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               LA SACRA BIBBIA Edizione CEI  | 
          
| Michea 7 | 
      [1] Ahimè! Sono diventato 
      come uno spigolatore d'estate, 
      come un racimolatore dopo la vendemmia! 
      Non un grappolo da mangiare, 
      non un fico per la mia voglia. 
      
      [2] L'uomo pio è scomparso dalla terra, 
      non c'è più un giusto fra gli uomini: 
      tutti stanno in agguato 
      per spargere sangue; 
      ognuno dà la caccia con la rete al fratello. 
      
      [3] Le loro mani son pronte per il male; 
      il principe avanza pretese, 
      il giudice si lascia comprare, 
      il grande manifesta la cupidigia 
      e così distorcono tutto. 
      
      [4] Il migliore di loro non è che un pruno, 
      il più retto una siepe di spine. 
      Il giorno predetto dalle tue sentinelle, 
      il giorno del castigo è giunto, 
      adesso è la loro rovina. 
      
      [5] Non credete all'amico, 
      non fidatevi del compagno. 
      Custodisci le porte della tua bocca 
      davanti a colei che riposa vicino a te. 
      
      [6] Il figlio insulta suo padre, 
      la figlia si rivolta contro la madre, 
      la nuora contro la suocera 
      e i nemici dell'uomo 
      sono quelli di casa sua. 
      
      [7] Ma io volgo lo sguardo al Signore, 
      spero nel Dio della mia salvezza, 
      il mio Dio m'esaudirà. 
      
      [8] Non gioire della mia sventura, 
      o mia nemica! 
      Se son caduta, mi rialzerò; 
      se siedo nelle tenebre, 
      il Signore sarà la mia luce. 
      
      [9] Sopporterò lo sdegno del Signore 
      perché ho peccato contro di lui, 
      finché egli tratti la mia causa 
      e mi renda ragione, 
      finchè mi faccia uscire alla luce 
      e io veda la sua giustizia. 
      
      [10] La mia nemica lo vedrà 
      e sarà coperta di vergogna, 
      lei che mi diceva: 
      "Dov'è il Signore tuo Dio?". 
      I miei occhi gioiranno nel vederla 
      calpestata come fango della strada. 
      
      [11] È il giorno in cui le tue mura 
      saranno riedificate; 
      in quel giorno più ampi saranno i tuoi confini; 
      
      [12] in quel giorno si verrà a te 
      dall'Assiria fino all'Egitto, 
      dall'Egitto fino all'Eufràte, 
      da mare a mare, da monte a monte. 
      
      [13] La terra diventerà un deserto 
      a causa dei suoi abitanti, 
      a motivo delle loro azioni. 
      
      [14] Pasci il tuo popolo con la tua verga, 
      il gregge della tua eredità, 
      che sta solitario nella foresta 
      in mezzo ai giardini; 
      pascolino in Basàn e in Gàlaad 
      come nei tempi antichi. 
      
      [15] Come quando sei uscito dall'Egitto, 
      mostraci cose prodigiose. 
      
      [16] Vedranno le genti e resteranno deluse 
      di tutta la loro potenza. 
      Si porranno la mano sulla bocca, 
      i loro orecchi ne resteranno assorditi. 
      
      [17] Leccheranno la polvere come il serpente, 
      come i rettili della terra; 
      usciranno tremanti dai loro nascondigli, 
      trepideranno e di te avranno timore. 
      
      [18] Qual dio è come te, 
      che toglie l'iniquità e perdona il peccato 
      al resto della sua eredità; 
      che non serba per sempre l'ira, 
      ma si compiace d'usar misericordia? 
      
      [19] Egli tornerà ad aver pietà di noi, 
      calpesterà le nostre colpe. 
      Tu getterai in fondo al mare tutti i nostri peccati. 
      
      [20] Conserverai a Giacobbe la tua fedeltà, 
      ad Abramo la tua benevolenza, 
      come hai giurato ai nostri padri 
      fino dai tempi antichi.