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              LA SACRA BIBBIA Edizione CEI - 74  | 
          
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              Numeri 24  | 
          
      [1] Balaam vide che al Signore piaceva di benedire Israele e non volle
      rivolgersi come le altre volte alla magìa, ma voltò la faccia verso il
      deserto.
      
      [2] Balaam alzò gli occhi e vide Israele accampato, tribù per tribù.
      Allora lo spirito di Dio fu sopra di lui.
      
      [3] Egli pronunziò il suo poema e disse:
      "Oracolo di Balaam, figlio di Beor,
      e oracolo dell'uomo dall'occhio penetrante;
      
      [4] oracolo di chi ode le parole di Dio
      e conosce la scienza dell'Altissimo,
      di chi vede la visione dell'Onnipotente,
      e cade ed è tolto il velo dai suoi occhi.
      
      [5] Come sono belle le tue tende, Giacobbe,
      le tue dimore, Israele!
      
      [6] Sono come torrenti che si diramano,
      come giardini lungo un fiume,
      come àloe, che il Signore ha piantati,
      come cedri lungo le acque.
      
      [7] Fluirà l'acqua dalle sue secchie
      e il suo seme come acqua copiosa.
      Il suo re sarà più grande di Agag
      e il suo regno sarà celebrato.
      
      [8] Dio, che lo ha fatto uscire dall'Egitto,
      è per lui come le corna del bùfalo.
      Egli divora le genti che lo avversano,
      addenta le loro ossa
      e spezza le saette scagliate contro di lui.
      
      [9] Si è rannicchiato, si è accovacciato come un leone
      e come una leonessa, chi oserà farlo alzare?
      Chi ti benedisce sia benedetto
      e chi ti maledice sia maledetto!".
      
      [10] Allora l'ira di Balak si accese contro Balaam; Balak battè le mani e
      disse a Balaam: "Ti ho chiamato per maledire i miei nemici e tu
      invece per tre volte li hai benedetti!
      
      [11] Ora vattene al tuo paese! Avevo detto che ti avrei colmato di onori,
      ma ecco, il Signore ti ha impedito di averli".
      
      [12] Balaam disse a Balak: "Non avevo forse detto ai messaggeri che
      mi avevi mandato:
      
      [13] Quando anche Balak mi desse la sua casa piena d'argento e d'oro, non
      potrei trasgredire l'ordine del Signore per fare cosa buona o cattiva di
      mia iniziativa: ciò che il Signore dirà, quello soltanto dirò?
      
      [14] Ora sto per tornare al mio popolo; ebbene vieni: ti predirò ciò che
      questo popolo farà al tuo popolo negli ultimi giorni".
      
      [15] Egli pronunciò il suo poema e disse:
      "Oracolo di Balaam, figlio di Beor,
      oracolo dell'uomo dall'occhio penetrante,
      
      [16] oracolo di chi ode le parole di Dio
      e conosce la scienza dell'Altissimo,
      di chi vede la visione dell'Onnipotente,
      e cade ed è tolto il velo dai suoi occhi.
      
      [17] Io lo vedo, ma non ora,
      io lo contemplo, ma non da vicino:
      Una stella spunta da Giacobbe
      e uno scettro sorge da Israele,
      spezza le tempie di Moab
      e il cranio dei figli di Set,
      
      [18] Edom diverrà sua conquista
      e diverrà sua conquista Seir, suo nemico,
      mentre Israele compirà prodezze.
      
      [19] Uno di Giacobbe dominerà i suoi nemici
      e farà perire gli scampati da Ar".
      
      [20] Poi vide Amalek, pronunziò il suo poema e disse:
      "Amalek è la prima delle nazioni,
      ma il suo avvenire sarà eterna rovina".
      
      [21] Poi vide i Keniti, pronunziò il suo poema e disse:
      "Sicura è la tua dimora, o Caino,
      e il tuo nido è aggrappato alla roccia.
      
      [22] Eppure sarà dato alla distruzione,
      finchè Assur ti deporterà in prigionia".
      
      [23] Pronunziò ancora il suo poema e disse:
      "Ahimè! chi potrà sopravvivere,
      dopo che il Signore avrà compiuto tal cosa?
      
      [24] Verranno navi dalla parte di Cipro
      e opprimeranno Assur e opprimeranno Eber,
      ma anch'egli andrà in perdizione".
      
      [25] Poi Balaam si alzò e tornò al suo paese, mentre Balak se ne andò
      per la sua strada.