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              LA SACRA BIBBIA Edizione CEI - 74  | 
          
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              2 Samuele 24  | 
          
      [1] La collera del Signore si accese di nuovo contro
      Israele e incitò Davide contro il popolo in questo modo: "Su, fà il
      censimento d'Israele e di Giuda".
      
      [2] Il re disse a Ioab e ai suoi capi dell'esercito: "Percorri tutte
      le tribù d'Israele, da Dan fino a Bersabea, e fate il censimento del
      popolo, perché io conosca il numero della popolazione".
      
      [3] Ioab rispose al re: "Il Signore tuo Dio moltiplichi il popolo
      cento volte più di quello che è, e gli occhi del re mio signore possano
      vederlo! Ma perché il re mio signore desidera questa cosa?".
      
      [4] Ma l'ordine del re prevalse su Ioab e sui capi dell'esercito e Ioab e
      i capi dell'esercito si allontanarono dal re per fare il censimento del
      popolo d'Israele.
      
      [5] Passarono il Giordano e cominciarono da Aroer e dalla città che è in
      mezzo al torrente di Gad e presso Iazer.
      
      [6] Poi andarono in Gàlaad e nel paese degli Hittiti a Kades; andarono a
      Dan. Poi girarono intorno a Sidòne;
      
      [7] andarono alla fortezza di Tiro e in tutte le città degli Evei e dei
      Cananei e finirono nel Negheb di Giuda a Bersabea.
      
      [8] Percorsero così tutto il paese e dopo nove mesi e venti giorni
      tornarono a Gerusalemme.
      
      [9] Ioab consegnò al re la cifra del censimento del popolo: c'erano in
      Israele ottocentomila guerrieri che maneggiavano la spada; in Giuda
      cinquecentomila.
      
      [10] Ma dopo che Davide ebbe fatto il censimento del popolo, si sentì
      battere il cuore e disse al Signore: "Ho peccato molto per quanto ho
      fatto; ma ora, Signore, perdona l'iniquità del tuo servo, poiché io ho
      commesso una grande stoltezza".
      
      [11] Quando Davide si fu alzato il mattino dopo, questa parola del Signore
      fu rivolta al profeta Gad, il veggente di David:
      
      [12] "Và a riferire a Davide: Dice il Signore: Io ti propongo tre
      cose: scegline una e quella ti farò".
      
      [13] Gad venne dunque a Davide, gli riferì questo e disse: "Vuoi tre
      anni di carestia nel tuo paese o tre mesi di fuga davanti al nemico che ti
      insegua oppure tre giorni di peste nel tuo paese? Ora rifletti e vedi che
      cosa io debba rispondere a chi mi ha mandato".
      
      [14] Davide rispose a Gad: "Sono in grande angoscia! Ebbene cadiamo
      nelle mani del Signore, perché la sua misericordia è grande, ma che io
      non cada nelle mani degli uomini!".
      
      [15] Così il Signore mandò la peste in Israele, da quella mattina fino
      al tempo fissato; da Dan a Bersabea morirono settantamila persone del
      popolo.
      
      [16] E quando l'angelo ebbe stesa la mano su Gerusalemme per distruggerla,
      il Signore si pentì di quel male e disse all'angelo che distruggeva il
      popolo: "Basta; ritira ora la mano!".
      Ora l'angelo del Signore si trovava presso l'aia di Araunà il Gebuseo.
      
      [17] Davide, vedendo l'angelo che colpiva il popolo, disse al Signore:
      "Io ho peccato; io ho agito da iniquo; ma queste pecore che hanno
      fatto? La tua mano venga contro di me e contro la casa di mio
      padre!".
      
      [18] Quel giorno Gad venne da Davide e gli disse: "Sali, innalza un
      altare al Signore sull'aia di Araunà il Gebuseo".
      
      [19] Davide salì, secondo la parola di Gad, come il Signore aveva
      comandato.
      
      [20] Araunà guardò e vide il re e i suoi ministri dirigersi verso di
      lui. Araunà uscì e si prostrò davanti al re con la faccia a terra.
      
      [21] Poi Araunà disse: "Perché il re mio signore viene dal suo
      servo?". Davide rispose: "Per acquistare da te quest'aia e
      innalzarvi un altare al Signore, perché il flagello cessi di colpire il
      popolo".
      
      [22] Araunà disse a Davide: "Il re mio signore prenda e offra quanto
      gli piacerà! Ecco i buoi per l'olocausto; le trebbie e gli arnesi dei
      buoi serviranno da legna.
      
      [23] Tutte queste cose, re, Araunà te le regala". Poi Araunà disse
      al re: "Il Signore tuo Dio ti sia propizio!".
      
      [24] Ma il re rispose ad Araunà: "No, io acquisterò da te queste
      cose per il loro prezzo e non offrirò al Signore mio Dio olocausti che
      non mi costino nulla". Davide acquistò l'aia e i buoi per cinquanta
      sicli d'argento;
      
      [25] edificò in quel luogo un altare al Signore e offrì olocausti e
      sacrifici di comunione. Il Signore si mostrò placato verso il paese e il
      flagello cessò di colpire il popolo.