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               LA SACRA BIBBIA Edizione CEI  | 
          
| Geremia 41 | 
      
      [1] Ora, nel settimo mese, Ismaele figlio di Natania, figlio di Elisamā, 
      di stirpe reale, si recō con dieci uomini da Godolia figlio di Achikām in 
      Mizpā e mentre lā in Mizpā prendevano cibo insieme, 
      
      [2] Ismaele figlio di Natania si alzō con i suoi dieci uomini e colpirono 
      di spada Godolia figlio di Achikām, figlio di Safān. Cosė uccisero colui 
      che il re di Babilonia aveva messo a capo del paese. 
      
      [3] Ismaele uccise anche tutti i Giudei che erano con Godolia a Mizpā e i 
      Caldei, tutti uomini d'arme, che si trovavano colā. 
      
      [4] Il secondo giorno dopo l'uccisione di Godolia, quando nessuno sapeva 
      la cosa, 
      
      [5] vennero uomini da Sichem, da Silo e da Samaria: ottanta uomini con la 
      barba rasa, le vesti stracciate e con incisioni sul corpo. Essi avevano 
      nelle mani offerte e incenso da portare nel tempio del Signore. 
      
      [6] Ismaele figlio di Natania uscė loro incontro da Mizpā, mentre essi 
      venivano avanti piangendo. Quando li ebbe raggiunti, disse loro: "Venite 
      da Godolia, figlio di Achikām". 
      
      [7] Ma quando giunsero nel centro della cittā, Ismaele figlio di Natania 
      con i suoi uomini li sgozzō e li gettō in una cisterna. 
      
      [8] Fra quelli si trovarono dieci uomini, che dissero a Ismaele: "Non 
      ucciderci, perché abbiamo nascosto provviste nei campi, grano, orzo, olio 
      e miele". Allora egli si trattenne e non li uccise insieme con i loro 
      fratelli. 
      
      [9] La cisterna in cui Ismaele gettō tutti i cadaveri degli uomini che 
      aveva uccisi era la cisterna grande, quella che il re Asa aveva costruita 
      quando era in guerra contro Baasa re di Israele; Ismaele figlio di Natania 
      la riempė dei cadaveri. 
      
      [10] Poi Ismaele fece prigioniero il resto del popolo che si trovava in 
      Mizpā, le figlie del re e tutto il popolo rimasto in Mizpā, su cui 
      Nabuzaradān, capo delle guardie, aveva messo a capo Godolia figlio di 
      Achikām. Ismaele figlio di Natania li condusse via e partė per rifugiarsi 
      presso gli Ammoniti. 
      
      [11] Intanto Giovanni figlio di Kāreca e tutti i capi delle bande armate 
      che erano con lui ebbero notizia di tutto il male compiuto da Ismaele 
      figlio di Natania. 
      
      [12] Raccolsero i loro uomini e si mossero per andare ad assalire Ismaele 
      figlio di Natania. Essi lo trovarono presso la grande piscina di Gābaon.
      
      
      [13] Appena tutto il popolo che era con Ismaele vide Giovanni figlio di 
      Kāreca e tutti i capi delle bande armate che erano con lui, se ne 
      rallegrō. 
      
      [14] Tutto il popolo che Ismaele aveva condotto via da Mizpā si voltō e, 
      ritornato indietro, raggiunse Giovanni figlio di Kāreca. 
      
      [15] Ma Ismaele figlio di Natania sfuggė con otto uomini a Giovanni e andō 
      presso gli Ammoniti. 
      
      [16] Giovanni figlio di Kāreca e tutti i capi delle bande armate che erano 
      con lui presero tutto il resto del popolo che Ismaele figlio di Natania 
      aveva condotto via da Mizpā dopo aver ucciso Godolia figlio di Achikām, 
      uomini d'arme, donne, fanciulli ed eunuchi, e li condussero via da Gābaon.
      
      
      [17] Essi partirono e sostarono in Gherut-Chimām, che si trova a fianco di 
      Betlemme, per proseguire ed entrare in Egitto, 
      
      [18] lontano dai Caldei. Infatti essi temevano costoro, poiché Ismaele 
      figlio di Natania aveva ucciso Godolia figlio di Achikām, che il re di 
      Babilonia aveva messo a capo del paese.