ciò vedendo, Aronne costruì un altare davanti al vitello e proclamò:
      "Domani sarà festa in onore del Signore".
      
      [6] Il giorno dopo si alzarono presto, offrirono olocausti e presentarono
      sacrifici di comunione. Il popolo sedette per mangiare e bere, poi si alzò
      per darsi al divertimento.
      
      [7] Allora il Signore disse a Mosè: "Và, scendi, perché il tuo
      popolo, che tu hai fatto uscire dal paese d'Egitto, si è pervertito.
      
      [8] Non hanno tardato ad allontanarsi dalla via che io avevo loro
      indicata! Si son fatti un vitello di metallo fuso, poi gli si sono
      prostrati dinanzi, gli hanno offerto sacrifici e hanno detto: Ecco il tuo
      Dio, Israele; colui che ti ha fatto uscire dal paese di Egitto".
      
      [9] Il Signore disse inoltre a Mosè: "Ho osservato questo popolo e
      ho visto che è un popolo dalla dura cervice.
      
      [10] Ora lascia che la mia ira si accenda contro di loro e li distrugga.
      Di te invece farò una grande nazione".
      
      [11] Mosè allora supplicò il Signore, suo Dio, e disse: "Perché,
      Signore, divamperà la tua ira contro il tuo popolo, che tu hai fatto
      uscire dal paese d'Egitto con grande forza e con mano potente?
      
      [12] Perché dovranno dire gli Egiziani: Con malizia li ha fatti uscire,
      per farli perire tra le montagne e farli sparire dalla terra? Desisti
      dall'ardore della tua ira e abbandona il proposito di fare del male al tuo
      popolo.
      
      [13] Ricòrdati di Abramo, di Isacco, di Israele, tuoi servi, ai quali hai
      giurato per te stesso e hai detto: Renderò la vostra posterità numerosa
      come le stelle del cielo e tutto questo paese, di cui ho parlato, lo darò
      ai tuoi discendenti, che lo possederanno per sempre".
      [14] Il Signore abbandonò il proposito di nuocere al suo popolo.
      
      [15] Mosè ritornò e scese dalla montagna con in mano le due tavole della
      Testimonianza, tavole scritte sui due lati, da una parte e dall'altra.
      
      [16] Le tavole erano opera di Dio, la scrittura era scrittura di Dio,
      scolpita sulle tavole.
      
      [17] Giosuè sentì il rumore del popolo che urlava e disse a Mosè:
      "C'è rumore di battaglia nell'accampamento".
      
      [18] Ma rispose Mosè:
      "Non è il grido di chi canta: Vittoria!
      Non è il grido di chi canta: Disfatta!
      Il grido di chi canta a due cori
      io sento".
      
      [19] Quando si fu avvicinato all'accampamento, vide il vitello e le danze.
      Allora si accese l'ira di Mosè: egli scagliò dalle mani le tavole e le
      spezzò ai piedi della montagna.
      
      [20] Poi afferrò il vitello che quelli avevano fatto, lo bruciò nel
      fuoco, lo frantumò fino a ridurlo in polvere, ne sparse la polvere
      nell'acqua e la fece trangugiare agli Israeliti.
      
      [21] Mosè disse ad Aronne: "Che ti ha fatto questo popolo, perché
      tu l'abbia gravato di un peccato così grande?".
      
      [22] Aronne rispose: "Non si accenda l'ira del mio signore; tu stesso
      sai che questo popolo è inclinato al male.
      
      [23] Mi dissero: Facci un dio, che cammini alla nostra testa, perché a
      quel Mosè, l'uomo che ci ha fatti uscire dal paese d'Egitto, non sappiamo
      che cosa sia capitato.
      
      [24] Allora io dissi: Chi ha dell'oro? Essi se lo sono tolto, me lo hanno
      dato; io l'ho gettato nel fuoco e ne è uscito questo vitello".
      
      [25] Mosè vide che il popolo non aveva più freno, perché Aronne gli
      aveva tolto ogni freno, così da farne il ludibrio dei loro avversari.
      
      [26] Mosè si pose alla porta dell'accampamento e disse: "Chi sta con
      il Signore, venga da me!". Gli si raccolsero intorno tutti i figli di
      Levi.
      
      [27] Gridò loro: "Dice il Signore, il Dio d'Israele: Ciascuno di voi
      tenga la spada al fianco. Passate e ripassate nell'accampamento da una
      porta all'altra: uccida ognuno il proprio fratello, ognuno il proprio
      amico, ognuno il proprio parente".
      
      [28] I figli di Levi agirono secondo il comando di Mosè e in quel giorno
      perirono circa tremila uomini del popolo.
      
      [29] Allora Mosè disse: "Ricevete oggi l'investitura dal Signore;
      ciascuno di voi è stato contro suo figlio e contro suo fratello, perché
      oggi Egli vi accordasse una benedizione".
      
      [30] Il giorno dopo Mosè disse al popolo: "Voi avete commesso un
      grande peccato; ora salirò verso il Signore: forse otterrò il perdono
      della vostra colpa".
      
      [31] Mosè ritornò dal Signore e disse: "Questo popolo ha commesso
      un grande peccato: si sono fatti un dio d'oro.
      
      [32] Ma ora, se tu perdonassi il loro peccato... E se no, cancellami dal
      tuo libro che hai scritto!".
      
      [33] Il Signore disse a Mosè: "Io cancellerò dal mio libro colui
      che ha peccato contro di me.
      
      [34] Ora và, conduci il popolo là dove io ti ho detto. Ecco il mio
      angelo ti precederà; ma nel giorno della mia visita li punirò per il
      loro peccato".
      
      [35] Il Signore percosse il popolo, perché aveva fatto il vitello
      fabbricato da Aronne.