| 
               www.maranatha.it/mobile  | 
          
| 
               LA SACRA BIBBIA Edizione CEI  | 
          
| Marco 10 | 
      
      
      [1] Partito di là, 
      si recò nel territorio della Giudea e oltre il Giordano. La folla accorse 
      di nuovo a lui e di nuovo egli l'ammaestrava, come era solito fare. 
      
      [2] E avvicinatisi dei farisei, per metterlo alla prova, gli domandarono: 
      "È lecito ad un marito ripudiare la propria moglie?". 
      
      [3] Ma egli rispose loro: "Che cosa vi ha ordinato Mosè?". 
      
      [4] Dissero: "Mosè ha permesso di scrivere un atto di ripudio e di 
      rimandarla". 
      
      [5] Gesù disse loro: "Per la durezza del vostro cuore egli scrisse per voi 
      questa norma. 
      
      [6] Ma all'inizio della creazione Dio li creò maschio e femmina; 
      
      [7] per questo l'uomo lascerà suo padre e sua madre e i due saranno una 
      carne sola. 
      
      [8] Sicché non sono più due, ma una sola carne. 
      
      [9] L'uomo dunque non separi ciò che Dio ha congiunto". 
      
      [10] Rientrati a casa, i discepoli lo interrogarono di nuovo su questo 
      argomento. Ed egli disse: 
      
      [11] "Chi ripudia la propria moglie e ne sposa un'altra, commette 
      adulterio contro di lei; 
      
      [12] se la donna ripudia il marito e ne sposa un altro, commette 
      adulterio". 
      
      [13] Gli presentavano dei bambini perché li accarezzasse, ma i discepoli 
      li sgridavano. 
      
      [14] Gesù, al vedere questo, s'indignò e disse loro: "Lasciate che i 
      bambini vengano a me e non glielo impedite, perché a chi è come loro 
      appartiene il regno di Dio. 
      
      [15] In verità vi dico: Chi non accoglie il regno di Dio come un bambino, 
      non entrerà in esso". 
      
      [16] E prendendoli fra le braccia e ponendo le mani sopra di loro li 
      benediceva. 
      
      [17] Mentre usciva per mettersi in viaggio, un tale gli corse incontro e, 
      gettandosi in ginocchio davanti a lui, gli domandò: "Maestro buono, che 
      cosa devo fare per avere la vita eterna?". 
      
      [18] Gesù gli disse: "Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, se non Dio 
      solo. 
      
      [19] Tu conosci i comandamenti: Non uccidere, non commettere adulterio, 
      non rubare, non dire falsa testimonianza, non frodare, onora il padre e la 
      madre". 
      
      [20] Egli allora gli disse: "Maestro, tutte queste cose le ho osservate 
      fin dalla mia giovinezza". 
      
      [21] Allora Gesù, fissatolo, lo amò e gli disse: "Una cosa sola ti manca: 
      và, vendi quello che hai e dàllo ai poveri e avrai un tesoro in cielo; poi 
      vieni e seguimi". 
      
      [22] Ma egli, rattristatosi per quelle parole, se ne andò afflitto, poiché 
      aveva molti beni. 
      
      [23] Gesù, volgendo lo sguardo attorno, disse ai suoi discepoli: "Quanto 
      difficilmente coloro che hanno ricchezze entreranno nel regno di Dio!".
      
      
      [24] I discepoli rimasero stupefatti a queste sue parole; ma Gesù riprese: 
      "Figlioli, com'è difficile entrare nel regno di Dio! 
      
      [25] È più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un 
      ricco entri nel regno di Dio". 
      
      [26] Essi, ancora più sbigottiti, dicevano tra loro: "E chi mai si può 
      salvare?". 
      
      [27] Ma Gesù, guardandoli, disse: "Impossibile presso gli uomini, ma non 
      presso Dio! Perché tutto è possibile presso Dio". 
      
      [28] Pietro allora gli disse: "Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti 
      abbiamo seguito". 
      
