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              LA SACRA BIBBIA Edizione CEI - 74  | 
          
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              2 Samuele 17  | 
          
      [1] Achitòfel disse ad Assalonne: "Sceglierò
      dodicimila uomini: mi metterò ad inseguire Davide questa notte;
	  
      [2] gli piomberò addosso mentre egli è stanco e ha le braccia fiacche;
      lo spaventerò e tutta la gente che è con lui si darà alla fuga; io
      colpirò solo il re
      
      [3] e ricondurrò a te tutto il popolo, come ritorna la sposa al marito.
      La vita di un solo uomo tu cerchi; la gente di lui rimarrà
      tranquilla".
      
      [4] Questo parlare piacque ad Assalonne e a tutti gli anziani d'Israele.
      
      [5] Ma Assalonne disse: "Chiamate anche Cusài l'Archita e sentiamo
      ciò che ha in bocca anche lui".
      
      [6] Quando Cusài fu giunto da Assalonne, questi gli disse: "Achitòfel
      ha parlato così e così; dobbiamo fare come ha detto lui? Se no, parla
      tu!".
      
      [7] Cusài rispose ad Assalonne: "Questa volta il consiglio dato da
      Achitòfel non è buono".
      
      [8] Cusài continuò: "Tu conosci tuo padre e i suoi uomini: sai che
      sono uomini valorosi e che hanno l'animo esasperato come un'orsa nella
      campagna quando le sono stati rapiti i figli; poi tuo padre è un
      guerriero e non passerà la notte con il popolo.
      
      [9] A quest'ora egli è nascosto in qualche buca o in qualche altro luogo;
      se fin da principio cadranno alcuni dei tuoi, qualcuno lo verrà a sapere
      e si dirà: C'è stata una strage tra la gente che segue Assalonne.
      
      [10] Allora il più valoroso, anche se avesse un cuore di leone, si
      avvilirà, perché tutto Israele sa che tuo padre è un prode e che i suoi
      uomini sono valorosi.
      
      [11] Perciò io consiglio che tutto Israele, da Dan fino a Bersabea, si
      raduni presso di te, numeroso come la sabbia che è sulla riva del mare, e
      che tu vada in persona alla battaglia.
      
      [12] Così lo raggiungeremo in qualunque luogo si troverà e gli
      piomberemo addosso come la rugiada cade sul suolo; di tutti i suoi uomini
      non ne scamperà uno solo.
      
      [13] Se invece si ritira in qualche città, tutto Israele porterà corde a
      quella città e noi la trascineremo nella valle, così che non se ne trovi
      più nemmeno una pietruzza".
      
      [14] Assalonne e tutti gli Israeliti dissero: "Il consiglio di Cusài
      l'Archita è migliore di quello di Achitòfel". Il Signore aveva
      stabilito di mandare a vuoto il saggio consiglio di Achitòfel per far
      cadere la sciagura su Assalonne.
      
      [15] Allora Cusài disse ai sacerdoti Zadòk ed Ebiatàr: "Achitòfel
      ha consigliato Assalonne e gli anziani d'Israele così e così, ma io ho
      consigliato in questo modo.
      
      [16] Ora dunque mandate in fretta ad informare Davide e ditegli: Non
      passare la notte presso i guadi del deserto, ma passa subito dall'altra
      parte, perché non venga lo sterminio sul re e sulla gente che è con
      lui".
      
      [17] Ora Giònata e Achimaaz stavano presso En-Roghèl, in attesa che una
      schiava andasse a portare le notizie che essi dovevano andare a riferire
      al re Davide; perché non potevano farsi vedere ad entrare in città.
      
      [18] Ma un giovane li vide e informò Assalonne. I due partirono di corsa
      e giunsero a Bacurìm a casa di un uomo che aveva nel cortile una
      cisterna.
      
      [19] Quelli vi si calarono e la donna di casa prese una coperta, la
      distese sulla bocca della cisterna e vi sparse grano pesto, così che non
      ci si accorgeva di nulla.
      
      [20] I servi di Assalonne vennero in casa della donna e chiesero:
      "Dove sono Achimaaz e Giònata?". La donna rispose loro:
      "Hanno passato il serbatoio dell'acqua". Quelli si misero a
      cercarli, ma, non riuscendo a trovarli, tornarono a Gerusalemme.
      
      [21] Quando costoro se ne furono partiti, i due uscirono dalla cisterna e
      andarono ad informare il re Davide. Gli dissero: "Muovetevi e passate
      in fretta l'acqua, perché così ha consigliato Achitòfel a vostro
      danno".
      
      [22] Allora Davide si mosse con tutta la sua gente e passò il Giordano.
      All'apparire del giorno, neppure uno era rimasto che non avesse passato il
      Giordano.
      
      [23] Achitòfel, vedendo che il suo consiglio non era stato seguito, sellò
      l'asino e partì per andare a casa sua nella sua città. Mise in ordine
      gli affari della casa e s'impiccò. Così morì e fu sepolto nel sepolcro
      di suo padre.
      
      
      [24] Davide era giunto a Macanàim, quando Assalonne passò il Giordano
      con tutti gli Israeliti.
      
      [25] Assalonne aveva posto a capo dell'esercito Amasà invece di Ioab.
      Amasà era figlio di un uomo chiamato Itrà l'Ismaelita, il quale si era
      unito a Abigàl, figlia di Iesse e sorella di Zeruià, madre di Ioab.
      
      [26] Israele e Assalonne si accamparono nel paese di Gàlaad.
      
      [27] Quando Davide fu giunto a Macanàim, Sobì, figlio di Nacàs che era
      da Rabbà, città degli Ammoniti, Machìr, figlio di Ammiel da Lodebàr, e
      Barzillài, il Galaadita di Roghelìm,
      
      [28] portarono letti e tappeti, coppe e vasi di terracotta, grano, orzo,
      farina, grano arrostito, fave, lenticchie,
      
      [29] miele, latte acido e formaggi di pecora e di vacca, per Davide e per
      la sua gente perché mangiassero; infatti dicevano: "Questa gente ha
      patito fame, stanchezza e sete nel deserto".