| 
               www.maranatha.it/mobile  | 
          
| 
               LA SACRA BIBBIA Edizione CEI  | 
          
| Proverbi 25 | 
      
      
      [1] Anche questi sono proverbi di Salomone, 
      trascritti dagli uomini di Ezechia, re di Giuda. 
      
      [2] È gloria di Dio nascondere le cose, 
      è gloria dei re investigarle. 
      
      [3] I cieli per la loro altezza, 
      la terra per la sua profondità 
      e il cuore dei re sono inesplorabili. 
      
      [4] Togli le scorie dall'argento 
      e l'orafo ne farà un bel vaso; 
      
      [5] togli il malvagio dalla presenza del re 
      e il suo trono si stabilirà sulla giustizia. 
      
      [6] Non darti arie davanti al re 
      e non metterti al posto dei grandi, 
      
      [7] perché è meglio sentirsi dire: "Sali quassù" 
      piuttosto che essere umiliato davanti a uno superiore. 
      Quanto i tuoi occhi hanno visto 
      
      [8] non metterlo subito fuori in un processo; 
      altrimenti che farai alla fine, 
      quando il tuo prossimo ti svergognerà? 
      
      [9] Discuti la tua causa con il tuo vicino, 
      ma non rivelare il segreto altrui; 
      
      [10] altrimenti chi ti ascolta ti biasimerebbe 
      e il tuo discredito sarebbe irreparabile. 
      
      [11] Come frutti d'oro su vassoio d'argento 
      così è una parola detta a suo tempo. 
      
      [12] Come anello d'oro e collana d'oro fino 
      è un saggio che ammonisce un orecchio attento. 
      
      [13] Come fresco di neve al tempo della mietitura, 
      è un messaggero verace per chi lo manda; 
      egli rinfranca l'animo del suo signore. 
      
      [14] Nuvole e vento, ma senza pioggia, 
      tale è l'uomo che si vanta di regali che non fa. 
      
      [15] Con la pazienza il giudice si lascia persuadere, 
      una lingua dolce spezza le ossa. 
      
      [16] Se hai trovato il miele, mangiane quanto ti basta, 
      per non esserne nauseato e poi vomitarlo. 
      
      [17] Metti di rado il piede in casa del tuo vicino, 
      perché non si stanchi di te e ti prenda in odio. 
      
      [18] Mazza, spada e freccia acuta 
      è colui che depone il falso contro il suo prossimo. 
      
      [19] Qual dente cariato e piede slogato 
      tale è la fiducia dell'uomo 
      sleale nel giorno della sventura, 
      
      [20] è togliersi le vesti in un giorno rigido. 
      Aceto su una piaga viva, 
      tali sono i canti per un cuore afflitto. 
      
      [21] Se il tuo nemico ha fame, dagli pane da mangiare, 
      se ha sete, dagli acqua da bere; 
      
      [22] perché così ammasserai carboni ardenti sul suo capo 
      e il Signore ti ricompenserà. 
      
      [23] La tramontana porta la pioggia, 
      un parlare in segreto provoca lo sdegno sul volto. 
      
      [24] Abitare su un angolo del tetto è meglio 
      di una moglie litigiosa e una casa in comune. 
      
      [25] Come acqua fresca per una gola riarsa 
      è una buona notizia da un paese lontano. 
      
      [26] Fontana torbida e sorgente inquinata, 
      tale è il giusto che vacilla di fronte all'empio. 
      
      [27] Mangiare troppo miele non è bene, 
      né lasciarsi prendere da parole adulatrici. 
      
      [28] Una città smantellata o senza mura 
      tale è l'uomo che non sa dominare la collera.