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              LA SACRA BIBBIA Edizione CEI - 74  | 
          
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              2 Samuele 15  | 
          
      [1] Ma dopo, Assalonne si procurò un carro, cavalli
      e cinquanta uomini che correvano davanti a lui.
      
      [2] Assalonne si alzava la mattina presto e si metteva da un lato della
      strada di accesso alla porta della città; quando qualcuno aveva una lite
      e veniva dal re per il giudizio, Assalonne lo chiamava e gli diceva:
      "Di quale città sei?", l'altro gli rispondeva: "Il tuo
      servo è di tale e tale tribù d'Israele".
      
      [3] Allora Assalonne gli diceva: "Vedi, le tue ragioni sono buone e
      giuste, ma nessuno ti ascolta da parte del re".
      
      [4] Assalonne aggiungeva: "Se facessero me giudice del paese!
      Chiunque avesse una lite o un giudizio verrebbe da me e io gli farei
      giustizia".
      
      [5] Quando uno gli si accostava per prostrarsi davanti a lui, gli porgeva
      la mano, l'abbracciava e lo baciava.
      
      [6] Assalonne faceva così con tutti gli Israeliti che venivano dal re per
      il giudizio; in questo modo Assalonne si cattivò l'affetto degli
      Israeliti.
      
      [7] Ora, dopo quattro anni, Assalonne disse al re: "Lasciami andare a
      Ebron a sciogliere un voto che ho fatto al Signore.
      
      [8] Perché durante la sua dimora a Ghesùr, in Aram, il tuo servo ha
      fatto questo voto: Se il Signore mi riconduce a Gerusalemme, io servirò
      il Signore a Ebron!".
      
      [9] Il re gli disse: "Và in pace!". Egli si alzò e andò a
      Ebron.
      
      [10] Allora Assalonne mandò emissari per tutte le tribù d'Israele a
      dire: "Quando sentirete il suono della tromba, allora direte:
      Assalonne è divenuto re a Ebron".
      
      [11] Con Assalonne erano partiti da Gerusalemme duecento uomini, i quali,
      invitati, partirono con semplicità, senza saper nulla.
      
      [12] Assalonne convocò Achitòfel il Ghilonita, consigliere di Davide,
      perché venisse dalla sua città di Ghilo ad assistere mentre offriva i
      sacrifici. La congiura divenne potente e il popolo andava crescendo di
      numero intorno ad Assalonne.
      
      [13] Arrivò un informatore da Davide e disse: "Il cuore degli
      Israeliti si è volto verso Assalonne".
      
      [14] Allora Davide disse a tutti i suoi ministri che erano con lui a
      Gerusalemme: "Alzatevi, fuggiamo; altrimenti nessuno di noi scamperà
      dalle mani di Assalonne. Partite in fretta perché non si affretti lui a
      raggiungerci e faccia cadere su di noi la sventura e colpisca la città a
      fil di spada".
      
      [15] I ministri del re gli dissero: "Tutto secondo ciò che sceglierà
      il re mio signore; ecco, noi siamo i tuoi ministri".
      
      [16] Il re dunque uscì a piedi con tutta la famiglia; lasciò dieci
      concubine a custodire la reggia.
      
      [17] Il re uscì dunque a piedi con tutto il popolo e si fermarono
      all'ultima casa.
      
      [18] Tutti i ministri del re camminavano al suo fianco e tutti i Cretei e
      tutti i Peletei e Ittài con tutti quelli di Gat, seicento uomini venuti
      da Gat al suo seguito, sfilavano davanti al re.
      
      [19] Allora il re disse a Ittài di Gat: "Perché vuoi venire anche
      tu con noi? Torna indietro e resta con il re, perché sei un forestiero e
      per di più un esule dalla tua patria.
      
      [20] Appena ieri sei arrivato e oggi ti farei errare con noi, mentre io
      stesso vado dove capiterà di andare? Torna indietro e riconduci con te i
      tuoi fratelli; siano con te la grazia e la fedeltà al Signore!".
      
      [21] Ma Ittài rispose al re: "Per la vita del Signore e la tua, o re
      mio signore, in qualunque luogo sarà il re mio signore, per morire o per
      vivere, là sarà anche il tuo servo".
      
      [22] Allora Davide disse a Ittài: "Và, prosegui pure!". Ittài,
      quello di Gat, proseguì con tutti gli uomini e con tutte le donne e i
      bambini che erano con lui.
      
      [23] Tutti quelli del paese piangevano ad alta voce, mentre tutto il
      popolo passava. Il re stava in piedi nella valle del Cedron e tutto il
      popolo passava davanti a lui prendendo la via del deserto.
      
      [24] Ecco venire anche Zadòk con tutti i leviti, i quali portavano l'arca
      dell'alleanza di Dio. Essi deposero l'arca di Dio presso Ebiatàr, finché
      tutto il popolo non finì di uscire dalla città.
      
      [25] Il re disse a Zadòk: "Riporta in città l'arca di Dio! Se io
      trovo grazia agli occhi del Signore, egli mi farà tornare e me la farà
      rivedere insieme con la sua Dimora.
      
      [26] Ma se dice: Non ti gradisco, eccomi: faccia di me quello che sarà
      bene davanti a lui".
      
      [27] Il re aggiunse al sacerdote Zadòk: "Vedi? Torna in pace in città
      con tuo figlio Achimaaz e Giònata figlio di Ebiatàr.
      
      [28] Badate: io aspetterò presso i guadi del deserto, finché mi sia
      portata qualche notizia da parte vostra".
      
      [29] Così Zadòk ed Ebiatàr riportarono a Gerusalemme l'arca di Dio e là
      dimorarono.
      
      [30] Davide saliva l'erta degli Ulivi; saliva piangendo e camminava con il
      capo coperto e a piedi scalzi; tutta la gente che era con lui aveva il
      capo coperto e, salendo, piangeva.
      
      [31] Fu intanto portata a Davide la notizia: "Achitòfel è con
      Assalonne tra i congiurati". Davide disse: "Rendi vani i
      consigli di Achitòfel, Signore!".
      
      [32] Quando Davide fu giunto in vetta al monte, al luogo dove ci si
      prostra a Dio, ecco farglisi incontro Cusài, l'Archita, con la tunica
      stracciata e il capo coperto di polvere.
      
      [33] Davide gli disse: "Se tu procedi con me, mi sarai di peso;
      
      [34] ma se torni in città e dici ad Assalonne: Io sarò tuo servo, o re;
      come sono stato servo di tuo padre prima, così sarò ora tuo servo, tu
      dissiperai in mio favore i consigli di Achitòfel.
      
      [35] E non avrai forse là con te i sacerdoti Zadòk ed Ebiatàr? Quanto
      sentirai dire della reggia, lo riferirai ai sacerdoti Zadòk ed Ebiatàr.
      
      [36] Ecco, essi hanno con loro i due figli, Achimaaz, figlio di Zadòk e
      Giònata, figlio di Ebiatàr; per mezzo di loro mi farete sapere quanto
      avrete sentito".
      
      [37] Cusài, amico di Davide, arrivò in città quando Assalonne entrava
      in Gerusalemme.