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              LA SACRA BIBBIA Edizione CEI - 74  | 
          
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              Levitico 14  | 
          
      [1] Il Signore aggiunse a Mosè:
      
      [2] "Questa è la legge da applicare per il lebbroso per il giorno
      della sua purificazione. Egli sarà condotto al sacerdote.
      
      [3] Il sacerdote uscirà dall'accampamento e lo esaminerà; se riscontrerà
      che la piaga della lebbra è guarita nel lebbroso,
      
      [4] ordinerà che si prendano, per la persona da purificare, due uccelli
      vivi, mondi, legno di cedro, panno scarlatto e issòpo.
      
      [5] Il sacerdote ordinerà di immolare uno degli uccelli in un vaso di
      terracotta con acqua viva.
      
      [6] Poi prenderà l'uccello vivo, il legno di cedro, il panno scarlatto e
      l'issòpo e li immergerà, con l'uccello vivo, nel sangue dell'uccello
      sgozzato sopra l'acqua viva.
      
      [7] Ne aspergerà sette volte colui che deve essere purificato dalla
      lebbra; lo dichiarerà mondo e lascerà andare libero per i campi
      l'uccello vivo.
      
      [8] Colui che è purificato, si laverà le vesti, si raderà tutti i peli,
      si laverà nell'acqua e sarà mondo. Dopo questo potrà entrare
      nell'accampamento, ma resterà per sette giorni fuori della sua tenda.
      
      [9] Il settimo giorno si raderà tutti i peli, il capo, la barba, le
      ciglia, insomma tutti i peli; si laverà le vesti e si bagnerà il corpo
      nell'acqua e sarà mondo.
      
      [10] L'ottavo giorno prenderà due agnelli senza difetto, un'agnella di un
      anno senza difetto, tre decimi di efa di fior di farina, intrisa
      nell'olio, come oblazione, e un log di olio;
      
      [11] il sacerdote che fa la purificazione, presenterà l'uomo che si
      purifica e le cose suddette davanti al Signore, all'ingresso della tenda
      del convegno.
      
      [12] Il sacerdote prenderà uno degli agnelli e l'offrirà come sacrificio
      di riparazione, con il log d'olio, e li agiterà come offerta da agitare
      secondo il rito davanti al Signore.
      
      [13] Poi immolerà l'agnello nel luogo dove si immolano le vittime
      espiatorie e gli olocausti, cioè nel luogo sacro poiché il sacrificio di
      riparazione è per il sacerdote, come quello espiatorio: è cosa
      sacrosanta.
      
      [14] Il sacerdote prenderà sangue del sacrificio di riparazione e bagnerà
      il lobo dell'orecchio destro di colui che si purifica, il pollice della
      mano destra e l'alluce del piede destro.
      
      [15] Poi, preso l'olio dal log, lo verserà sulla palma della sua mano
      sinistra;
      
      [16] intingerà il dito della destra nell'olio che ha nella sinistra; con
      il dito spruzzerà sette volte quell'olio davanti al Signore.
      
      [17] E del rimanente olio che tiene nella palma della mano, il sacerdote
      bagnerà il lobo dell'orecchio destro di colui che si purifica, il pollice
      della destra e l'alluce del piede destro, sopra il sangue del sacrificio
      di riparazione.
      
      [18] Il resto dell'olio che ha nella palma, il sacerdote lo verserà sul
      capo di colui che si purifica; così farà per lui il rito espiatorio
      davanti al Signore.
      
      [19] Poi il sacerdote offrirà il sacrificio espiatorio e compirà
      l'espiazione per colui che si purifica della sua immondezza; quindi
      immolerà l'olocausto.
      
      [20] Offerto l'olocausto e l'oblazione sull'altare, il sacerdote eseguirà
      per lui il rito espiatorio e sarà mondo.
      
      [21] Se quel tale è povero e non ha mezzi sufficienti, prenderà un
      agnello come sacrificio di riparazione da offrire con il rito
      dell'agitazione e compiere l'espiazione per lui e un decimo di efa di fior
      di farina intrisa con olio, come oblazione, e un log di olio.
      
      [22] Prenderà anche due tortore o due colombi, secondo i suoi mezzi; uno
      sarà per il sacrificio espiatorio e l'altro per l'olocausto.
      
      [23] L'ottavo giorno porterà per la sua purificazione queste cose al
      sacerdote, all'ingresso della tenda del convegno, davanti al Signore.
      
      [24] Il sacerdote prenderà l'agnello del sacrificio di riparazione e il
      log d'olio e li agiterà come offerta da agitare ritualmente davanti al
      Signore.
      
      [25] Poi immolerà l'agnello del sacrificio di riparazione, prenderà
      sangue della vittima di riparazione e bagnerà il lobo dell'orecchio
      destro di colui che si purifica, il pollice della mano destra e l'alluce
      del piede destro.
      
