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              LA SACRA BIBBIA Edizione CEI - 74  | 
          
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              Giosuč 9  | 
          
      [1] Non appena ebbero udito questi fatti, tutti i re
      che si trovavano oltre il Giordano, nella zona montuosa, nel bassopiano
      collinoso e lungo tutto il litorale del Mar Mediterraneo verso il Libano,
      gli Hittiti, gli Amorrči, i Cananei, i Perizziti, gli Evei, i Gebusei,
      
      [2] si allearono per far guerra di comune accordo contro Giosuč e
      Israele.
      
      
      
      [3] Invece gli abitanti di Gąbaon, quando ebbero sentito ciņ che Giosuč
      aveva fatto a Gerico e ad Ai,
      
      [4] ricorsero da parte loro ad un'astuzia: andarono a rifornirsi di
      vettovaglie, presero sacchi sdrusciti per i loro asini, otri di vino
      consunti, rotti e rappezzati,
      
      [5] si misero ai piedi sandali strappati e ricuciti, addosso vestiti
      logori. Tutto il pane della loro provvigione era secco e sbriciolato.
      
      [6] Andarono poi da Giosuč all'accampamento di Gąlgala e dissero a lui e
      agli Israeliti: "Veniamo da un paese lontano; stringete con noi
      un'alleanza".
      
      [7] La gente di Israele rispose loro: "Forse abitate in mezzo a noi e
      come possiamo stringere alleanza con voi?".
      
      [8] Risposero a Giosuč: "Noi siamo tuoi servi!" e Giosuč
      chiese loro: "Chi siete e da dove venite?".
      
      [9] Gli risposero: "I tuoi servi vengono da un paese molto lontano, a
      causa del nome del Signore Dio tuo, poiché abbiamo udito della sua fama,
      di quanto ha fatto in Egitto,
      
      [10] di quanto ha fatto ai due re degli Amorrči, che erano oltre il
      Giordano, a Sicon, re di Chesbņn, e ad Og, re di Basan, che era ad
      Astarot.
      
      [11] Ci dissero allora i nostri vecchi e tutti gli abitanti del nostro
      paese: Rifornitevi di provviste per la strada, andate loro incontro e dite
      loro: Noi siamo servi vostri, stringete dunque un'alleanza con noi.
      
      [12] Questo č il nostro pane: caldo noi lo prendemmo come provvista nelle
      nostre case quando uscimmo per venire da voi e ora eccolo secco e ridotto
      in briciole;
      
      [13] questi otri di vino, che noi riempimmo nuovi, eccoli rotti e questi
      nostri vestiti e i nostri sandali sono consunti per il cammino molto
      lungo".
      
      [14] La gente allora prese le loro provviste senza consultare l'oracolo
      del Signore.
      
      [15] Giosuč fece pace con loro e stipulņ l'alleanza di lasciarli vivere;
      i capi della comunitą s'impegnarono verso di loro con giuramento.
      
      [16] Tre giorni dopo avere stipulato con essi il patto, gli Israeliti
      vennero a sapere che quelli erano loro vicini e abitavano in mezzo a loro.
      
      [17] Allora gli Israeliti partirono e il terzo giorno entrarono nelle loro
      cittą: le loro cittą erano Gąbaon, Chefira, Beerot e Kiriat-Iarim.
      
      [18] Ma gli Israeliti non li uccisero, perché i capi della comunitą
      avevano loro giurato per il Signore, Dio di Israele, e tutta la comunitą
      si lamentņ dei capi.
      
      [19] Dissero allora tutti i capi dell'intera comunitą: "Noi abbiamo
      loro giurato per il Signore, Dio di Israele, e ora non possiamo colpirli.
      
      [20] Faremo loro questo: li lasceremo vivere e cosģ non ci sarą su di
      noi lo sdegno, a causa del giuramento che abbiamo loro prestato".
      
      [21] Ma aggiunsero i capi: "Vivano pure, siano perņ tagliatori di
      legna e portatori d'acqua per tutta la comunitą". Come i capi ebbero
      loro parlato,
      
      [22] Giosuč chiamņ i Gabaoniti e disse loro: "Perché ci avete
      ingannati, dicendo: Noi abitiamo molto lontano da voi, mentre abitate in
      mezzo a noi?
      
      [23] Orbene voi siete maledetti e nessuno di voi cesserą di essere
      schiavo e di tagliar legna e di portare acqua per la casa del mio
      Dio".
      
      [24] Risposero a Giosuč e dissero: "Era stato riferito ai tuoi servi
      quanto il Signore Dio tuo aveva ordinato a Mosč suo servo, di dare cioč
      a voi tutto il paese e di sterminare dinanzi a voi tutti gli abitanti del
      paese; allora abbiamo avuto molto timore per le nostre vite a causa vostra
      e perciņ facemmo tal cosa.
      
      [25] Ora eccoci nelle tue mani, trattaci pure secondo quanto č buono e
      giusto ai tuoi occhi".
      
      [26] Li trattņ allora in questo modo: li salvņ dalla mano degli
      Israeliti, che non li uccisero;
      
      [27] e in quel giorno, Giosuč li costituģ tagliatori di legna e
      portatori di acqua per la comunitą e per l'altare del Signore, nel luogo
      che Egli avrebbe scelto, fino ad oggi.