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              LA SACRA BIBBIA Edizione CEI - 74  | 
          
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              2 RE 1  | 
          
      [1] Dopo la morte di Acab Moab si ribellò a
      Israele.
      
      [2] Acazia cadde dalla finestra del piano di sopra in Samaria e rimase
      ferito. Allora inviò messaggeri con quest'ordine: "Andate e
      interrogate Baal-Zebub, dio di Ekròn, per sapere se guarirò da questa
      infermità".
      
      [3] Ora l'angelo del Signore disse a Elia il Tisbita: "Su, và
      incontro ai messaggeri del re di Samaria. Dì loro: Non c'è forse un Dio
      in Israele, perché andiate a interrogare Baal-Zebub, dio di Ekròn?
      
      [4] Pertanto così dice il Signore: Dal letto, in cui sei salito, non
      scenderai, ma di certo morirai". Ed Elia se ne andò.
      
      [5] I messaggeri ritornarono dal re, che domandò loro: "Perché
      siete tornati?".
      
      [6] Gli dissero: "Ci è venuto incontro un uomo, che ci ha detto: Su,
      tornate dal re che vi ha inviati e ditegli: Così dice il Signore: Non c'è
      forse un Dio in Israele, perché tu mandi a interrogare Baal-Zebub, dio di
      Ekròn? Pertanto, dal letto, in cui sei salito, non scenderai, ma di certo
      morirai".
      
      [7] Domandò loro: "Com'era l'uomo che vi è venuto incontro e vi ha
      detto simili parole?".
      
      [8] Risposero: "Era un uomo peloso; una cintura di cuoio gli cingeva
      i fianchi". Egli disse: "Quello è Elia il Tisbita!".
      
      [9] Allora gli mandò il capo di una cinquantina con i suoi cinquanta
      uomini. Questi andò da lui, che era seduto sulla cima del monte, e gli
      disse: "Uomo di Dio, il re ti ordina di scendere!".
      
      [10] Elia rispose al capo della cinquantina: "Se sono uomo di Dio,
      scenda il fuoco dal cielo e divori te e i tuoi cinquanta". Scese un
      fuoco dal cielo e divorò quello con i suoi cinquanta.
      
      [11] Il re mandò da lui ancora un altro capo di una cinquantina con i
      suoi cinquanta uomini. Questi andò da lui e gli disse: "Uomo di Dio,
      il re ti ordina di scendere subito".
      
      [12] Elia rispose: "Se sono uomo di Dio, scenda un fuoco dal cielo e
      divori te e i tuoi cinquanta". Scese un fuoco dal cielo e divorò
      quello con i suoi cinquanta.
      
      [13] Il re mandò ancora un terzo capo con i suoi cinquanta uomini. Questo
      terzo capo di una cinquantina andò, si inginocchiò davanti ad Elia e
      supplicò: "Uomo di Dio, valgano qualche cosa ai tuoi occhi la mia
      vita e la vita di questi tuoi cinquanta servi.
      
      [14] Ecco è sceso il fuoco dal cielo e ha divorato i due altri capi di
      cinquantina con i loro uomini. Ora la mia vita valga qualche cosa ai tuoi
      occhi".
      
      [15] L'angelo del Signore disse a Elia: "Scendi con lui e non aver
      paura di lui". Si alzò e scese con lui dal re
      
      [16] e gli disse: "Così dice il Signore: Poiché hai mandato
      messaggeri a consultare Baal-Zebub, dio di Ekròn, come se in Israele ci
      fosse, fuori di me, un Dio da interrogare, per questo, dal letto, su cui
      sei salito, non scenderai, ma certamente morirai".
      
      [17] Difatti morì, secondo la predizione fatta dal Signore per mezzo di
      Elia e al suo posto divenne re suo fratello Ioram, nell'anno secondo di
      Ioram figlio di Giòsafat, re di Giuda, perché egli non aveva figli.
      
      [18] Le altre gesta di Acazia, le sue azioni, sono descritte nel libro
      delle Cronache dei re di Israele.