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Sant'Anastasio I (Papa dal 27/11/399 al 19/12/401) Il «Liber Pontificalis» lo dice romano di origine. Edificò a Roma la basilica Crescenziana, individuata, oggi, in San Sisto Vecchio. Combatté con energia il donatismo nelle provincie settentrionali dell'Africa, ratificando le decisioni del Concilio di Toledo del 400. Questo Pontefice è conosciuto specialmente per la controversia origenista. Nel 399 gli amici di san Gerolamo si adoperarono per ottenere da lui una formale condanna dell'origenismo. Sollecitato anche da lettere e da ambasciatori di Teofilo, vescovo di Alessandria, per la partecipazione dell'Occidente a questa lotta, condannò le proposizioni presentategli. Fu in ottimi rapporti con Paolino, poi vescovo di Nola. Della copiosa corrispondenza, che Anastasio dal Laterano indirizzò a personalità di vari paesi, sono rimaste poche lettere. Dopo un pontificato breve (399-401) e molto attivo, Anastasio morì il 19 dicembre 401.
Anastasio = risorto, dal grecoA Roma nel cimitero di Ponziano sulla via Portuense, deposizione di sant'Anastasio I, papa, uomo ricco di povertà e di apostolica sollecitudine, che si oppose fermamente alle dottrine ereticali.
Beato Guglielmo di Fenoglio Nato nel 1065 a Garresio-Borgoratto, diocesi di Mondovì, il beato Guglielmo di Fenoglio, dopo un periodo di romitaggio a Torre-Mondovì, si trasferì a Casotto - sempre in zona - dove dei solitari vivevano secondo lo stile di san Bruno, fondatore dei Certosini. Fu così tra i primi religiosi della Certosa di Casotto. Vi morì da fratello laico (è patrono dei conversi certosini), intorno al 1120. La tomba fu da subito meta di pellegrini. Pio IX confermò il culto nel 1860. Tra le circa 100 raffigurazioni note del beato (solo nella Certosa di Pavia ce ne sono 22) una fa riferimento al leggendario «miracolo della mula». Guglielmo vi è ritratto con una zampa dell'animale in mano. Con essa si sarebbe difeso da alcuni malintenzionati per poi riattaccarla al corpo dell'equino.
Zampa di mula Nella Certosa di Casotto in Piemonte, beato Guglielmo da Fenoglio,
religioso, che aveva condotto in precedenza vita eremitica.
Beate Maria Eva della Provvidenza Noiszewska e Maria Marta di Gesù Wolowska Le beate Maria della Provvidenza (al secolo Ewa Noiszewska), nata a Osaniszki in Lituania
l'11 giugno 1885, e Maria Marta di Gesù (al secolo Casimira Wolowska), nata a Lublin in Polonia il 30 novembre 1879, religiose professe della Congregazione delle Suore dell'Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria, condivisero il martirio in odio
alla fede cristiana presso Góra Pietralewicka il 19 dicembre 1942. Furono beatificate
da Giovanni Paolo II a Varsavia (Polonia) il 13 giugno 1999 con altri 106 martiri polacchi. Nella cittadina di Slonim in Polonia, beate Maria Eva della Provvidenza Noiszewska e Maria Marta di Gesù Wolowsk, vergini della Congregazione delle Suore dell'Immacolata Concezione e martiri, che, durante l'occupazione della Polonia in guerra, furono fucilate per la loro fede.
Beato Berengario de Banares Ricevuto l'abito Mercedario come cavaliere laico, dalle mani di San Pietro Nolasco, il Beato Berengario de Banares, fu inviato nel 1240 in compagnia di San Serapio, in redenzione ad Algeri in Africa. Dopo aver liberato 87 schiavi Berengario fece ritorno a Barcellona in Spagna mentre il compagno rimase in ostaggio per alcuni prigionieri, quando apprese poi del martirio di San Serapio rimase molto toccato. Terminò i suoi giorni ritirato nel convento di Sant'Antonio Abate in Tarragona dove spirò santamente accompagnato da innumerevoli miracoli. L'Ordine lo festeggia il 19 dicembre.
Santi Francesco Saverio Hà Trong Mau e compagni In località Bắc-Ninh nel Tonchino, ora Viet Nam, santi martiri Francesco Saverio Hà Trọng Mậu, Domenico Bùi Văn Úy, catechisti, Tommaso Nguyễn Văn Đệ, sarto, e Agostino Nguyễn Văn Mới e Stefano Nguyễn Văn Vinh, contadini, dei quali l'uno neofita e l'altro ancora catecumeno: per essersi rifiutati di recare oltraggio alla croce, patirono tutti carcere e supplizi e furono, infine, strangolati per ordine dell'imperatore Minh Mạng.
Beati 6 Padri Mercedari I Beati mercedari: Pietro di Benevento, Giovanni de Verdera, Bartolomeo di Podio,
Guglielmo de Prunera, Pietro de Gualba e Guglielmo de Gallinaris, si distinsero per
la santità della vità. Insigni per l'osservanza della regola monastica, per la preghiera
continua e la pratica di ogni virtù si affrettarono ad andare verso il paradiso e
godere le delizie eterne. L'Ordine li festeggia il 19 dicembre.
San Gregorio di Auxerre A Auxerre nella Gallia lugdunense, ora in Francia, san Gregorio, vescovo.
San Berardo di Teramo Teramo Berardo = forte come l'orso, dal tedesco Bastone pastorale
Beata Adelaide di Susa Adelaide = dal nobile aspetto, dall'antico tedesco
Santa Fausta Fausta = propizia, favorevole, dal latino Palma
Santi Dario, Zosimo, Paolo e Secondo di Nicea
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