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              LA SACRA BIBBIA Edizione CEI - 74  | 
          
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              Esodo 38  | 
          
      [1] Fece l'altare di legno di acacia: aveva cinque cubiti di lunghezza e
      cinque cubiti di larghezza, era cioè quadrato, e aveva l'altezza di tre
      cubiti.
      
      [2] Fece i suoi corni ai suoi quattro angoli: i suoi corni erano tutti di
      un pezzo; lo rivestì di rame.
      
      [3] Fece anche tutti gli accessori dell'altare: i recipienti per
      raccogliere le ceneri, le sue pale, i suoi vasi per aspersione, le sue
      forchette e i bracieri: fece di rame tutti i suoi accessori.
      
      [4] Fece per l'altare una graticola, lavorata a forma di rete, di rame, e
      la pose sotto la cornice dell'altare in basso: la rete arrivava a metà
      altezza dell'altare.
      
      [5] Fuse quattro anelli e li pose alle quattro estremità della graticola
      di rame, per inserirvi le stanghe.
      
      [6] Fece anche le stanghe di legno di acacia e le rivestì di rame.
      
      [7] Introdusse le stanghe negli anelli sui lati dell'altare: servivano a
      trasportarlo. Fece l'altare di tavole, vuoto all'interno.
      
      [8] Fece la conca di rame e il suo piedestallo di rame, impiegandovi gli
      specchi delle donne, che nei tempi stabiliti venivano a prestar servizio
      all'ingresso della tenda del convegno.
      
      [9] Fece il recinto: sul lato meridionale, verso sud, il recinto aveva
      tendaggi di bisso ritorto, per la lunghezza di cento cubiti sullo stesso
      lato.
      
      [10] Vi erano le loro venti colonne con le venti basi di rame. Gli uncini
      delle colonne e le loro aste trasversali erano d'argento.
      
      [11] Anche sul lato rivolto a settentrione vi erano tendaggi per cento
      cubiti di lunghezza, le relative venti colonne con le venti basi di rame,
      gli uncini delle colonne e le aste trasversali d'argento.
      
      [12] Sul lato verso occidente vi erano cinquanta cubiti di tendaggi, con
      le relative dieci colonne e le dieci basi,
      
      [13] i capitelli delle colonne e i loro uncini d'argento. Sul lato
      orientale, verso levante, vi erano cinquanta cubiti:
      
      [14] quindici cubiti di tendaggi, con le relative tre colonne e le tre
      basi alla prima ala;
      
      [15] all'altra ala quindici cubiti di tendaggi, con le tre colonne e le
      tre basi.
      
      [16] Tutti i tendaggi che delimitavano il recinto erano di bisso ritorto.
      
      [17] Le basi delle colonne erano di rame, gli uncini delle colonne e le
      aste trasversali erano d'argento; il rivestimento dei loro capitelli era
      d'argento e tutte le colonne del recinto avevano aste trasversali
      d'argento.
      
      [18] Alla porta del recinto vi era una cortina, lavoro di ricamatore, di
      porpora viola, porpora rossa, scarlatto e bisso ritorto: la sua lunghezza
      era di venti cubiti, la sua altezza, nel senso della larghezza, era di
      cinque cubiti, come i tendaggi del recinto.
      
      [19] Le colonne relative erano quattro, con le quattro basi di rame, i
      loro uncini d'argento, il rivestimento dei loro capitelli e le loro aste
      trasversali d'argento.
      
      [20] Tutti i picchetti della Dimora e del recinto circostante erano di
      rame.
      
      [21] Questo è il computo dei metalli impiegati per la Dimora, la Dimora
      della Testimonianza, redatto per ordine di Mosè e per opera dei leviti,
      sotto la direzione d'Itamar, figlio del sacerdote Aronne.
      
      [22] Bezaleel, figlio di Uri, figlio di Cur, della tribù di Giuda, eseguì
      quanto il Signore aveva ordinato a Mosè;
      
      [23] insieme con lui Ooliab, figlio di Achisamach della tribù di Dan,
      intagliatore, decoratore e ricamatore di porpora viola, porpora rossa,
      scarlatto e bisso.
      
      [24] Totale dell'oro impiegato per il lavoro, cioè per tutto il lavoro
      del santuario - era l'oro presentato in offerta -: ventinove talenti e
      settecentotrenta sicli, in sicli del santuario.
      
      [25] L'argento raccolto, in occasione del censimento della comunità,
      pesava cento talenti e millesettecentosettantacinque sicli, in sicli del
      santuario,
      
      [26] cioè un beka a testa, vale a dire mezzo siclo, secondo il siclo del
      santuario, per ciascuno di coloro che furono sottoposti al censimento, dai
      vent'anni in su. Erano seicentotremilacinquecentocinquanta.
      
      [27] Cento talenti di argento servirono a fondere le basi del santuario e
      le basi del velo: cento basi per cento talenti, cioè un talento per ogni
      base.
      
      [28] Con i millesettecentosettantacinque sicli fece gli uncini delle
      colonne, rivestì i loro capitelli e le riunì con le aste trasversali.
      
      [29] Il rame presentato in offerta assommava a settanta talenti e
      duemilaquattrocento sicli.
      
      [30] Con esso fece le basi per l'ingresso della tenda del convegno,
      l'altare di rame con la sua graticola di rame e tutti gli accessori
      dell'altare,
      
      [31] le basi del recinto, le basi della porta del recinto, tutti i
      picchetti della Dimora e tutti i picchetti del recinto.