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              LA SACRA BIBBIA Edizione CEI - 74  | 
          
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              Giosuè 20  | 
          
      [1] Poi il Signore disse a Giosuè:
      
      [2] "Parla agli Israeliti e dì loro: Stabilitevi le città di
      rifugio, delle quali vi ho parlato per mezzo di Mosè,
      
      [3] perché l'omicida che avrà ucciso qualcuno per errore o per
      inavvertenza, vi si possa rifugiare; vi serviranno di rifugio contro il
      vendicatore del sangue.
      
      [4] L'omicida fuggirà in una di quelle città e, fermatosi all'ingresso
      della porta della città, esporrà il suo caso agli anziani di quella città;
      questi lo accoglieranno presso di loro dentro la città, gli assegneranno
      una dimora ed egli si stabilirà in mezzo a loro.
      
      [5] Se il vendicatore del sangue lo inseguirà, essi non gli daranno nelle
      mani l'omicida, perché ha ucciso il prossimo senza averne l'intenzione,
      senza averlo prima odiato.
      
      [6] L'omicida rimarrà in quella città finché, alla morte del sommo
      sacerdote, che sarà in funzione in quei giorni, comparirà in giudizio
      davanti all'assemblea. Allora l'omicida potrà tornarsene e rientrare
      nella sua città e nella sua casa, nella città da dove era fuggito".
      
      [7] Consacrarono dunque Kades in Galilea sulle montagne di Nèftali,
      Sichem sulle montagne di Efraim e Kiriat-Arba, cioè Ebron sulle montagne
      di Giuda.
      
      [8] Oltre il Giordano, a oriente di Gerico, stabilirono Bezer della tribù
      di Ruben, nel deserto, sull'altipiano; Ramot in Gàlaad nella tribù di
      Gad e Golan in Basan, nella tribù di Manàsse.
      
      [9] Queste furono le città stabilite per tutti gli Israeliti e per lo
      straniero che abita in mezzo a loro, perché chiunque avesse ucciso
      qualcuno per inavvertenza, potesse rifugiarvisi e non morisse per mano del
      vendicatore del sangue, prima d'essere comparso davanti all'assemblea.