      [26] Il sacerdote si verserà di quell'olio sulla palma della mano
      sinistra.
      
      [27] Con il dito della sua destra spruzzerà sette volte quell'olio che
      tiene nella palma sinistra davanti al Signore.
      
      [28] Poi bagnerà con l'olio che tiene nella palma, il lobo dell'orecchio
      destro di colui che si purifica, il pollice della mano destra e l'alluce
      del piede destro, sul luogo dove ha messo il sangue del sacrificio di
      riparazione.
      
      [29] Il resto dell'olio che ha nella palma della mano, il sacerdote lo
      verserà sul capo di colui che si purifica, per fare espiazione per lui
      davanti al Signore.
      
      [30] Poi sacrificherà una delle tortore o uno dei due colombi, che ha
      potuto procurarsi;
      
      [31] delle vittime che ha in mano, una l'offrirà come sacrificio
      espiatorio e l'altra come olocausto, insieme con l'oblazione; il sacerdote
      farà il rito espiatorio davanti al Signore per lui.
      
      [32] Questa è la legge relativa a colui che è affetto da piaga di lebbra
      e non ha mezzi per procurarsi ciò che è richiesto per la sua
      purificazione".
      
      [33] Il Signore disse ancora a Mosè e ad Aronne:
      
      [34] "Quando sarete entrati nel paese di Cànaan, che io sto per
      darvi in possesso, qualora io mandi un'infezione di lebbra in una casa del
      paese di vostra proprietà,
      
      [35] il padrone della casa andrà a dichiararlo al sacerdote, dicendo: Mi
      pare che in casa mia ci sia come della lebbra.
      
      [36] Allora il sacerdote ordinerà di sgomberare la casa prima che egli vi
      entri per esaminare la macchia sospetta perché quanto è nella casa non
      diventi immondo. Dopo questo, il sacerdote entrerà per esaminare la casa.
      
      [37] Esaminerà dunque la macchia; se vedrà che l'infezione sui muri
      della casa consiste in cavità verdastre o rossastre, che appaiono più
      profonde della superficie della parete,
      
      [38] il sacerdote uscirà dalla casa, alla porta, e farà chiudere la casa
      per sette giorni.
      
      [39] Il settimo giorno il sacerdote vi tornerà e se, esaminandola,
      riscontrerà che la macchia si è allargata sulle pareti della casa,
      
      [40] il sacerdote ordinerà che si rimuovano le pietre intaccate e si
      gettino in luogo immondo, fuori di città.
      
      [41] Farà raschiare tutto l'interno della casa e butteranno i calcinacci
      raschiati fuor di città, in luogo immondo.
      
      [42] Poi si prenderanno altre pietre e si metteranno al posto delle prime
      e si intonacherà la casa con altra calce.
      
      [43] Se l'infezione spunta di nuovo nella casa dopo che le pietre ne sono
      state rimosse e la casa è stata raschiata e intonacata,
      
      [44] il sacerdote entrerà ad esaminare la casa; trovato che la macchia vi
      si è allargata, nella casa vi è lebbra maligna; la casa è immonda.
      
      [45] Perciò si demolirà la casa; pietre, legname e calcinacci si
      porteranno fuori della città, in luogo immondo.
      
      [46] Inoltre chiunque sarà entrato in quella casa mentre era chiusa, sarà
      immondo fino alla sera.
      
      [47] Chi avrà dormito in quella casa o chi vi avrà mangiato, si laverà
      le vesti.
      
      [48] Se invece il sacerdote che è entrato nella casa e l'ha esaminata,
      riscontra che la macchia non si è allargata nella casa, dopo che la casa
      è stata intonacata, dichiarerà la casa monda, perché la macchia è
      risanata.
      
      [49] Poi, per purificare la casa, prenderà due uccelli, legno di cedro,
      panno scarlatto e issòpo;
      
      [50] immolerà uno degli uccelli in un vaso di terra con dentro acqua
      viva.
      
      [51] Prenderà il legno di cedro, l'issòpo, il panno scarlatto e
      l'uccello vivo e li immergerà nel sangue dell'uccello immolato e
      nell'acqua viva e ne aspergerà sette volte la casa.
      
      [52] Purificata la casa con il sangue dell'uccello, con l'acqua viva, con
      l'uccello vivo, con il legno di cedro, con l'issòpo e con lo scarlatto,
      
      [53] lascerà andare libero l'uccello vivo, fuori città, per i campi; così
      farà il rito espiatorio per la casa ed essa sarà monda.
      
      [54] Questa è la legge per ogni sorta di infezione di lebbra o di tigna,
      
      [55] la lebbra delle vesti e della casa,
      
      [56] i tumori, le pustole e le macchie,
      
      [57] per insegnare quando una cosa è immonda e quando è monda. Questa è
      la legge per la lebbra".