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Beato Desiderio Franco Desiderio, di Villafranca Piemonte, era fratello del beato Cristiano e lo seguì sulla strada
della perfezione. Come il fratello fu agostiniano, dapprima in Piemonte, poi a Napoli. Alla morte del fratello fu eletto vicario generale dei monasteri per il Regno di Napoli, per Roma, l'Umbria e la Toscana. Morì verso il 1450 e fu sepolto nel Convento di Carbonara, vicino al fratello. La sua festa ricorreva il 3 ottobre.
Sant'Ewaldo il Nero ed Ewaldo il Bianco I santi con questo nome che vengono ricordati oggi, in realtà, sono due: Edwaldo il Bianco
ed Edwaldo il Nero, patroni della Westfalia, così chiamati dal colore dei loro capelli. Di
origini anglosassoni, nacquero in Britannia nel VII secolo e seguirono nel 690 il loro abate Willibrordo (657-739), che con undici monaci aveva intrapreso la sua opera evangelizzatrice tra i Frisoni occidentali. Nel 695 Willibrordo li inviò ad evangelizzare i Sassoni. Le loro intenzioni però non poterono attuarsi, perché nello stesso 695, i due monaci subirono il martirio per mano di alcuni fanatici, difensori delle loro tradizioni pagane e timorosi della propagazione del cristianesimo fra il popolo sassone. Il martirio fu diverso per i due monaci; Ewaldo il Bianco fu trafitto subito con la spada, mentre Ewaldo il Nero fu invece torturato a lungo crudelmente e come narra lo storico anglosassone Beda il Venerabile (672-735), gli assassini infierirono su di lui con orribili mutilazioni; i resti dei due martiri furono gettati nel fiume Reno e ripescati e sepolti poi, da un monaco di nome Tilmon. In Sassonia, nell'odierna Germania, due santi martiri di nome Evaldo, il primo detto Nero, l'altro Bianco: sacerdoti di origine inglese, formati sull'esempio di san Villibrordo e dei suoi compagni, passarono in Sassonia e, avendo cominciato a predicare Cristo, catturati dai pagani, subirono il martirio.
San Gerardo di Brogne Nobile del Lomacensis, Gerardo, ancora giovanissimo, era stato preso da un grande ideale
religioso. Dopo un'iniziazione alla vita monastica a Saint-Denis, presso Parigi, aveva
fondato nelle proprie terre un'abbazia benedettina. Uomo virtuoso e monaco esemplare,
conosciutissimo dalle famiglie potenti delle regioni vicine al suo monastero, attirò
prestissimo l'attenzione dei principi, specialmente di Gisleberto di Lotaringia e di
Arnaldo di Fiandra che lo chiamarono per risollevare i loro monasteri decaduti. Apostolo
infaticabile, Gerardo percorse per venticinque anni la Lotaringia e la Fiandra riformando
una dozzina di abbazie. Morí a Brogne nel 959. Il culto a Gerardo risale al 1131 e Brogne,
oggi Saint-Gérard, divenne rapidamente un luogo di pellegrinaggio. La festa del santo è
celebrata nelle diocesi di Namur, Gand e Liegi. Reliquie, considerate come autentiche, si conservano a Saint-Gérard (casa parrocchiale e convento dei Padri Assunzionisti), a Maredsous (abbazia), Aubange (casa parrocchiale) e Gand (chiesa di Notre-Dame).
Gerardo = valoroso con la lancia, dal tedesco Bastone pastorale Nel territorio di Namur, nell'odierno Belgio, san Gerardo, primo abate del monastero di Brogne da lui fondato, che si adoperò per il rinnovamento della disciplina monastica nelle Fiandre e nella Lotaringia e riportò molti cenobi alla originaria osservanza della regola.
