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              LA SACRA BIBBIA Edizione CEI - 74  | 
          
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              Giudici 13  | 
          
      [1] Gli Israeliti tornarono a fare quello che è
      male agli occhi del Signore e il Signore li mise nelle mani dei Filistei
      per quarant'anni.
      
      [2] C'era allora un uomo di Zorea di una famiglia dei Daniti, chiamato
      Manoach; sua moglie era sterile e non aveva mai partorito.
      
      [3] L'angelo del Signore apparve a questa donna e le disse: "Ecco, tu
      sei sterile e non hai avuto figli, ma concepirai e partorirai un figlio.
      
      [4] Ora guardati dal bere vino o bevanda inebriante e dal mangiare nulla
      d'immondo.
      
      [5] Poiché ecco, tu concepirai e partorirai un figlio, sulla cui testa
      non passerà rasoio, perché il fanciullo sarà un nazireo consacrato a
      Dio fin dal seno materno; egli comincerà a liberare Israele dalle mani
      dei Filistei".
      
      [6] La donna andò a dire al marito: "Un uomo di Dio è venuto da me;
      aveva l'aspetto di un angelo di Dio, un aspetto terribile. Io non gli ho
      domandato da dove veniva ed egli non mi ha rivelato il suo nome,
      
      [7] ma mi ha detto: Ecco tu concepirai e partorirai un figlio; ora non
      bere vino né bevanda inebriante e non mangiare nulla d'immondo, perché
      il fanciullo sarà un nazireo di Dio dal seno materno fino al giorno della
      sua morte".
      
      [8] Allora Manoach pregò il Signore e disse: "Signore, l'uomo di Dio
      mandato da te venga di nuovo da noi e c'insegni quello che dobbiamo fare
      per il nascituro".
      
      [9] Dio ascoltò la preghiera di Manoach e l'angelo di Dio tornò ancora
      dalla donna, mentre stava nel campo; ma Manoach suo marito non era con
      lei.
      
      [10] La donna corse in fretta ad informare il marito e gli disse:
      "Ecco, mi è apparso quell'uomo che venne da me l'altro giorno".
      
      [11] Manoach si alzò, seguì la moglie e giunto a quell'uomo gli disse:
      "Sei tu l'uomo che hai parlato a questa donna?". Quegli rispose:
      "Sono io".
      
      [12] Manoach gli disse: "Quando la tua parola si sarà avverata,
      quale sarà la norma da seguire per il bambino e che si dovrà fare per
      lui?".
      
      [13] L'angelo del Signore rispose a Manoach: "Si astenga la donna da
      quanto le ho detto.
      
      [14] Non mangi nessun prodotto della vigna, né beva vino o bevanda
      inebriante e non mangi nulla d'immondo; osservi quanto le ho
      comandato".
      
      [15] Manoach disse all'angelo del Signore: "Permettici di trattenerti
      e di prepararti un capretto!".
      
      [16] L'angelo del Signore rispose a Manoach: "Anche se tu mi
      trattenessi, non mangerei il tuo cibo; ma se vuoi fare un olocausto,
      offrilo al Signore". Manoach non sapeva che quello fosse l'angelo del
      Signore.
      
      [17] Poi Manoach disse all'angelo del Signore: "Come ti chiami, perché
      quando si saranno avverate le tue parole, noi ti rendiamo onore?".
      
      [18] L'angelo del Signore gli rispose: "Perché mi chiedi il nome?
      Esso è misterioso".
      
      [19] Manoach prese il capretto e l'offerta e li bruciò sulla pietra al
      Signore, che opera cose misteriose. Mentre Manoach e la moglie stavano
      guardando,
      
      [20] mentre la fiamma saliva dall'altare al cielo, l'angelo del Signore
      salì con la fiamma dell'altare. Manoach e la moglie, che stavano
      guardando, si gettarono allora con la faccia a terra
      
      [21] e l'angelo del Signore non apparve più né a Manoach né alla
      moglie. Allora Manoach comprese che quello era l'angelo del Signore.
      
      [22] Manoach disse alla moglie: "Noi moriremo certamente, perché
      abbiamo visto Dio".
      
      [23] Ma sua moglie gli disse: "Se il Signore avesse voluto farci
      morire, non avrebbe accettato dalle nostre mani l'olocausto e l'offerta;
      non ci avrebbe mostrato tutte queste cose né ci avrebbe fatto udire
      proprio ora cose come queste".
      
      [24] Poi la donna partorì un figlio che chiamò Sansone. Il bambino
      crebbe e il Signore lo benedisse.
      
      [25] Lo spirito del Signore cominciò a investirlo quando era a Macane-Dan,
      fra Zorea ed Estaol.