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              LA SACRA BIBBIA Edizione CEI - 74  | 
          
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              1 Samuele 9  | 
          
      [1] C'era un uomo di Beniamino, chiamato Kis -
      figlio di Abièl, figlio di Zeròr, figlio di Becoràt, figlio di Afìach,
      figlio di un Beniaminita -, un prode.
      
      [2] Costui aveva un figlio chiamato Saul, alto e bello: non c'era nessuno
      più bello di lui tra gli Israeliti; superava dalla spalla in su chiunque
      altro del popolo.
      
      [3] Ora le asine di Kis, padre di Saul, si smarrirono e Kis disse al
      figlio Saul: "Su, prendi con te uno dei servi e parti subito in cerca
      delle asine".
      
      [4] I due attraversarono le montagne di Efraim, passarono al paese di
      Salisa, ma non le trovarono. Si recarono allora nel paese di Saàlim, ma
      non c'erano; poi percorsero il territorio di Beniamino e anche qui non le
      trovarono.
      
      [5] Quando arrivarono nel paese di Zuf, Saul disse al compagno che era con
      lui: "Su, torniamo indietro, perché non vorrei che mio padre avesse
      smesso di pensare alle asine e ora fosse preoccupato di noi".
      
      [6] Gli rispose: "Ecco in questa città c'è un uomo di Dio, tenuto
      in molta considerazione: quanto egli dice, di certo si avvera. Ebbene,
      andiamoci! Forse ci indicherà la via che dobbiamo battere".
      
      [7] Rispose Saul: "Sì, andiamo! Ma che daremo a quell'uomo? Il pane
      nelle nostre sporte è finito e non abbiamo alcun dono da portare all'uomo
      di Dio; infatti che abbiamo?".
      
      [8] Ma il servo rispondendo a Saul soggiunse: "Guarda: mi son trovato
      in mano un quarto di siclo d'argento. Dallo all'uomo di Dio e ci indicherà
      la nostra via".
      
      [9] In passato in Israele, quando uno andava a consultare Dio, diceva:
      "Su, andiamo dal veggente", perché quello che oggi si dice
      profeta allora si diceva veggente.
      
      [10] Disse dunque Saul al servo: "Hai detto bene; su, andiamo" e
      si diressero alla città dove era l'uomo di Dio.
      
      [11] Mentre essi salivano il pendio della città, trovarono ragazze che
      uscivano ad attingere acqua e chiesero loro: "È qui il
      veggente?".
      
      [12] Quelle risposero dicendo: "Sì, c'è; ecco, vi ha preceduto di
      poco: ora, proprio ora è rientrato in città, perché oggi il popolo
      celebra un sacrificio sull'altura.
      
      [13] Entrando in città lo troverete subito, prima che salga all'altura
      per il banchetto, perché il popolo non si mette a mangiare, finché egli
      non sia arrivato; egli infatti deve benedire la vittima, e dopo gli
      invitati mangiano. Presto, salite e lo troverete subito".
      
      [14] Salirono dunque alla città. Mentre essi giungevano in mezzo alla
      porta, ecco, Samuele usciva in direzione opposta per salire all'altura.
      
      [15] Il Signore aveva detto all'orecchio di Samuele, un giorno prima che
      giungesse Saul:
      
      [16] "Domani a quest'ora ti manderò un uomo della terra di Beniamino
      e tu lo ungerai come capo del mio popolo Israele. Egli libererà il mio
      popolo dalle mani dei Filistei, perché io ho guardato il mio popolo,
      essendo giunto fino a me il suo grido".
      
      [17] Quando Samuele vide Saul, il Signore gli rivelò: "Ecco l'uomo
      di cui ti ho parlato; costui avrà potere sul mio popolo".
      
      [18] Saul si accostò a Samuele in mezzo alla porta e gli chiese:
      "Vuoi indicarmi la casa del veggente?".
      
      [19] Samuele rispose a Saul: "Sono io il veggente. Precedimi su
      all'altura. Oggi voi due mangerete con me. Ti congederò domani mattina e
      ti manifesterò quanto pensi;
      
      [20] riguardo poi alle tue asine smarrite tre giorni fa, non stare in
      pensiero, perché sono state ritrovate. A chi del resto appartiene il
      meglio d'Israele, se non a te e a tutta la casa di tuo padre?".
      
      [21] Rispose Saul: "Non sono io forse un Beniaminita, della più
      piccola tribù d'Israele? E la mia famiglia non è forse la più piccola
      fra tutte le famiglie della tribù di Beniamino? Perché hai voluto farmi
      questo discorso?".
      
      [22] Ma Samuele prese Saul e il suo servo e li fece entrare nella sala e
      assegnò loro il posto a capo degli invitati che erano una trentina.
      
      [23] Quindi Samuele disse al cuoco: "Portami la porzione che ti avevo
      dato dicendoti: Conservala presso di te".
      
      [24] Il cuoco portò la coscia e la coda e le pose davanti a Saul, mentre
      Saul diceva: "Ecco, ciò che è avanzato ti è posto davanti, mangia,
      perché proprio per te è stato serbato, perché lo mangiassi con gli
      invitati". Così quel giorno Saul mangiò con Samuele.
      
      [25] Scesero poi dall'altura in città; fu allestito un giaciglio per Saul
      sulla terrazza
      
      [26] ed egli vi si coricò.
      Al sorgere dell'aurora Samuele chiamò Saul che era sulla terrazza,
      dicendo: "Alzati, perché devo congedarti". Saul si alzò e i
      due, cioè lui e Samuele, uscirono.
      
      [27] Quando furono scesi alla periferia della città, Samuele disse a
      Saul: "Ordina al servo che ci oltrepassi e vada avanti" e il
      servo passò oltre. "Tu fermati un momento, perché io ti faccia
      intendere la parola di Dio".