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              LA SACRA BIBBIA Edizione CEI - 74  | 
          
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              Giudici 2  | 
          
      [1] Ora l'angelo del Signore salì da Gàlgala a
      Bochim e disse: "Io vi ho fatti uscire dall'Egitto e vi ho condotti
      nel paese, che avevo giurato ai vostri padri di darvi. Avevo anche detto:
      Non romperò mai la mia alleanza con voi;
      
      [2] voi non farete alleanza con gli abitanti di questo paese;
      distruggerete i loro altari. Ma voi non avete obbedito alla mia voce.
      Perché avete fatto questo?
      
      [3] Perciò anch'io dico: non li scaccerò dinanzi a voi; ma essi vi
      staranno ai fianchi e i loro dei saranno per voi un inciampo".
      
      [4] Appena l'angelo del Signore disse queste parole a tutti gli Israeliti,
      il popolo alzò la voce e pianse.
      
      [5] Chiamarono quel luogo Bochim e vi offrirono sacrifici al Signore.
      
      [6] Quando Giosuè ebbe congedato il popolo, gli Israeliti se ne andarono,
      ciascuno nel suo territorio, a prendere in possesso il paese.
      
      [7] Il popolo servì il Signore durante tutta la vita degli anziani che
      sopravvissero a Giosuè e che avevano visto tutte le grandi opere, che il
      Signore aveva fatte in favore d'Israele.
      
      [8] Poi Giosuè, figlio di Nun, servo del Signore, morì a centodieci anni
      
      [9] e fu sepolto nel territorio, che gli era toccato a Timnat-Cheres sulle
      montagne di Efraim, a settentrione del monte Gaas.
      
      [10] Anche tutta quella generazione fu riunita ai suoi padri; dopo di essa
      ne sorse un'altra, che non conosceva il Signore, né le opere che aveva
      compiute in favore d'Israele.
      
      [11] Gli Israeliti fecero ciò che è male agli occhi del Signore e
      servirono i Baal;
      
      [12] abbandonarono il Signore, Dio dei loro padri, che li aveva fatti
      uscire dal paese d'Egitto, e seguirono altri dei di quei popoli che
      avevano intorno: si prostrarono davanti a loro e provocarono il Signore,
      
      [13] abbandonarono il Signore e servirono Baal e Astarte.
      
      [14] Allora si accese l'ira del Signore contro Israele e li mise in mano a
      razziatori, che li depredarono; li vendette ai nemici che stavano loro
      intorno ed essi non potevano più tener testa ai nemici.
      
      [15] Dovunque uscivano in campo, la mano del Signore era contro di loro,
      come il Signore aveva detto, come il Signore aveva loro giurato: furono
      ridotti all'estremo.
      
      [16] Allora il Signore fece sorgere dei giudici, che li liberavano dalle
      mani di quelli che li spogliavano.
      
      [17] Ma neppure ai loro giudici davano ascolto, anzi si prostituivano ad
      altri dei e si prostravano davanti a loro. Abbandonarono ben presto la via
      battuta dai loro padri, i quali avevano obbedito ai comandi del Signore:
      essi non fecero così.
      
      [18] Quando il Signore suscitava loro dei giudici, il Signore era con il
      giudice e li liberava dalla mano dei loro nemici durante tutta la vita del
      giudice; perché il Signore si lasciava commuovere dai loro gemiti sotto
      il giogo dei loro oppressori.
      
      [19] Ma quando il giudice moriva, tornavano a corrompersi più dei loro
      padri, seguendo altri dei per servirli e prostrarsi davanti a loro, non
      desistendo dalle loro pratiche e dalla loro condotta ostinata.
      
      [20] Perciò l'ira del Signore si accese contro Israele e disse:
      "Poiché questa nazione ha violato l'alleanza che avevo stabilita con
      i loro padri e non hanno obbedito alla mia voce,
      
      [21] nemmeno io scaccerò più dinanzi a loro nessuno dei popoli, che
      Giosuè lasciò quando morì.
      
      [22] Così, per mezzo loro, metterò alla prova Israele, per vedere se
      cammineranno o no sulla via del Signore, come fecero i loro padri".
      
      [23] Il Signore lasciò quelle nazioni senza affrettarsi a scacciarle e
      non le mise nelle mani di Giosuè.