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              LA SACRA BIBBIA Edizione CEI - 74  | 
          
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              1 Samuele 4  | 
          
      [1]La parola di Samuele si rivolse a tutto Israele.
      In quei giorni i Filistei si radunarono per combattere contro Israele.
      Allora Israele scese in campo a dar battaglia ai Filistei. Essi si
      accamparono presso Eben-Ezer mentre i Filistei s'erano accampati in Afèk.
      
      [2] I Filistei si schierarono per attaccare Israele e la battaglia divampò,
      ma Israele ebbe la peggio di fronte ai Filistei e caddero sul campo, delle
      loro schiere, circa quattromila uomini.
      
      [3] Quando il popolo fu rientrato nell'accampamento, gli anziani d'Israele
      si chiesero: "Perché ci ha percossi oggi il Signore di fronte ai
      Filistei? Andiamo a prenderci l'arca del Signore a Silo, perché venga in
      mezzo a noi e ci liberi dalle mani dei nostri nemici".
      
      [4] Il popolo mandò subito a Silo a prelevare l'arca del Dio degli
      eserciti che siede sui cherubini: c'erano con l'arca di Dio i due figli di
      Eli, Cofni e Pìncas.
      
      [5] Non appena l'arca del Signore giunse all'accampamento, gli Israeliti
      elevarono un urlo così forte che ne tremò la terra.
      
      [6] Anche i Filistei udirono l'eco di quell'urlo e dissero: "Che
      significa il risuonare di quest'urlo così forte nell'accampamento degli
      Ebrei?". Poi vennero a sapere che era arrivata nel loro campo l'arca
      del Signore.
      
      [7] I Filistei ne ebbero timore e si dicevano: "È venuto il loro Dio
      nel loro campo!", ed esclamavano: "Guai a noi, perché non è
      stato così né ieri né prima.
      
      [8] Guai a noi! Chi ci libererà dalle mani di queste divinità così
      potenti? Queste divinità hanno colpito con ogni piaga l'Egitto nel
      deserto.
      
      [9] Risvegliate il coraggio e siate uomini, o Filistei, altrimenti sarete
      schiavi degli Ebrei, come essi sono stati vostri schiavi. Siate uomini
      dunque e combattete!".
      
      [10] Quindi i Filistei attaccarono battaglia, Israele fu sconfitto e
      ciascuno fu costretto a fuggire nella sua tenda. La strage fu molto
      grande: dalla parte d'Israele caddero tremila fanti.
      
      [11] In più l'arca di Dio fu presa e i due figli di Eli, Cofni e Pìncas,
      morirono.
      
      [12] Uno della tribù di Beniamino fuggì dalle file e venne a Silo il
      giorno stesso, con le vesti stracciate e polvere sul capo.
      
      [13] Mentre giungeva, ecco Eli stava sul sedile presso la porta e scrutava
      la strada di Mizpa, perché aveva il cuore in ansia per l'arca di Dio.
      Venne dunque l'uomo e diede l'annuncio in città e tutta la città alzò
      lamenti.
      
      [14] Eli, sentendo il rumore delle grida, si chiese: "Che sarà
      questo grido di tumulto?". Intanto l'uomo si avanzò in gran fretta e
      narrò a Eli ogni cosa.
      
      [15] Eli era vecchio di novantotto anni, aveva gli occhi rigidi e non
      poteva più vedere.
      
      [16] Disse dunque quell'uomo a Eli: "Sono giunto dal campo. Sono
      fuggito oggi dalle schiere dei combattenti". Eli domandò: "Che
      è dunque accaduto, figlio mio?".
      
      [17] Rispose il messaggero: "Israele è fuggito davanti ai Filistei e
      nel popolo v'è stata grande strage; inoltre i tuoi due figli Cofni e Pìncas
      sono morti e l'arca di Dio è stata presa!".
      
      [18] Appena ebbe accennato all'arca di Dio, Eli cadde all'indietro dal
      sedile sul lato della porta, battè la nuca e morì, perché era vecchio e
      pesante. Egli aveva giudicato Israele per quarant'anni.
      
      [19] La nuora di lui, moglie di Pìncas, incinta e prossima al parto,
      quando sentì la notizia che era stata presa l'arca di Dio e che erano
      morti il suocero e il marito, s'accosciò e partorì, colta dalle doglie.
      
      [20] Mentre era sul punto di morire, le dicevano quelle che le stavano
      attorno: "Non temere, hai partorito un figlio". Ma essa non
      rispose e non ne fece caso.
      
      [21] Ma chiamò il bambino Icabod, cioè: "Se n'è andata lungi da
      Israele la gloria!" riferendosi alla cattura dell'arca di Dio e al
      suocero e al marito.
      
      [22] La donna disse: "Se n'è andata lungi da Israele la
      gloria", perché era stata presa l'arca di Dio.