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San Leonardo di Limoges Leonardo nacque in Gallia al tempo dell’imperatore Anastasio da nobili franchi, amici del
re Clodoveo che volle fargli da padrino al battesimo. In gioventù rifiutò di arruolarsi
nell’esercito e si mise al seguito di S. Remigio, arcivescovo di Reims. Avendo questi
ottenuto dal re di poter chiedere la liberazione dei prigionieri che avesse incontrato,
anche Leonardo, acceso di carità, chiese e ottenne lo stesso favore e liberò, di fatto,
un gran numero di questi infelici. Diffondendosi la fama della sua santità, egli rifiutata
la dignità vescovile offertagli da Clodoveo si diresse a Limoges; attraversando la foresta
di Pavum soccorse la Regina sorpresa dalle doglie del parto. La preghiera del santo le
concesse di superare i dolori e di dare alla luce un bel bambino. Clodoveo riconoscente
gli concesse una parte del bosco per edificarvi un monastero. Il Santo costruì un oratorio
in onore della Madonna e dedicò in altare in onore di S. Remigio; scavò poi un pozzo che
si riempì miracolosamente d’acqua e al luogo diede il nome di nobiliacum in ricordo della
donazione di Clodoveo. Il Santo sarebbe morto il 6 novembre di un anno imprecisato, nella
metà del VI secolo. Prigionieri, Puerpere Campobasso, Conegliano (TV)
Leonardo = forte come leone, dal latino e dal tedesco Nella cittadina vicino a Limoges
in Francia in seguito insignita del suo nome, san Leonardo, eremita.
Sant'Iltuto (Illtud Farchog) Illtud Farchog nasce nel 480, è figlio di un principe bretone, Bican. In gioventù i genitori lo mandano a studiare presso uno zio, san Garmon, che più tardi sarà vescovo di Manaw. Anche se si dimostra un ottimo studente, soprattutto nel campo della letteratura, Illtud preferisce alla strada religiosa la carriera militare. Dopo aver appreso le arti cavalleresche si mette al servizio del cugino, re Arthur. Riceve però l'offerta di un posto nella guardia reale del re Pawl di Penychen, nel Gallles, e si trasferisce a Nant Pawl. Dopo un incontro quanto mai fortunoso con san Cadog Illtud decide di diventare monaco a Hodnant Valley. È qui che, con l'aiuto dell'arcivescovo san Dyfrig, costruisce il monastero di Llanilltud Fawr. In questo luogo raccoglie attorno a sé diversi monaci. Da qui usciranno molti dei santi gallesi. Secondo Alcuni Illtud muore in Britannia, ma le sue reliquie sembra siano custodite nella chiesa di Llanilltud Fawr. Nel monastero di Llanilltud Fawr in Galles, sant'Iltuto, abate, fondatore di questo cenobio, nel quale la fama della sua santità e della sua insigne dottrina raccolse molti discepoli.
Beato Tommaso Jihyoe di Sant'Agostino Nacque a Omura (Nagasaki) verso il 1600. I suoi genitori erano catechisti e morirono
ambedue martiri. Da bambino frequentò la scuola dei gesuiti. Avendo poi deciso di abbracciare la vita religiosa, su suggerimento di un missionario si trasferì a Manila nelle Filippine. Qui emise i voti nell’ordine agostiniano, completò gli studi di teologia e venne ordinato sacerdote. La persecuzione, intanto, infieriva contro i cristiani giapponesi accanendosi in particolare contro i missionari. Desideroso di testimoniare la sua fede e di recare conforto ai fedeli,Tommaso non vedeva l’ora di tornare in patria. Approdato a Nagasaki nel 1631, riuscì a entrare al servizio del governatore della città. Poté così contattare i missionari in carcere, ricevere la lista dei cristiani e recare loro soccorso e conforto. Scoperto, si rifugiò in una grotta non lontano dalla città. Di là, con espedienti e travestimenti, riuscì ancora a visitare i fedeli e a infondere loro coraggio. Divenuto una figura leggendaria, venne infine catturato e giustiziato sulla «collina dei martiri».
Beata Cristina di Stommeln Dopo aver avuto nel 1247 - a 5 anni - una visione di Gesù Bambino, la beata Cristina di Stommeln, vicino a Colonia, sfuggì dodicenne a un matrimonio combinato ed entrò in un convento di Beghine. Quindicenne ricevette le stimmate a mani e piedi e i segni della corona di spine sul capo. Fu tentata più volte dal demonio, fin sull'orlo del suicidio. I segni esteriori di tali esperienze fecero credere alle Beghine che fosse pazza, perciò la allontanarono. Ebbe poi come guida spirituale Pietro di Dacia, un Domenicano allievo di Alberto Magno (anche un fratello di Cristina entrò nell'ordine). Nell'anno della morte di Pietro gli assalti del demonio cessarono e Cristina visse in pace fino al 1312, sempre indossando l'abito delle Beghine.
Vicino a Colonia in Lotaringia, nell'odierna Germania, beata Cristina di Stommeln, vergine, che, in piena comunione con la passione di Cristo, vinse mirabilmente ogni tentazione del mondo.
