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               LA SACRA BIBBIA Edizione CEI  | 
          
| Isaia 64 | 
      [1] Come il fuoco 
      incendia le stoppie 
      e fa bollire l'acqua, 
      così il fuoco distrugga i tuoi avversari, 
      perché si conosca il tuo nome fra i tuoi nemici. 
      Davanti a te tremavano i popoli, 
      
      [2] quando tu compivi cose terribili che non attendevamo, 
      
      [3] di cui non si udì parlare da tempi lontani. 
      Orecchio non ha sentito, 
      occhio non ha visto 
      che un Dio, fuori di te, abbia fatto tanto 
      per chi confida in lui. 
      
      [4] Tu vai incontro a quanti praticano la giustizia 
      e si ricordano delle tue vie. 
      Ecco, tu sei adirato perché abbiamo peccato 
      contro di te da lungo tempo e siamo stati ribelli. 
      
      [5] Siamo divenuti tutti come una cosa impura 
      e come panno immondo sono tutti i nostri atti di giustizia 
      tutti siamo avvizziti come foglie, 
      le nostre iniquità ci hanno portato via come il vento. 
      
      [6] Nessuno invocava il tuo nome, 
      nessuno si riscuoteva per stringersi a te; 
      perché tu avevi nascosto da noi il tuo volto, 
      ci hai messo in balìa della nostra iniquità. 
      
      [7] Ma, Signore, tu sei nostro padre; 
      noi siamo argilla e tu colui che ci dà forma, 
      tutti noi siamo opera delle tue mani. 
      
      [8] Signore, non adirarti troppo, 
      non ricordarti per sempre dell'iniquità. 
      Ecco, guarda: tutti siamo tuo popolo. 
      
      [9] Le tue città sante sono un deserto, 
      un deserto è diventata Sion, 
      Gerusalemme una desolazione. 
      
      [10] Il nostro tempio, santo e magnifico, 
      dove i nostri padri ti hanno lodato, 
      è divenuto preda del fuoco; 
      tutte le nostre cose preziose sono distrutte. 
      
      [11] Dopo tutto questo, resterai ancora insensibile, o Signore, 
      tacerai e ci umilierai sino in fondo?