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              LA SACRA BIBBIA Edizione CEI - 74  | 
          
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              Esodo 34  | 
          
      [1] Poi il Signore disse a Mosè: "Taglia due tavole di pietra come
      le prime. Io scriverò su queste tavole le parole che erano sulle tavole
      di prima, che hai spezzate.
      
      [2] Tieniti pronto per domani mattina: domani mattina salirai sul monte
      Sinai e rimarrai lassù per me in cima al monte.
      
      [3] Nessuno salga con te, nessuno si trovi sulla cima del monte e lungo
      tutto il monte; neppure armenti o greggi vengano a pascolare davanti a
      questo monte".
      
      [4] Mosè tagliò due tavole di pietra come le prime; si alzò di buon
      mattino e salì sul monte Sinai, come il Signore gli aveva comandato, con
      le due tavole di pietra in mano.
      
      
      
      [5] Allora il Signore scese nella nube, si fermò là presso di lui e
      proclamò il nome del Signore.
      [6] Il Signore passò davanti a lui proclamando: "Il Signore, il
      Signore, Dio misericordioso e pietoso, lento all'ira e ricco di grazia e
      di fedeltà,
      
      [7] che conserva il suo favore per mille generazioni, che perdona la
      colpa, la trasgressione e il peccato, ma non lascia senza punizione, che
      castiga la colpa dei padri nei figli e nei figli dei figli fino alla terza
      e alla quarta generazione".
      
      [8] Mosè si curvò in fretta fino a terra e si prostrò.
      [9] Disse: "Se ho trovato grazia ai tuoi occhi, mio Signore, che il
      Signore cammini in mezzo a noi. Sì, è un popolo di dura cervice, ma tu
      perdona la nostra colpa e il nostro peccato: fà di noi la tua eredità".
      
      [10] Il Signore disse: "Ecco io stabilisco un'alleanza: in presenza
      di tutto il tuo popolo io farò meraviglie, quali non furono mai compiute
      in nessun paese e in nessuna nazione: tutto il popolo in mezzo al quale ti
      trovi vedrà l'opera del Signore, perché terribile è quanto io sto per
      fare con te.
      
      [11] Osserva dunque ciò che io oggi ti comando. Ecco io scaccerò davanti
      a te l'Amorreo, il Cananeo, l'Hittita, il Perizzita, l'Eveo e il Gebuseo.
      
      [12] Guardati bene dal far alleanza con gli abitanti del paese nel quale
      stai per entrare, perché ciò non diventi una trappola in mezzo a te.
      
      [13] Anzi distruggerete i loro altari, spezzerete le loro stele e
      taglierete i loro pali sacri.
      
      [14] Tu non devi prostrarti ad altro Dio, perché il Signore si chiama
      Geloso: egli è un Dio geloso.
      
      [15] Non fare alleanza con gli abitanti di quel paese, altrimenti, quando
      si prostituiranno ai loro dei e faranno sacrifici ai loro dei, inviteranno
      anche te: tu allora mangeresti le loro vittime sacrificali.
      
      [16] Non prendere per mogli dei tuoi figli le loro figlie, altrimenti,
      quando esse si prostituiranno ai loro dei, indurrebbero anche i tuoi figli
      a prostituirsi ai loro dei.
      
      [17] Non ti farai un dio di metallo fuso.
      
      [18] Osserverai la festa degli azzimi. Per sette giorni mangerai pane
      azzimo, come ti ho comandato, nel tempo stabilito del mese di Abib; perché
      nel mese di Abib sei uscito dall'Egitto.
      
      [19] Ogni essere che nasce per primo dal seno materno è mio: ogni tuo
      capo di bestiame maschio, primogenito del bestiame grosso e minuto.
      
      [20] Il primogenito dell'asino riscatterai con un altro capo di bestiame
      e, se non lo vorrai riscattare, gli spaccherai la nuca. Ogni primogenito
      dei tuoi figli lo dovrai riscattare.
      Nessuno venga davanti a me a mani vuote.
      
      [21] Per sei giorni lavorerai, ma nel settimo riposerai; dovrai riposare
      anche nel tempo dell'aratura e della mietitura.
      
      [22] Celebrerai anche la festa della settimana, la festa cioè delle
      primizie della mietitura del frumento e la festa del raccolto al volgere
      dell'anno.
      
      [23] Tre volte all'anno ogni tuo maschio compaia alla presenza del Signore
      Dio, Dio d'Israele.
      
      [24] Perché io scaccerò le nazioni davanti a te e allargherò i tuoi
      confini; così quando tu, tre volte all'anno, salirai per comparire alla
      presenza del Signore tuo Dio, nessuno potrà desiderare di invadere il tuo
      paese.
      
      [25] Non sacrificherai con pane lievitato il sangue della mia vittima
      sacrificale; la vittima sacrificale della festa di pasqua non dovrà
      rimanere fino alla mattina.
      
      [26] Porterai alla casa del Signore, tuo Dio, la primizia dei primi
      prodotti della tua terra.
      Non cuocerai un capretto nel latte di sua madre".
      
      [27] Il Signore disse a Mosè: "Scrivi queste parole, perché sulla
      base di queste parole io ho stabilito un'alleanza con te e con
      Israele".
      
      [28] Mosè rimase con il Signore quaranta giorni e quaranta notti senza
      mangiar pane e senza bere acqua. Il Signore scrisse sulle tavole le parole
      dell'alleanza, le dieci parole.
      
      [29] Quando Mosè scese dal monte Sinai - le due tavole della
      Testimonianza si trovavano nelle mani di Mosè mentre egli scendeva dal
      monte - non sapeva che la pelle del suo viso era diventata raggiante,
      poiché aveva conversato con lui.
      
      [30] Ma Aronne e tutti gli Israeliti, vedendo che la pelle del suo viso
      era raggiante, ebbero timore di avvicinarsi a lui.
      
      [31] Mosè allora li chiamò e Aronne, con tutti i capi della comunità,
      andò da lui. Mosè parlò a loro.
      
      [32] Si avvicinarono dopo di loro tutti gli Israeliti ed egli ingiunse
      loro ciò che il Signore gli aveva ordinato sul monte Sinai.
      
      [33] Quando Mosè ebbe finito di parlare a loro, si pose un velo sul viso.
      
      [34] Quando entrava davanti al Signore per parlare con lui, Mosè si
      toglieva il velo, fin quando fosse uscito. Una volta uscito, riferiva agli
      Israeliti ciò che gli era stato ordinato.
      
      [35] Gli Israeliti, guardando in faccia Mosè, vedevano che la pelle del
      suo viso era raggiante. Poi egli si rimetteva il velo sul viso, fin quando
      fosse di nuovo entrato a parlare con lui.