| 
               www.maranatha.it/mobile  | 
          
| 
               LA SACRA BIBBIA Edizione CEI  | 
          
| Giovanni 11 | 
      
      
      
      [1] Era allora malato un certo Lazzaro di Betània, il villaggio di Maria e 
      di Marta sua sorella. 
      
      [2] Maria era quella che aveva cosparso di olio profumato il Signore e gli 
      aveva asciugato i piedi con i suoi capelli; suo fratello Lazzaro era 
      malato. 
      
      [3] Le sorelle mandarono dunque a dirgli: "Signore, ecco, il tuo amico è 
      malato". 
      
      [4] All'udire questo, Gesù disse: "Questa malattia non è per la morte, ma 
      per la gloria di Dio, perché per essa il Figlio di Dio venga glorificato".
      
      
      [5] Gesù voleva molto bene a Marta, a sua sorella e a Lazzaro. 
      
      [6] Quand'ebbe dunque sentito che era malato, si trattenne due giorni nel 
      luogo dove si trovava. 
      
      [7] Poi, disse ai discepoli: "Andiamo di nuovo in Giudea!". 
      
      [8] I discepoli gli dissero: "Rabbì, poco fa i Giudei cercavano di 
      lapidarti e tu ci vai di nuovo?". 
      
      [9] Gesù rispose: "Non sono forse dodici le ore del giorno? Se uno cammina 
      di giorno, non inciampa, perché vede la luce di questo mondo; 
      
      [10] ma se invece uno cammina di notte, inciampa, perché gli manca la 
      luce". 
      
      [11] Così parlò e poi soggiunse loro: "Il nostro amico Lazzaro s'è 
      addormentato; ma io vado a svegliarlo". 
      
      [12] Gli dissero allora i discepoli: "Signore, se s'è addormentato, 
      guarirà". 
      
      [13] Gesù parlava della morte di lui, essi invece pensarono che si 
      riferisse al riposo del sonno. 
      
      [14] Allora Gesù disse loro apertamente: "Lazzaro è morto 
      
      [15] e io sono contento per voi di non essere stato là, perché voi 
      crediate. Orsù, andiamo da lui!". 
      
      [16] Allora Tommaso, chiamato Dìdimo, disse ai condiscepoli: "Andiamo 
      anche noi a morire con lui!". 
      
      [17] Venne dunque Gesù e trovò Lazzaro che era già da quattro giorni nel 
      sepolcro. 
      
      [18] Betània distava da Gerusalemme meno di due miglia 
      
      [19] e molti Giudei erano venuti da Marta e Maria per consolarle per il 
      loro fratello. 
      
      [20] Marta dunque, come seppe che veniva Gesù, gli andò incontro; Maria 
      invece stava seduta in casa. 
      
      [21] Marta disse a Gesù: "Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non 
      sarebbe morto! 
      
      [22] Ma anche ora so che qualunque cosa chiederai a Dio, egli te la 
      concederà". 
      
      [23] Gesù le disse: "Tuo fratello risusciterà". 
      
      [24] Gli rispose Marta: "So che risusciterà nell'ultimo giorno". 
      
      [25] Gesù le disse: "Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, 
      anche se muore, vivrà; 
      
      [26] chiunque vive e crede in me, non morrà in eterno. Credi tu questo?".
      
      
      [27] Gli rispose: "Sì, o Signore, io credo che tu sei il Cristo, il Figlio 
      di Dio che deve venire nel mondo". 
      
      [28] Dopo queste parole se ne andò a chiamare di nascosto Maria, sua 
      sorella, dicendo: "Il Maestro è qui e ti chiama". 
      
      [29] Quella, udito ciò, si alzò in fretta e andò da lui. 
      
      [30] Gesù non era entrato nel villaggio, ma si trovava ancora là dove 
      Marta gli era andata incontro. 
      
