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              LA SACRA BIBBIA Edizione CEI - 74  | 
          
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              Levitico 21  | 
          
      [1] Il Signore disse a Mosè: "Parla ai sacerdoti, figli di Aronne, e
      riferisci loro: Un sacerdote non dovrà rendersi immondo per il contatto
      con un morto della sua parentela,
      
      [2] se non per un suo parente stretto, cioè per sua madre, suo padre, suo
      figlio, sua figlia, suo fratello
      
      [3] e sua sorella ancora vergine, che viva con lui e non sia ancora
      maritata; per questa può esporsi alla immondezza.
      
      [4] Signore tra i suoi parenti, non si dovrà contaminare, profanando se
      stesso.
      
      [5] I sacerdoti non si faranno tonsure sul capo, né si raderanno ai lati
      la barba né si faranno incisioni nella carne.
      
      [6] Saranno santi per il loro Dio e non profaneranno il nome del loro Dio,
      perché offrono al Signore sacrifici consumati dal fuoco, pane del loro
      Dio; perciò saranno santi.
      
      [7] Non prenderanno in moglie una prostituta o già disonorata; né una
      donna ripudiata dal marito, perché sono santi per il loro Dio.
      
      [8] Tu considererai dunque il sacerdote come santo, perché egli offre il
      pane del tuo Dio: sarà per te santo, perché io, il Signore, che vi
      santifico, sono santo.
      
      [9] Se la figlia di un sacerdote si disonora prostituendosi, disonora suo
      padre; sarà arsa con il fuoco.
      
      [10] Il sacerdote, quello che è il sommo tra i suoi fratelli, sul capo
      del quale è stato sparso l'olio dell'unzione e ha ricevuto l'investitura,
      indossando le vesti sacre, non dovrà scarmigliarsi i capelli né
      stracciarsi le vesti.
      
      [11] Non si avvicinerà ad alcun cadavere; non si renderà immondo neppure
      per suo padre e per sua madre.
      
      [12] Non uscirà dal santuario e non profanerà il santuario del suo Dio,
      perché la consacrazione è su di lui mediante l'olio dell'unzione del suo
      Dio. Io sono il Signore.
      
      [13] Sposerà una vergine.
      
      [14] Non potrà sposare né una vedova, né una divorziata, né una
      disonorata, né una prostituta; ma prenderà in moglie una vergine della
      sua gente.
      
      [15] Così non disonorerà la sua discendenza in mezzo al suo popolo;
      poiché io sono il Signore che lo santifico".
      
      [16] Il Signore disse ancora a Mosè:
      
      [17] "Parla ad Aronne e digli: Nelle generazioni future nessun uomo
      della tua stirpe, che abbia qualche deformità, potrà accostarsi ad
      offrire il pane del suo Dio;
      
      [18] perché nessun uomo che abbia qualche deformità potrà accostarsi: né
      il cieco, né lo zoppo, né chi abbia il viso deforme per difetto o per
      eccesso,
      
      [19] né chi abbia una frattura al piede o alla mano,
      
      [20] né un gobbo, né un nano, né chi abbia una macchia nell'occhio o la
      scabbia o piaghe purulente o sia eunuco.
      
      [21] Nessun uomo della stirpe del sacerdote Aronne, con qualche deformità,
      si accosterà ad offrire i sacrifici consumati dal fuoco in onore del
      Signore. Ha un difetto: non si accosti quindi per offrire il pane del suo
      Dio.
      
      [22] Potrà mangiare il pane del suo Dio, le cose sacrosante e le cose
      sante;
      
      [23] ma non potrà avvicinarsi al velo, né accostarsi all'altare, perché
      ha una deformità. Non dovrà profanare i miei luoghi santi, perché io
      sono il Signore che li santifico".
      
      [24] Così parlò ad Aronne, ai suoi figli e a tutti gli Israeliti.