      [29] Gesù gli rispose: "In verità vi dico: non c'è nessuno che abbia 
      lasciato casa o fratelli o sorelle o madre o padre o figli o campi a causa 
      mia e a causa del vangelo, 
      
      [30] che non riceva già al presente cento volte tanto in case e fratelli e 
      sorelle e madri e figli e campi, insieme a persecuzioni, e nel futuro la 
      vita eterna. 
      
      [31] E molti dei primi saranno ultimi e gli ultimi i primi". 
      
      [32] Mentre erano in viaggio per salire a Gerusalemme, Gesù camminava 
      davanti a loro ed essi erano stupiti; coloro che venivano dietro erano 
      pieni di timore. Prendendo di nuovo in disparte i Dodici, cominciò a dir 
      loro quello che gli sarebbe accaduto: 
      
      [33] "Ecco, noi saliamo a Gerusalemme e il Figlio dell'uomo sarà 
      consegnato ai sommi sacerdoti e agli scribi: lo condanneranno a morte, lo 
      consegneranno ai pagani, 
      
      [34] lo scherniranno, gli sputeranno addosso, lo flagelleranno e lo 
      uccideranno; ma dopo tre giorni risusciterà". 
      
      [35] E gli si avvicinarono Giacomo e Giovanni, i figli di Zebedèo, 
      dicendogli: "Maestro, noi vogliamo che tu ci faccia quello che ti 
      chiederemo". 
      
      [36] Egli disse loro: "Cosa volete che io faccia per voi?". Gli risposero:
      
      
      [37] "Concedici di sedere nella tua gloria uno alla tua destra e uno alla 
      tua sinistra". 
      
      [38] Gesù disse loro: "Voi non sapete ciò che domandate. Potete bere il 
      calice che io bevo, o ricevere il battesimo con cui io sono battezzato?". 
      Gli risposero: "Lo possiamo". 
      
      [39] E Gesù disse: "Il calice che io bevo anche voi lo berrete, e il 
      battesimo che io ricevo anche voi lo riceverete. 
      [40] Ma sedere alla mia destra o alla mia sinistra non sta a me 
      concederlo; è per coloro per i quali è stato preparato". 
      
      [41] All'udire questo, gli altri dieci si sdegnarono con Giacomo e 
      Giovanni. 
      
      [42] Allora Gesù, chiamatili a sé, disse loro: "Voi sapete che coloro che 
      sono ritenuti capi delle nazioni le dominano, e i loro grandi esercitano 
      su di esse il potere. 
      
      [43] Fra voi però non è così; ma chi vuol essere grande tra voi si farà 
      vostro servitore, 
      
      [44] e chi vuol essere il primo tra voi sarà il servo di tutti. 
      
      [45] Il Figlio dell'uomo infatti non è venuto per essere servito, ma per 
      servire e dare la propria vita in riscatto per molti". 
      
      [46] E giunsero a Gerico. E mentre partiva da Gerico insieme ai discepoli 
      e a molta folla, il figlio di Timèo, Bartimèo, cieco, sedeva lungo la 
      strada a mendicare. 
      
      [47] Costui, al sentire che c'era Gesù Nazareno, cominciò a gridare e a 
      dire: "Figlio di Davide, Gesù, abbi pietà di me!". 
      
      [48] Molti lo sgridavano per farlo tacere, ma egli gridava più forte: 
      "Figlio di Davide, abbi pietà di me!". 
      
      [49] Allora Gesù si fermò e disse: "Chiamatelo!". E chiamarono il cieco 
      dicendogli: "Coraggio! Alzati, ti chiama!". 
      
      [50] Egli, gettato via il mantello, balzò in piedi e venne da Gesù. 
      
      [51] Allora Gesù gli disse: "Che vuoi che io ti faccia?". E il cieco a 
      lui: "Rabbunì, che io riabbia la vista!". 
      
      [52] E Gesù gli disse: "Và, la tua fede ti ha salvato". E subito 
      riacquistò la vista e prese a seguirlo per la strada.