Beati Ambrogio Francesco Ferro e 27 compagni L'evangelizzazione nel Rio Grande do Norte, nel Brasile, fu iniziata nel 1597 da missionari
portoghesi. Negli anni seguenti alcuni olandesi, di confessione calvinista, crearono un
clima di conflittualità che portò alla persecuzione anticattolica. Allora nel Rio Grande
do Norte, c'erano due parrocchie, una a Cunhaú guidata da don Andrea de Soveral mentre a
Natal viveva la comunità della Madonna della Purificazione con il suo parroco don Ambrogio
Francesco Ferro. Entrambi furono vittime della persecuzione: a Cunhaú il 16 luglio 1645 fu
ucciso padre Andrea de Soveral insieme a 69 fedeli. Saputolo, i cattolici di Natal cercarono di mettersi in salvo, ma fu inutile. Insieme al loro parroco, furono inviati dalle autorità olandesi ad Uruaçu, dove erano attesi da soldati e indigeni capeggiati Antonio Paraopaba. Padre Ambrogio, che morì il 3 ottobre, e i suoi parrocchiani furono torturati e uccisi. Si conoscono i nomi soltanto di 28 di loro, parroco compreso. Sono stati beatificati il 5 marzo 2000 da Giovanni Paolo II. I (Avv.)/i Sulla riva del fiume Uruaçu vicino a Natal in Brasile, beati Ambrogio Francesco Ferro, sacerdote, e compagni, martiri, vittime della repressione perpetrata contro la fede cattolica.
Beati Martiri Cattolici del Brasile Padre Andre Soveral, gesuita brasiliano nato nel 1572 e martirizzato il 16 luglio 1645, nella cappella della Madonna delle Candele a Cunhau, assieme ai suoi fedeli, da una truppa
di soldati olandesi. Padre Ambrosio Francisco Ferro, martirizzato il 3 ottobre 1645,
assieme ai suoi parrocchiani, dopo diverse torture, da soldati olandesi e da 200 indios,
comandati dal loro capo Antonio Paraopaba.16 luglio: Nella città di Cunhaú vicino a Natal
in Brasile, beati Andrea de Soveral, sacerdote della Compagnia di Gesù, e Domenico Carvalho, martiri, che, mentre si celebrava la Messa, furono rinchiusi in chiesa con l'inganno insieme alla folla dei fedeli e atrocemente uccisi. 3 ottobre: Sulla riva del fiume Uruaçu vicino a Natal in Brasile, beati Ambrogio Francesco Ferro, sacerdote, e compagni, martiri, vittime della repressione perpetrata contro la fede cattolica.
San Dionigi l'Areopagita Dionigi viene citato da Luca come uno dei pochissimi ateniesi che seguirono Paolo dopo il
discorso all'Areopago. Un altro Dionigi, vescovo di Corinto del II secolo, scrive che
l'Areopagita fu il primo pastore di Atene. Fu, poi, confuso con l'omonimo protovescovo
martire di Parigi, la cui festa cade il 9 ottobre. Sotto il nome di Pseudo-Dionigi va
l'autore (forse un monaco siriaco del V-VI secolo) di celebri scritti largamente diffusi
nel Medioevo: tra essi il «De coelesti Ierarchia» e il «De divinis nominibus». In essi si
afferma che Dionigi avrebbe visto l'eclissi della Crocifissione e assistito alla Dormizione
di Maria. Perciò furono attribuiti all'antico ateniese. Commemorazione di san Dionigi l'Areopagita, che si convertì a Cristo annunciato da san Paolo Apostolo davanti all'Areopágo e fu costituito primo vescovo di Atene.
Beato Utto (Udo) di Metten Il beato Udo (Utto) era monaco della celebre abbazia benedettina di Reichenau, sul lago di
Costanza. Nel 766 alla nascita del chiostro di Metten, in Baviera, vi si trasferì con 12
compagni. Alcune fonti dicono che il fondatore era il suo padrino Gamelberto. Altre attribuiscono la fondazione allo stesso monaco o, addirittura, a Carlo Magno. Certo è che Udo fu il primo abate. È spesso raffigurato con un'ascia in mano, perché si dice abbia provveduto personalmente al disboscamento dell'area del monastero. È protettore dei coloni. Morto nell'829, il suo culto è stato confermato da Pio X nel 1909. Coloni Nel monastero di Metten nella Baviera, in Germania, beato Utto, fondatore e primo abate.
