| 
              LA SACRA BIBBIA Edizione CEI - 74  | 
          
| 
              1 Samuele 11  | 
          
      [1] Circa un mese dopo, Nacas l'Ammonita si mosse e
      pose il campo contro Iabes di Gàlaad. Tutti i cittadini di Iabes di Gàlaad
      dissero allora a Nacas: "Vieni a patti con noi e ti saremo
      sudditi".
      
      [2] Rispose loro Nacas l'Ammonita: "A queste condizioni mi alleerò
      con voi: possa io cavare a tutti voi l'occhio destro e porre tale gesto a
      sfregio di tutto Israele".
      
      [3] Di nuovo chiesero gli anziani di Iabes: "Lasciaci sette giorni
      per inviare messaggeri in tutto il territorio d'Israele. Se nessuno verrà
      a salvarci, usciremo incontro a te".
      
      [4] I messaggeri arrivarono a Gàbaa di Saul e riferirono quelle parole
      davanti al popolo e tutto il popolo levò la voce e pianse.
      
      [5] Or ecco Saul veniva dalla campagna dietro l'armento. Chiese dunque
      Saul: "Che ha il popolo da piangere?". Riferirono a lui le
      parole degli uomini di Iabes.
      
      [6] Lo spirito di Dio investì allora Saul ed egli, appena udite quelle
      parole, si irritò molto.
      
      [7] Poi prese un paio di buoi, li fece a pezzi e ne inviò in tutto il
      territorio d'Israele mediante messaggeri con questo proclama: "Se
      qualcuno non uscirà dietro Saul e dietro Samuele, la stessa cosa avverrà
      dei suoi buoi". Si sparse lo spavento del Signore nel popolo e si
      mossero come un sol uomo.
      
      [8] Saul li passò in rassegna a Bèzek e risultarono trecentomila
      Israeliti e trentamila di Giuda.
      
      [9] Dissero allora ai messaggeri che erano giunti: "Direte ai
      cittadini di Iabes di Gàlaad: Domani, quando il sole comincerà a
      scaldare, avverrà la vostra salvezza".
      I messaggeri partirono e riferirono agli uomini di Iabes, che ne ebbero
      grande gioia.
      
      [10] Allora gli uomini di Iabes diedero risposta a Nacas: "Domani
      usciremo incontro a voi e ci farete quanto sembrerà bene ai vostri
      occhi".
      
      [11] Il giorno dopo Saul divise il grosso in tre schiere e irruppe in
      mezzo al campo nemico sul far del mattino; batterono gli Ammoniti finché
      il giorno si fece caldo. Quelli che scamparono furono dispersi talmente
      che non ne rimasero due insieme.
      
      [12] Il popolo allora disse a Samuele: "Chi ha detto: Dovrà forse
      regnare Saul su di noi? Consegnaci costoro e li faremo morire".
      
      [13] Ma Saul disse: "Oggi non si deve far morire nessuno, perché in
      questo giorno il Signore ha operato una liberazione in Israele".
      
      [14] Samuele ordinò al popolo: "Su, andiamo a Gàlgala: là
      inaugureremo il regno".
      
      [15] Tutto il popolo si portò a Gàlgala e là davanti al Signore in Gàlgala
      riconobbero Saul come re; qui ancora offrirono sacrifici di comunione
      davanti al Signore e qui fecero grande festa Saul e tutti gli Israeliti.