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              LA SACRA BIBBIA Edizione CEI - 74  | 
          
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              Giudici 3  | 
          
      [1] Queste sono le nazioni che il Signore risparmiò
      allo scopo di mettere alla prova Israele per mezzo loro, cioè quanti non
      avevano visto le guerre di Cànaan.
      
      [2] Ciò avvenne soltanto per l'istruzione delle nuove generazioni degli
      Israeliti, perché imparassero la guerra, quelli, per lo meno, che prima
      non l'avevano mai vista:
      
      [3] i cinque capi dei Filistei, tutti i Cananei, quei di Sidòne e gli
      Evei, che abitavano le montagne del Libano, dal monte Baal-Ermon fino
      all'ingresso di Amat.
      
      [4] Queste nazioni servirono a mettere Israele alla prova per vedere se
      Israele avrebbe obbedito ai comandi, che il Signore aveva dati ai loro
      padri per mezzo di Mosè.
      
      [5] Così gli Israeliti abitarono in mezzo ai Cananei, agli Hittiti, agli
      Amorrèi, ai Perizziti, agli Evei e ai Gebusei;
      
      [6] presero in mogli le figlie di essi, maritarono le proprie figlie con i
      loro figli e servirono i loro dei.
      
      [7] Gli Israeliti fecero ciò che è male agli occhi del Signore;
      dimenticarono il Signore loro Dio e servirono i Baal e le Asere.
      
      [8] Perciò l'ira del Signore si accese contro Israele e li mise nelle
      mani di Cusan-Risataim, re del Paese dei due fiumi; gli Israeliti furono
      servi di Cusan-Risataim per otto anni.
      
      [9] Poi gli Israeliti gridarono al Signore, e il Signore suscitò loro un
      liberatore, Otniel, figlio di Kenaz, fratello minore di Caleb, ed egli li
      liberò.
      
      [10] Lo spirito del Signore fu su di lui ed egli fu giudice d'Israele; uscì
      a combattere e il Signore gli diede nelle mani Cusan-Risataim, re di Aram;
      la sua mano fu potente contro Cusan-Risataim.
      
      [11] Il paese rimase in pace per quarant'anni, poi Otniel, figlio di Kenaz,
      morì.
      
      [12] Gli Israeliti ripresero a fare ciò che è male agli occhi del
      Signore; il Signore rese forte Eglon, re di Moab, contro Israele, perché
      facevano ciò che è male agli occhi del Signore.
      
      [13] Eglon radunò intorno a sé gli Ammoniti e gli Amaleciti, fece una
      spedizione contro Israele, lo battè e si impadronì della città delle
      Palme.
      
      [14] Gli Israeliti furono schiavi di Eglon, re di Moab, per diciotto anni.
      
      [15] Poi gridarono al Signore ed egli suscitò loro un liberatore, Eud,
      figlio di Ghera, Beniaminita, che era mancino. Gli Israeliti mandarono per
      mezzo di lui un tributo a Eglon re di Moab.
      
      [16] Eud si fece una spada a due tagli, lunga un gomed, e se la cinse
      sotto la veste, al fianco destro.
      
      [17] Poi presentò il tributo a Eglon, re di Moab, che era uomo molto
      grasso.
      
      [18] Finita la presentazione del tributo, ripartì con la gente che
      l'aveva portato.
      
      [19] Ma egli, dal luogo detto Idoli, che è presso Gàlgala, tornò
      indietro e disse: "O re, ho una cosa da dirti in segreto". Il re
      disse: "Silenzio!" e quanti stavano con lui uscirono.
      
      [20] Allora Eud si accostò al re che stava seduto nel piano di sopra,
      riservato a lui solo, per la frescura, e gli disse: "Ho una parola da
      dirti da parte di Dio". Quegli si alzò dal suo seggio.
      
      [21] Allora Eud, allungata la mano sinistra, trasse la spada dal suo
      fianco e gliela piantò nel ventre.
      
      [22] Anche l'elsa entrò con la lama; il grasso si rinchiuse intorno alla
      lama, perciò egli uscì subito dalla finestra, senza estrargli la spada
      dal ventre.
      
      [23] Eud uscì nel portico, dopo aver chiuso i battenti del piano di sopra
      e aver tirato il chiavistello.
      
      [24] Quando fu uscito, vennero i servi, i quali guardarono e videro che i
      battenti del piano di sopra erano sprangati; dissero: "Certo attende
      ai suoi bisogni nel camerino della stanza fresca".
      
      [25] Aspettarono fino ad essere inquieti, ma quegli non apriva i battenti
      del piano di sopra. Allora presero la chiave, aprirono ed ecco il loro
      signore era steso per terra, morto.
      
      [26] Mentre essi indugiavano, Eud era fuggito e, dopo aver oltrepassato
      gli Idoli, si era messo in salvo nella Seira.
      
      [27] Appena arrivato là, suonò la tromba sulle montagne di Efraim e gli
      Israeliti scesero con lui dalle montagne ed egli si mise alla loro testa.
      
      [28] Disse loro: "Seguitemi, perché il Signore vi ha messo nelle
      mani i Moabiti, vostri nemici". Quelli scesero dopo di lui, si
      impadronirono dei guadi del Giordano, per impedirne il passo ai Moabiti, e
      non lasciarono passare nessuno.
      
      [29] In quella circostanza sconfissero circa diecimila Moabiti, tutti
      robusti e valorosi; non ne scampò neppure uno.
      
      [30] Così in quel giorno Moab fu umiliato sotto la mano d'Israele e il
      paese rimase tranquillo per ottant'anni.
      
      [31] Dopo di lui ci fu Samgar figlio di Anat. Egli sconfisse seicento
      Filistei con un pungolo da buoi; anch'egli salvò Israele.