| 
               www.maranatha.it/mobile  | 
          
| 
               LA SACRA BIBBIA Edizione CEI  | 
          
| Geremia 17 | 
      
      
      
      [1] Il peccato di Giuda è scritto 
      con uno stilo di ferro, 
      con una punta di diamante 
      è inciso sulla tavola del loro cuore 
      e sugli angoli dei loro altari, 
      
      [2] come per ricordare ai loro figli 
      i loro altari e i loro pali sacri presso gli alberi verdi, 
      sui colli elevati, 
      
      [3] sui monti e in aperta campagna. 
      "I tuoi averi e tutti i tuoi tesori 
      li abbandonerò al saccheggio, 
      a motivo di tutti i peccati 
      che hai commessi in tutti i tuoi territori. 
      
      [4] Tu dovrai ritirare la mano dall'eredità 
      che ti avevo data; 
      ti farò schiavo dei tuoi nemici 
      in un paese che non conosci, 
      perché avete acceso il fuoco della mia ira, 
      che arderà sempre". 
      Così dice il Signore: 
      
      [5] "Maledetto l'uomo che confida nell'uomo, 
      che pone nella carne il suo sostegno 
      e il cui cuore si allontana dal Signore. 
      
      [6] Egli sarà come un tamerisco nella steppa, 
      quando viene il bene non lo vede; 
      dimorerà in luoghi aridi nel deserto, 
      in una terra di salsedine, dove nessuno può vivere. 
      
      [7] Benedetto l'uomo che confida nel Signore 
      e il Signore è sua fiducia. 
      
      [8] Egli è come un albero piantato lungo l'acqua, 
      verso la corrente stende le radici; 
      non teme quando viene il caldo, 
      le sue foglie rimangono verdi; 
      nell'anno della siccità non intristisce, 
      non smette di produrre i suoi frutti. 
      
      [9] Più fallace di ogni altra cosa 
      è il cuore e difficilmente guaribile; 
      chi lo può conoscere? 
      
      [10] Io, il Signore, scruto la mente 
      e saggio i cuori, 
      per rendere a ciascuno secondo la sua condotta, 
      secondo il frutto delle sue azioni. 
      
      [11] Come una pernice che cova uova da lei non deposte 
      è chi accumula ricchezze, ma senza giustizia. 
      A metà dei suoi giorni dovrà lasciarle 
      e alla sua fine apparirà uno stolto". 
      
      [12] Trono di gloria, eccelso fin dal principio, 
      è il luogo del nostro santuario! 
      
      [13] O speranza di Israele, Signore, 
      quanti ti abbandonano resteranno confusi; 
      quanti si allontanano da te saranno scritti nella polvere, 
      perché hanno abbandonato 
      la fonte di acqua viva, il Signore. 
      
      [14] Guariscimi, Signore, e io sarò guarito, 
      salvami e io sarò salvato, 
      poiché tu sei il mio vanto. 
      
      [15] Ecco, essi mi dicono: 
      "Dov'è la parola del Signore? 
      Si compia finalmente!". 
      
      [16] Io non ho insistito presso di te nella sventura 
      né ho desiderato il giorno funesto, tu lo sai. 
      Ciò che è uscito dalla mia bocca è innanzi a te. 
      
      [17] Non essere per me causa di spavento, 
      tu, mio solo rifugio nel giorno della sventura. 
      
      [18] Siano confusi i miei avversari ma non io, 
      si spaventino essi, ma non io. 
      Manda contro di loro il giorno della sventura, 
      distruggili, distruggili per sempre. 
      
      [19] Il Signore mi disse: "Và a metterti alla porta dei Figli del popolo, 
      per la quale entrano ed escono i re di Giuda, e a tutte le porte di 
      Gerusalemme. 
      
      [20] Dirai loro: Ascoltate la parola del Signore, o re di Giuda e voi 
      tutti Giudei e abitanti di Gerusalemme, che entrate per queste porte. 
      
      [21] Così dice il Signore: Per amore della vostra vita guardatevi dal 
      trasportare un peso in giorno di sabato e dall'introdurlo per le porte di 
      Gerusalemme. 
      
      [22] Non portate alcun peso fuori dalle vostre case in giorno di sabato e 
      non fate alcun lavoro, ma santificate il giorno di sabato, come io ho 
      comandato ai vostri padri. 
      
      [23] Ma essi non vollero ascoltare né prestare orecchio, anzi indurirono 
      la loro cervice per non ascoltarmi e per non accogliere la lezione. 
      
      [24] Ora, se mi ascolterete sul serio - dice il Signore - se non 
      introdurrete nessun peso entro le porte di questa città in giorno di 
      sabato e santificherete il giorno di sabato non eseguendo in esso alcun 
      lavoro, 
      
      [25] entreranno per le porte di questa città i re, che siederanno sul 
      trono di Davide, su carri e su cavalli, essi e i loro ufficiali, gli 
      uomini di Giuda e gli abitanti di Gerusalemme. Questa città sarà abitata 
      per sempre. 
      
      [26] Verranno dalle città di Giuda e dai dintorni di Gerusalemme, dalla 
      terra di Beniamino e dalla Sefèla, dai monti e dal meridione presentando 
      olocausti, sacrifici, offerte e incenso e sacrifici di lode nel tempio del 
      Signore. 
      
      [27] Ma se non ascolterete il mio comando di santificare il giorno di 
      sabato, di non trasportare pesi e di non introdurli entro le porte di 
      Gerusalemme in giorno di sabato, io accenderò un fuoco alle sue porte; 
      esso divorerà i palazzi di Gerusalemme e mai si estinguerà".