      [31] Allora i Giudei che erano in casa con lei a consolarla, quando videro 
      Maria alzarsi in fretta e uscire, la seguirono pensando: "Va al sepolcro 
      per piangere là". 
      
      [32] Maria, dunque, quando giunse dov'era Gesù, vistolo si gettò ai suoi 
      piedi dicendo: "Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe 
      morto!". 
      
      [33] Gesù allora quando la vide piangere e piangere anche i Giudei che 
      erano venuti con lei, si commosse profondamente, si turbò e disse: 
      
      [34] "Dove l'avete posto?". Gli dissero: "Signore, vieni a vedere!". 
      
      [35] Gesù scoppiò in pianto. 
      
      [36] Dissero allora i Giudei: "Vedi come lo amava!". 
      
      [37] Ma alcuni di loro dissero: "Costui che ha aperto gli occhi al cieco 
      non poteva anche far sì che questi non morisse?". 
      
      [38] Intanto Gesù, ancora profondamente commosso, si recò al sepolcro; era 
      una grotta e contro vi era posta una pietra. 
      
      [39] Disse Gesù: "Togliete la pietra!". Gli rispose Marta, la sorella del 
      morto: "Signore, già manda cattivo odore, poiché è di quattro giorni". 
      
      [40] Le disse Gesù: "Non ti ho detto che, se credi, vedrai la gloria di 
      Dio?". 
      
      [41] Tolsero dunque la pietra. Gesù allora alzò gli occhi e disse: "Padre, 
      ti ringrazio che mi hai ascoltato. 
      
      [42] Io sapevo che sempre mi dai ascolto, ma l'ho detto per la gente che 
      mi sta attorno, perché credano che tu mi hai mandato". 
      
      [43] E, detto questo, gridò a gran voce: "Lazzaro, vieni fuori!". 
      
      [44] Il morto uscì, con i piedi e le mani avvolti in bende, e il volto 
      coperto da un sudario. Gesù disse loro: "Scioglietelo e lasciatelo 
      andare". 
      
      [45] Molti dei Giudei che erano venuti da Maria, alla vista di quel che 
      egli aveva compiuto, credettero in lui. 
      
      [46] Ma alcuni andarono dai farisei e riferirono loro quel che Gesù aveva 
      fatto. 
      
      [47] Allora i sommi sacerdoti e i farisei riunirono il sinedrio e 
      dicevano: "Che facciamo? Quest'uomo compie molti segni. 
      
      [48] Se lo lasciamo fare così, tutti crederanno in lui e verranno i Romani 
      e distruggeranno il nostro luogo santo e la nostra nazione". 
      
      [49] Ma uno di loro, di nome Caifa, che era sommo sacerdote in quell'anno, 
      disse loro: "Voi non capite nulla 
      
      [50] e non considerate come sia meglio che muoia un solo uomo per il 
      popolo e non perisca la nazione intera". 
      
      [51] Questo però non lo disse da se stesso, ma essendo sommo sacerdote 
      profetizzò che Gesù doveva morire per la nazione 
      
      [52] e non per la nazione soltanto, ma anche per riunire insieme i figli 
      di Dio che erano dispersi. 
      
      [53] Da quel giorno dunque decisero di ucciderlo. 
      
      [54] Gesù pertanto non si faceva più vedere in pubblico tra i Giudei; egli 
      si ritirò di là nella regione vicina al deserto, in una città chiamata 
      Efraim, dove si trattenne con i suoi discepoli. 
      
      [55] Era vicina la Pasqua dei Giudei e molti dalla regione andarono a 
      Gerusalemme prima della Pasqua per purificarsi. 
      
      [56] Essi cercavano Gesù e stando nel tempio dicevano tra di loro: "Che ve 
      ne pare? Non verrà egli alla festa?". 
      
      [57] Intanto i sommi sacerdoti e i farisei avevano dato ordine che 
      chiunque sapesse dove si trovava lo denunziasse, perché essi potessero 
      prenderlo.