Santi Dionigi, Fausto, Caio, Pietro, Paolo e compagni Ad Alessandria d'Egitto, commemorazione dei santi Fausto, Caio, Pietro, Paolo, Eusebio,
Cheremóne, Lucio e altri due, i quali, prima sotto l'imperatore Decio e poi sotto Valeriano,
per ordine del governatore Emiliano, molto patirono insieme al vescovo san Dionigi come
confessori della fede; tra loro Fausto raggiunse, sotto l'imperatore Diocleziano,
anche la palma del martirio.
Beata Agostina dell'Assunzione La Beata Agostina dell'Assunzione, monaca in Siviglia (Spagna) nel monastero mercedario
dell'Assunzione, ogni giorno pregava il Signore per la conversione dei peccatori. Durante
la sua vita fu rallegrata da frequenti apparizioni della Madonna finché ricca di sante
opere volò verso la patria del paradiso.L'Ordine la festeggia il 3 ottobre. Agostina = piccola venerabile, dal latino
San Massimiano di Ksar Bagai Commemorazione di san Massimiano, vescovo di Bagaï in Numidia, nell'odierna Algeria, che, dopo avere più volte patito dagli eretici atroci torture, fu infine gettato da una torre e abbandonato come morto; ma, raccolto poi dai passanti e sanato, non desistette dal lottare per la fede cattolica.
Beato Damiano de Portu Il Beato Damiano de Portu, predicò apertamente Cristo in terra d'Africa dove si trovò per
redenzione e qui liberò dalla schiavitù dei saraceni 136 schiavi. Ritornato in Spagna nel
convento di Sant'Eulalia in città di Lerida, emigrò lieto al Signore nell'anno 1399.
L'Ordine lo festeggia il 3 ottobre.
San Cipriano di Tolone A Toulon nella Provenza in Francia, san Cipriano, vescovo, che, discepolo di san Cesario
di Arles, difese in molti concili la retta fede sulla grazia, sostenendo che nessun beneficio si può di per sé trarre dalle realtà divine, se non prima invocato dalla grazia preveniente di Dio.
Beata Maddalena la Maggiore Chiamata la Maggiore, la Beata Maddalena, religiosa mercedaria del monastero dell'Assunzione
in Siviglia (Spagna), rifulse per l'innocenza e la santità della vita.Finché abbondantemente
piena di doni celesti emigrò verso lo Sposo eterno. L'Ordine la festeggia il 3 ottobre.
Beato Giovanni Tapia Missionario e divulgatore dell'Ordine Mercedario in Guatemala, il Beato Giovanni Tapia, governò saggiamente il suo convento.Dopo una vita trascorsa come piace a Dio e aver accumulato tanti meriti morì nell'anno 1562. L'Ordine lo festeggia il 3 ottobre.
Beato Crescenzio Garcia Pobo A Madrid in Spagna, beato Crescenzo García Pobo, sacerdote del Terz'Ordine di San Francesco
degli Incappucciati della beata Vergine Addolorata e martire, che, durante la persecuzione
contro la fede, versò il suo sangue per Cristo.
Beato José María Poyatos Ruiz Martire della guerra civile spagnola, morì a 21 anni guardando in faccia i carnefici mentre
gridava «Viva Cristo Re!». Beatificato il 13 ottobre 2013.
Beato Adalgotto di Coira A Coira in Svizzera, beato Adalgotto, vescovo, che, discepolo di san Bernardo a Chiaravalle,
fu grande benemerito della disciplina monastica.
Sant'Esichio A Maiuma in Palestina, commemorazione di sant'Esichio, monaco, che fu discepolo di sant'Ilarione e suo compagno di pellegrinaggio.
Santa Candida di Roma A Roma nel cimitero di Ponziano sulla via Portuense, santa Candida martire.
Sant'Edmondo di Scozia Edmondo = difensore della proprietà, dal tedesco.
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