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               LA SACRA BIBBIA Edizione CEI  | 
          
| 2 Cronache 32 | 
      
      
      [1] Dopo questi fatti e queste prove di fedeltà, ci
      fu l'invasione di Sennàcherib re d'Assiria. Penetrato in Giuda, assediò
      le città fortificate per forzarne le mura.
      
      [2] Ezechia vide l'avanzata di Sennàcherib, che si dirigeva verso
      Gerusalemme per assediarla.
      
      [3] Egli decise con i suoi ufficiali e con i suoi prodi di ostruire le
      acque sorgive, che erano fuori della città. Essi l'aiutarono.
      
      [4] Si radunò un popolo numeroso per ostruire tutte le sorgenti e il
      torrente che attraversava il centro del paese, dicendo: "Perché
      dovrebbero venire i re d'Assiria e trovare acqua in abbondanza?".
      
      [5] Ezechia si rafforzò; ricostruì tutta la parte diroccata delle mura,
      vi innalzò torri, costruì un secondo muro, fortificò il Millo della
      città di Davide e preparò armi in abbondanza e scudi.
      
      [6] Designò capi militari sopra il popolo; li radunò presso di sé nella
      piazza della porta della città e così parlò al loro cuore:
      
      [7] "Siate forti e coraggiosi! Non temete e non abbattetevi davanti
      al re d'Assiria e davanti a tutta la moltitudine che l'accompagna, perché
      con noi c'è uno più grande di chi è con lui.
      
      [8] Con lui c'è un braccio di carne, con noi c'è il Signore nostro Dio
      per aiutarci e per combattere le nostre battaglie". Il popolo rimase
      rassicurato dalle parole di Ezechia, re di Giuda.
      
      [9] In seguito Sennàcherib, re d'Assiria, mandò i suoi ministri a
      Gerusalemme, mentre egli con tutte le forze assaliva Lachis, per dire a
      Ezechia re di Giuda e a tutti quelli di Giuda che erano in Gerusalemme:
      
      [10] "Dice Sennàcherib re d'Assiria: Di chi avete fiducia voi per
      restare in Gerusalemme assediata?
      
      [11] Ezechia non vi inganna forse per farvi morire di fame e di sete
      quando asserisce: Il Signore nostro Dio ci libererà dalle mani del re di
      Assiria?
      
      [12] Egli non è forse lo stesso Ezechia che ha eliminato le sue alture e
      i suoi altari dicendo a Giuda e a Gerusalemme: Vi prostrerete davanti a un
      solo altare e su di esso soltanto offrirete incenso?
      
      [13] Non sapete che cosa abbiamo fatto io e i miei padri a tutti i popoli
      di tutti i paesi? Forse gli dei dei popoli di quei paesi hanno potuto
      liberare i loro paesi dalla mia mano?
      
      [14] Quale, fra tutti gli dei dei popoli di quei paesi che i miei padri
      avevano votato allo sterminio, ha potuto liberare il suo popolo dalla mia
      mano? Potrà il vostro Dio liberarvi dalla mia mano?
      
      [15] Ora, non vi inganni Ezechia e non vi seduca in questa maniera! Non
      credetegli, perché nessun dio di qualsiasi popolo o regno ha potuto
      liberare il suo popolo dalla mia mano e dalle mani dei miei padri. Nemmeno
      i vostri dei vi libereranno dalla mia mano!".
      
      [16] Parlarono ancora i suoi ministri contro il Signore Dio e contro
      Ezechia suo servo.
      
      [17] Sennàcherib aveva scritto anche lettere insultando il Signore Dio di
      Israele e sparlando di lui in questi termini: "Come gli dei dei
      popoli di quei paesi non hanno potuto liberare i loro popoli dalla mia
      mano, così il Dio di Ezechia non libererà dalla mia mano il suo
      popolo".
      
      [18] Gli inviati gridarono a gran voce in ebraico al popolo di Gerusalemme
      che stava sulle mura, per spaventarlo e atterrirlo al fine di occuparne la
      città.
      
      [19] Essi parlarono del Dio di Gerusalemme come di uno degli dei degli
      altri popoli della terra, opera di mani d'uomo.
      
      [20] Allora il re Ezechia e il profeta Isaia figlio di Amoz, pregarono a
      questo fine e gridarono al Cielo.
      
      [21] Il Signore mandò un angelo, che sterminò tutti i guerrieri
      valorosi, ogni capo e ogni ufficiale, nel campo del re d'Assiria. Questi
      se ne tornò, con la vergogna sul volto, nel suo paese. Entrò nel tempio
      del suo dio, dove alcuni suoi figli, nati dalle sue viscere, l'uccisero di
      spada.
      
      [22] Così il Signore liberò Ezechia e gli abitanti di Gerusalemme dalla
      mano di Sennàcherib re d'Assiria e dalla mano di tutti gli altri e
      concesse loro la pace alle frontiere.
      
      [23] Allora molti portarono offerte al Signore in Gerusalemme e oggetti
      preziosi a Ezechia re di Giuda, che, dopo simili cose, aumentò in
      prestigio agli occhi di tutti i popoli.
      
      [24] In quei giorni Ezechia si ammalò di malattia mortale. Egli pregò il
      Signore, che l'esaudì e operò un prodigio per lui.
      
      [25] Ma la riconoscenza di Ezechia non fu proporzionata al beneficio,
      perché il suo cuore si era insuperbito; per questo su di lui, su Giuda e
      su Gerusalemme si riversò l'ira divina.
      
      [26] Tuttavia Ezechia si umiliò della superbia del suo cuore e a lui si
      associarono gli abitanti di Gerusalemme; per questo l'ira del Signore non
      si abbatté su di essi finché Ezechia restò in vita.
      
      [27] Ezechia ebbe ricchezze e gloria in abbondanza. Egli si costruì
      depositi per l'argento, l'oro, le pietre preziose, gli aromi, gli scudi e
      per qualsiasi cosa pregevole,
      
      [28] magazzini per i prodotti del grano, del mosto e dell'olio, stalle per
      ogni genere di bestiame, ovili per le pecore.
      
      [29] Si edificò città; ebbe molto bestiame minuto e grosso, perché Dio
      gli aveva concesso beni molto grandi.
      
      [30] Ezechia chiuse l'apertura superiore delle acque del Ghicon,
      convogliandole in basso attraverso il lato occidentale nella città di
      Davide. Ezechia riuscì in ogni sua impresa.
      
      [31] Ma quando i capi di Babilonia gli inviarono messaggeri per informarsi
      sul prodigio avvenuto nel paese, Dio l'abbandonò per metterlo alla prova
      e conoscerne completamente il cuore.
      
      [32] Le altre gesta di Ezechia e le sue opere di pietà ecco sono
      descritte nella visione del profeta Isaia, figlio di Amoz, e nel libro dei
      re di Giuda e di Israele.
      
      [33] Ezechia si addormentò con i suoi padri e lo seppellirono nella
      salita dei sepolcri dei figli di Davide. Alla sua morte gli resero omaggio
      tutto Giuda e gli abitanti di Gerusalemme. Al suo posto divenne re suo
      figlio Manàsse.