| 
               www.maranatha.it/mobile  | 
          
| 
               LA SACRA BIBBIA Edizione CEI  | 
          
| Isaia 25 | 
      
      
      
      [1] Signore, tu sei il mio Dio; 
      voglio esaltarti e lodare il tuo nome, 
      perché hai eseguito progetti meravigliosi, 
      concepiti da lungo tempo, fedeli e veri. 
      
      [2] Poiché hai ridotto la città ad un mucchio di sassi, 
      la cittadella fortificata ad una rovina, 
      la fortezza dei superbi non è più città, 
      non si ricostruirà mai più. 
      
      [3] Per questo ti glorifica un popolo forte, 
      la città di genti possenti ti venera. 
      
      [4] Perché tu sei sostegno al misero, 
      sostegno al povero nella sua angoscia, 
      riparo dalla tempesta, ombra contro il caldo; 
      poiché lo sbuffare dei tiranni è come pioggia d'inverno, 
      
      [5] come arsura in terra arida il clamore dei superbi. 
      Tu mitighi l'arsura con l'ombra d'una nube, 
      l'inno dei tiranni si spegne. 
      
      [6] Preparerà il Signore degli eserciti 
      per tutti i popoli, su questo monte, 
      un banchetto di grasse vivande, un banchetto di vini eccellenti, 
      di cibi succulenti, di vini raffinati. 
      
      [7] Egli strapperà su questo monte 
      il velo che copriva la faccia di tutti i popoli 
      e la coltre che copriva tutte le genti. 
      
      [8] Eliminerà la morte per sempre; 
      il Signore Dio asciugherà le lacrime 
      su ogni volto; 
      la condizione disonorevole del suo popolo 
      farà scomparire da tutto il paese, 
      poiché il Signore ha parlato. 
      
      [9] E si dirà in quel giorno: "Ecco il nostro Dio; 
      in lui abbiamo sperato perché ci salvasse; 
      questi è il Signore in cui abbiamo sperato; 
      rallegriamoci, esultiamo per la sua salvezza. 
      
      [10] Poiché la mano del Signore si poserà su questo monte". 
      Moab invece sarà calpestato al suolo, 
      come si pesta la paglia nella concimaia. 
      
      [11] Là esso stenderà le mani, 
      come le distende il nuotatore per nuotare; 
      ma il Signore abbasserà la sua superbia, 
      nonostante l'annaspare delle sue mani. 
      
      [12] L'eccelsa fortezza delle tue mura 
      egli abbatterà e demolirà, 
      la raderà al suolo.