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              LA SACRA BIBBIA Edizione CEI - 74  | 
          
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              Esodo 33  | 
          
      [1] Il Signore parlò a Mosè: "Su, esci di qui tu e il popolo che
      hai fatto uscire dal paese d'Egitto, verso la terra che ho promesso con
      giuramento ad Abramo, a Isacco e a Giacobbe, dicendo: Alla tua discendenza
      la darò.
      
      [2] Manderò davanti a te un angelo e scaccerò il Cananeo, l'Amorreo, l'Hittita,
      il Perizzita, l'Eveo e il Gebuseo.
      
      [3] Và pure verso la terra dove scorre latte e miele... Ma io non verrò
      in mezzo a te, per non doverti sterminare lungo il cammino, perché tu sei
      un popolo di dura cervice".
      
      [4] Il popolo udì questa triste notizia e tutti fecero lutto: nessuno più
      indossò i suoi ornamenti.
      
      [5] Il Signore disse a Mosè: "Riferisci agli Israeliti: Voi siete un
      popolo di dura cervice; se per un momento io venissi in mezzo a te, io ti
      sterminerei. Ora togliti i tuoi ornamenti e poi saprò che cosa dovrò
      farti".
      
      [6] Gli Israeliti si spogliarono dei loro ornamenti dal monte Oreb in poi.
      
      [7] Mosè a ogni tappa prendeva la tenda e la piantava fuori
      dell'accampamento, ad una certa distanza dall'accampamento, e l'aveva
      chiamata tenda del convegno; appunto a questa tenda del convegno, posta
      fuori dell'accampamento, si recava chiunque volesse consultare il Signore.
      
      [8] Quando Mosè usciva per recarsi alla tenda, tutto il popolo si alzava
      in piedi, stando ciascuno all'ingresso della sua tenda: guardavano passare
      Mosè, finché fosse entrato nella tenda.
      
      [9] Quando Mosè entrava nella tenda, scendeva la colonna di nube e
      restava all'ingresso della tenda. Allora il Signore parlava con Mosè.
      
      [10] Tutto il popolo vedeva la colonna di nube, che stava all'ingresso
      della tenda e tutti si alzavano e si prostravano ciascuno all'ingresso
      della propria tenda.
      
      [11] Così il Signore parlava con Mosè faccia a faccia, come un uomo
      parla con un altro. Poi questi tornava nell'accampamento, mentre il suo
      inserviente, il giovane Giosuè figlio di Nun, non si allontanava
      dall'interno della tenda.
      
      [12] Mosè disse al Signore: "Vedi, tu mi ordini: Fà salire questo
      popolo, ma non mi hai indicato chi manderai con me; eppure hai detto: Ti
      ho conosciuto per nome, anzi hai trovato grazia ai miei occhi.
      
      [13] Ora, se davvero ho trovato grazia ai tuoi occhi, indicami la tua via,
      così che io ti conosca, e trovi grazia ai tuoi occhi; considera che
      questa gente è il tuo popolo".
      
      [14] Rispose: "Io camminerò con voi e ti darò riposo".
      
      [15] Riprese: "Se tu non camminerai con noi, non farci salire di qui.
      
      [16] Come si saprà dunque che ho trovato grazia ai tuoi occhi, io e il
      tuo popolo, se non nel fatto che tu cammini con noi? Così saremo
      distinti, io e il tuo popolo, da tutti i popoli che sono sulla
      terra".
      
      [17] Disse il Signore a Mosè: "Anche quanto hai detto io farò,
      perché hai trovato grazia ai miei occhi e ti ho conosciuto per
      nome".
      
      [18] Gli disse: "Mostrami la tua Gloria!".
      
      [19] Rispose: "Farò passare davanti a te tutto il mio splendore e
      proclamerò il mio nome: Signore, davanti a te. Farò grazia a chi vorrò
      far grazia e avrò misericordia di chi vorrò aver misericordia".
      
      [20] Soggiunse: "Ma tu non potrai vedere il mio volto, perché nessun
      uomo può vedermi e restare vivo".
      
      [21] Aggiunse il Signore: "Ecco un luogo vicino a me. Tu starai sopra
      la rupe:
      
      [22] quando passerà la mia Gloria, io ti porrò nella cavità della rupe
      e ti coprirò con la mano finché sarò passato.
      
      [23] Poi toglierò la mano e vedrai le mie spalle, ma il mio volto non lo
      si può vedere".