San Paolo San Paolo, vescovo di Costantinopoli e martire, fu spesso esiliato dagli ariani a motivo
della sua difesa della fede nicena e più volte reintegrato nella sua sede, venne infine
rinchiuso dall'imperatore Costanzo a Cucusum, cittadella in Cappadocia, dove cadde vittima
dell'insidia degli ariani e venne da questi strangolato.Commemorazione di san Paolo,
vescovo di Costantinopoli: ripetutamente scacciato dagli ariani per la sua fede nicena
e più volte restituito alla sua dignità, fu infine relegato dall'imperatore Costanzo a
Göksun, piccola cittadina della Cappadocia, dove sarebbe stato crudelmente strangolato
in un agguato tesogli dagli stessi ariani.
San Teobaldo di Dorat Religioso dei Canonici Regolari di Sant'Agostino, a Dorat, Francia. Esercitando la funzione
di guardiano, non usciva mai dalla chiesa se non per prestare assistenza agli infermi.
A Dorat nel territorio di Limoges ancora in Francia, san Teobaldo, sacerdote, che, canonico
regolare preposto all'ufficio di custode, non uscì mai dalle mura della chiesa, se non
per assistere gli infermi e provvedere alle loro necessità.
Santi Callinico e compagni A Gerusalemme, santi Calliníco, Imerio, Teodoro, Stefano, Pietro, Paolo, un altro Teodoro,
Giovanni, un altro Giovanni e un altro ancora di cui resta sconosciuto il nome, martiri,
che, soldati, durante l'occupazione di Gaza da parte dei Saraceni, furono arrestati dai
nemici, ma incitati dal vescovo san Sofronio, confessarono la propria fede in Cristo e
subirono per questo il martirio per decapitazione.
Beato Emanuele della Sacra Famiglia (Manuel Sanz Domínguez) Monaco professo e Riformatore dell'Ordine di San Girolamo; nato a Sotodosos (Spagna) nel
1887 e ucciso, in odio alla Fede, a Paracuellos de Jarama (Spagna) tra il 6 e l'8 novembre
1936. Papa Benedetto XVI ha riconosciuto il suo martirio in data 20 dicembre 2012. E' stato
beatificato sotto il pontificato di Papa Francesco in data 13 ottobre 2013.
Beato Garcia Darlet Grande penitente spagnolo dell'Ordine Mercedario, il Beato Garcia Darlet, offrì se stesso
in sacrificio a Dio. Per tutta la sua vita diede testimonianza di un'ardente fede, finché,
nel convento di Sant'Eulalia in Pamplona (Spagna), ornato di divine virtù lasciò questo mondo per gioire eternamente nella gloria del Signore. L'Ordine lo festeggia il 6 novembre.
Beato Pietro Amelio Religioso del convento di Santa Maria in Narbona (Francia), il Beato Pietro Amelio, fu
valoroso soldato di Cristo. Combatté ovunque per la propagazione della fede cattolica e
per allontanare i nemici del Signore finché celebre per la santità e la dottrina si addormentò in pace. L'Ordine lo festeggia il 6 novembre.
San Felice di Toniza A La Calle in Numidia, nell'odierna Tunisia, san Felice, martire, del quale sembra parlare
sant'Agostino quando dice al popolo: «Veramente felice fu nel nome e nella corona portati:
professò, infatti, la fede in Cristo e fu destinato alla tortura, ma all'indomani il suo
corpo fu trovato in carcere esanime».
Beato Bernardo de Apiano Il Beato Bernardo de Apiano, visse nel convento della Mercede di San Martino in Perpignano
(Francia). Famoso per la santità della vita, l'osservanza della regola, lo studio e le virtù
raggiunse santamente in Cristo la patria celeste. L'Ordine lo festeggia il 6 novembre.
San Vinnoco Nel territorio di Thérouanne in Austrasia, nell'odierna Francia, san Vinnoco, abate, che, di
origine bretone, fu accolto da san Bertino tra i monaci di Sithieu e fondò poi, con il lavoro delle sue stesse mani il cenobio di Wormhoudt, che resse santamente.
San Valentino di Genova Valentino, il primo vescovo noto di Genova, svolse il suo ufficio pastorale con rara prudenza e grande carità a favore degli orfani e delle vedove. Valentino = che sta bene, sano, forte, robusto, dal latino Bastone pastorale, Mitra
Sant'Emiliano Vescovo irlandese, pellegrino a Roma, morì in fama di santità, nel viaggio di ritorno, nei pressi di Faenza. Al ritrovamento del suo sepolcro, si narrano numerosi prodigi. Il suo corpo è custodito in Cattedrale a Faenza. Faenza
Santo Stefano d'Apt Bastone pastorale, Mitra Ad Apt nella Provenza, sempre in Francia, santo Stefano, vescovo, insigne per la sua mansuetudine, che fu per due volte pellegrino a Gerusalemme e si dedicò alla ricostruzione della cattedrale.
San Melanio A Rennes nella Bretagna in Francia, san Melanio, vescovo, che passò al Signore nel luogo
chiamato Plaz lungo il fiume Vilaine, dove aveva costruito con le sue stesse mani una chiesa
e radunato dei monaci per servire Dio.
Beati Martiri Spagnoli Vincenziani Papa Francesco ha riconosciuto il loro martirio il 5 luglio 2013. Fortunato Velasco Tobar e
13 compagni sono stati beatificati il 13 ottobre 2013.
San Protasio di Losanna Protasio = preferito, dal latino In Burgundia nel territorio dell'odierna Svizzera, san
Protasio, venerato come vescovo di Losanna.
San Severo di Barcellona A Barcellona in Spagna, san Severo, vescovo, che, come si tramanda, ricevette la corona del martirio.
San Felice di Genova Felice = contento, dal latino Bastone pastorale, Mitra
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