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               LA SACRA BIBBIA Edizione CEI  | 
          
| Isaia 15 | 
      
      
      
      [1] Oracolo su Moab. 
      È stata devastata di notte, 
      Ar-Moab è stata distrutta; 
      è stata devastata di notte, 
      Kir-Moab è stata distrutta. 
      
      [2] È salita la gente di Dibon 
      sulle alture, per piangere; 
      su Nebo e su Màdaba 
      Moab innalza un lamento; 
      ogni testa è stata rasata, 
      ogni barba è stata tagliata. 
      
      [3] Nelle sue strade si indossa il sacco, 
      sulle sue terrazze si fa il lamento. 
      Nelle sue piazze ognuno si lamenta, 
      si scioglie in lacrime. 
      
      [4] Emettono urla Chesbòn ed Elealè, 
      le loro grida giungono fino a Iàas. 
      Per questo tremano le viscere di Moab, 
      freme la sua anima. 
      
      [5] Il cuore di Moab geme; 
      i suoi fuggiaschi giungono fino a Zoar. 
      Ah, la salita di Luchìt salgono piangendo. 
      Sulla via di Coronàim 
      mandano grida strazianti. 
      
      [6] Le acque di Nimrìm sono un deserto, 
      l'erba si è seccata, finita è la pastura; 
      non c'è più nulla di verde. 
      
      [7] Per questo fanno provviste, 
      le loro riserve 
      trasportano al di là del torrente dei Salici. 
      
      [8] Risuonano grida 
      per tutto il territorio di Moab; 
      fino a Eglaim giunge il suo urlo, 
      fino a Bir-Elim il suo urlo. 
      
      [9] Le acque di Dimòn sono piene di sangue, 
      eppure colpirò Dimòn con altri mali; 
      un leone per i fuggiaschi di Moab 
      e per il resto del paese.