| 
               www.maranatha.it/mobile  | 
          
| 
               LA SACRA BIBBIA Edizione CEI  | 
          
| Siracide 41 | 
      [1] O morte, come 
      è amaro il tuo pensiero 
      per l'uomo che vive sereno nella sua agiatezza, 
      per l'uomo senza assilli e fortunato in tutto, 
      ancora in grado di gustare il cibo! 
      
      [2] O morte, è gradita la tua sentenza 
      all'uomo indigente e privo di forze, 
      vecchio decrepito e preoccupato di tutto, 
      al ribelle che ha perduto la pazienza! 
      
      [3] Non temere la sentenza della morte, 
      ricòrdati dei tuoi predecessori e successori. 
      
      [4] Questo è il decreto del Signore per ogni uomo; 
      perché ribellarsi al volere dell'Altissimo? 
      Siano dieci, cento, mille anni; 
      negli inferi non ci sono recriminazioni sulla vita. 
      
      [5] Figli abominevoli sono i figli dei peccatori, 
      una stirpe empia è nella dimora dei malvagi. 
      
      [6] L'eredità dei figli dei peccatori andrà in rovina, 
      con la loro discendenza continuerà il disonore. 
      
      [7] Contro un padre empio imprecano i figli, 
      perché sono disprezzati a causa sua. 
      
      [8] Guai a voi, uomini empi, 
      che avete abbandonato la legge di Dio altissimo! 
      
      [9] Quando nascete, nascete per la maledizione; 
      quando morite, erediterete la maledizione. 
      
      [10] Quanto è dalla terra ritornerà alla terra, 
      così gli empi dalla maledizione alla distruzione. 
      
      [11] Il lutto degli uomini riguarda i loro cadaveri, 
      il nome non buono dei peccatori sarà cancellato. 
      
      [12] Abbi cura del nome, perché esso ti resterà 
      più di mille grandi tesori d'oro. 
      
      [13] I giorni di una vita felice sono contati, 
      ma un buon nome dura sempre. 
      
      [14] Figli, custodite l'istruzione in pace; 
      ma sapienza nascosta e tesoro invisibile, 
      l'una e l'altro a che servono? 
      
      [15] Meglio chi nasconde la sua stoltezza 
      di chi nasconde la sua sapienza. 
      
      [16] Pertanto provate vergogna in vista della mia parola, 
      perché non è bene arrossire per qualsiasi vergogna; 
      non tutti stimano secondo verità tutte le cose. 
      
      [17] Vergognatevi della prostituzione davanti al padre e alla madre 
      della menzogna davanti a un capo e a un potente, 
      
      [18] del delitto davanti a un giudice e a un magistrato, 
      dell'empietà davanti all'assemblea del popolo, 
      
      [19] della slealtà davanti al compagno e all'amico, 
      del furto nell'ambiente in cui ti trovi, 
      
      [20] di venir meno al giuramento e all'alleanza, 
      di piegare i gomiti sul pane, 
      
      [21] del disprezzo di ciò che prendi o che ti è dato, 
      di non rispondere a quanti salutano, 
      
      [22] dello sguardo su una donna scostumata, 
      del rifiuto fatto a un parente, 
      
      [23] dell'appropriazione di eredità o donazione, 
      del desiderio per una donna sposata, 
      
      [24] della relazione con la sua schiava, 
      - non accostarti al suo letto - 
      
      [25] delle parole ingiuriose davanti agli amici 
      - dopo aver donato, non offendere - 
      
      [26] della ripetizione di quanto hai udito 
      e della rivelazione di notizie segrete. 
      
      [27] Allora sarai veramente pudico 
      e troverai grazia presso chiunque.