| 
               www.maranatha.it/mobile  | 
          
| 
               LA SACRA BIBBIA Edizione CEI  | 
          
| Ezechiele 33 | 
      [1] Mi fu rivolta 
      questa parola del Signore: 
      
      [2] "Figlio dell'uomo, parla ai figli del tuo popolo e dì loro: Se mando 
      la spada contro un paese e il popolo di quella terra prende un uomo del 
      suo territorio e lo pone quale sentinella, 
      
      [3] e questa, vedendo sopraggiungere la spada sul paese, suona la tromba e 
      dà l'allarme al popolo: 
      
      [4] se colui che ben sente il suono della tromba non ci bada e la spada 
      giunge e lo sorprende, egli dovrà a se stesso la propria rovina. 
      
      [5] Aveva udito il suono della tromba, ma non ci ha badato: sarà 
      responsabile della sua rovina; se ci avesse badato, si sarebbe salvato.
      
      
      [6] Se invece la sentinella vede giunger la spada e non suona la tromba e 
      il popolo non è avvertito e la spada giunge e sorprende qualcuno, questi 
      sarà sorpreso per la sua iniquità: ma della sua morte domanderò conto alla 
      sentinella. 
      
      [7] O figlio dell'uomo, io ti ho costituito sentinella per gli Israeliti; 
      ascolterai una parola dalla mia bocca e tu li avvertirai da parte mia. 
      
      [8] Se io dico all'empio: Empio tu morirai, e tu non parli per distoglier 
      l'empio dalla sua condotta, egli, l'empio, morirà per la sua iniquità; ma 
      della sua morte chiederò conto a te. 
      
      [9] Ma se tu avrai ammonito l'empio della sua condotta perché si converta 
      ed egli non si converte, egli morirà per la sua iniquità. Tu invece sarai 
      salvo. 
      
      [10] Tu, figlio dell'uomo, annunzia agli Israeliti: Voi dite: I nostri 
      delitti e i nostri peccati sono sopra di noi e in essi noi ci consumiamo! 
      In che modo potremo vivere? 
      
      [11] Dì loro: Com'è vero ch'io vivo - oracolo del Signore Dio - io non 
      godo della morte dell'empio, ma che l'empio desista dalla sua condotta e 
      viva. Convertitevi dalla vostra condotta perversa! Perché volete perire, o 
      Israeliti? 
      
      [12] Figlio dell'uomo, dì ancora ai figli del tuo popolo: La giustizia del 
      giusto non lo salva se pecca, e l'empio non cade per la sua iniquità se 
      desiste dall'iniquità, come il giusto non potrà vivere per la sua 
      giustizia se pecca. 
      
      [13] Se io dico al giusto: Vivrai, ed egli, confidando sulla sua giustizia 
      commette l'iniquità, nessuna delle sue azioni buone sarà più ricordata e 
      morirà nella malvagità che egli ha commesso. 
      
      [14] Se dico all'empio: Morirai, ed egli desiste dalla sua iniquità e 
      compie ciò che è retto e giusto, 
      
      [15] rende il pegno, restituisce ciò che ha rubato, osserva le leggi della 
      vita, senza commettere il male, egli vivrà e non morirà; 
      
      [16] nessuno dei peccati che ha commessi sarà più ricordato: egli ha 
      praticato ciò che è retto e giusto e certamente vivrà. 
      
      [17] Eppure, i figli del tuo popolo vanno dicendo: Il modo di agire del 
      Signore non è retto. È invece il loro modo di agire che non è retto! 
      
      [18] Se il giusto desiste dalla giustizia e fa il male, per questo certo 
      morirà. 
      
      [19] Se l'empio desiste dall'empietà e compie ciò che è retto e giusto, 
      per questo vivrà. 
      
      [20] Voi andate dicendo: Non è retto il modo di agire del Signore. 
      Giudicherò ciascuno di voi secondo il suo modo di agire, Israeliti". 
      
      [21] Il cinque del decimo mese dell'anno decimosecondo della nostra 
      deportazione arrivò da me un fuggiasco da Gerusalemme per dirmi: La città 
      è presa. 
      [22] La sera prima dell'arrivo del fuggiasco, la mano del Signore fu su di 
      me e al mattino, quando il fuggiasco giunse, il Signore mi aprì la bocca. 
      La mia bocca dunque si aprì e io non fui più muto. 
      
      [23] Mi fu rivolta questa parola del Signore: 
      
      [24] "Figlio dell'uomo, gli abitanti di quelle rovine, nel paese 
      d'Israele, vanno dicendo: Abramo era uno solo ed ebbe in possesso il paese 
      e noi siamo molti: a noi dunque è stato dato in possesso il paese! 
      
      [25] Perciò dirai loro: Così dice il Signore Dio: Voi mangiate la carne 
      con il sangue, sollevate gli occhi ai vostri idoli, versate il sangue, e 
      vorreste avere in possesso il paese? 
      
      [26] Voi vi appoggiate sulle vostre spade, compite cose nefande, ognuno di 
      voi disonora la donna del suo prossimo e vorreste avere in possesso il 
      paese? 
      
      [27] Annunzierai loro: Dice il Signore Dio: Com'è vero ch'io vivo, quelli 
      che stanno fra le rovine periranno di spada; darò in pasto alle belve 
      quelli che sono per la campagna e quelli che sono nelle fortezze e dentro 
      le caverne moriranno di peste. 
      
      [28] Ridurrò il paese ad una solitudine e a un deserto e l'orgoglio della 
      sua forza cesserà. I monti d'Israele saranno devastati, non ci passerà più 
      nessuno. 
      
      [29] Sapranno che io sono il Signore quando farò del loro paese una 
      solitudine e un deserto, a causa di tutti gli abomini che hanno commessi.
      
      
      [30] Figlio dell'uomo, i figli del tuo popolo parlano di te lungo le mura 
      e sulle porte delle case e si dicono l'un l'altro: Andiamo a sentire qual 
      è la parola che viene dal Signore. 
      
      [31] In folla vengono da te, si mettono a sedere davanti a te e ascoltano 
      le tue parole, ma poi non le mettono in pratica, perché si compiacciono di 
      parole, mentre il loro cuore va dietro al guadagno. 
      
      [32] Ecco, tu sei per loro come una canzone d'amore: bella è la voce e 
      piacevole l'accompagnamento musicale. Essi ascoltano le tue parole, ma non 
      le mettono in pratica. 
      
      [33] Ma quando ciò avverrà ed ecco avviene, sapranno che c'è un profeta in 
      mezzo a loro".