| 
               www.maranatha.it/mobile  | 
          
| 
               LA SACRA BIBBIA Edizione CEI  | 
          
| Salmo 88 | 
      
      [1] Canto. Salmo. Dei figli di Core. 
      Al maestro del coro. Su "Macalat". 
      Per canto. Maskil. Di Eman l'Ezraita. 
      
      [2] Signore, Dio della mia salvezza, 
      davanti a te grido giorno e notte. 
      
      [3] Giunga fino a te la mia preghiera, 
      tendi l'orecchio al mio lamento. 
      
      [4] Io sono colmo di sventure, 
      la mia vita è vicina alla tomba. 
      
      [5] Sono annoverato tra quelli che scendono nella fossa, 
      sono come un morto ormai privo di forza. 
      
      [6] È tra i morti il mio giaciglio, 
      sono come gli uccisi stesi nel sepolcro, 
      dei quali tu non conservi il ricordo 
      e che la tua mano ha abbandonato. 
      
      [7] Mi hai gettato nella fossa profonda, 
      nelle tenebre e nell'ombra di morte. 
      
      [8] Pesa su di me il tuo sdegno 
      e con tutti i tuoi flutti mi sommergi. 
      
      [9] Hai allontanato da me i miei compagni, 
      mi hai reso per loro un orrore. 
      Sono prigioniero senza scampo; 
      
      [10] si consumano i miei occhi nel patire. 
      Tutto il giorno ti chiamo, Signore, 
      verso di te protendo le mie mani. 
      
      [11] Compi forse prodigi per i morti? 
      O sorgono le ombre a darti lode? 
      
      [12] Si celebra forse la tua bontà nel sepolcro, 
      la tua fedeltà negli inferi? 
      
      [13] Nelle tenebre si conoscono forse i tuoi prodigi, 
      la tua giustizia nel paese dell'oblio? 
      
      [14] Ma io a te, Signore, grido aiuto, 
      e al mattino giunge a te la mia preghiera. 
      
      [15] Perché, Signore, mi respingi, 
      perché mi nascondi il tuo volto? 
      
      [16] Sono infelice e morente dall'infanzia, 
      sono sfinito, oppresso dai tuoi terrori. 
      [17] Sopra di me è passata la tua ira, 
      i tuoi spaventi mi hanno annientato, 
      
      [18] mi circondano come acqua tutto il giorno, 
      tutti insieme mi avvolgono. 
      
      [19] Hai allontanato da me amici e conoscenti, 
      mi sono compagne solo le tenebre.