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               LA SACRA BIBBIA Edizione CEI  | 
          
| 2 Cronache 36 | 
       
      
      
      [1] Il popolo del paese prese Ioacaz figlio di Giosia e lo proclamò re,
      al posto del padre, in Gerusalemme.
      
      [2] Quando Ioacaz divenne re, aveva ventitré anni; regnò tre mesi in
      Gerusalemme.
      
      [3] Lo spodestò in Gerusalemme il re d'Egitto, che impose al paese
      un'indennità di cento talenti d'argento e di un talento d'oro.
      
      [4] Il re d'Egitto nominò re su Giuda e Gerusalemme il fratello Eliakìm,
      cambiandogli il nome in Ioiakìm. Quanto al fratello di Ioacaz, Necao lo
      prese e lo deportò in Egitto.
      
      [5] Quando Ioiakìm divenne re, aveva venticinque anni; regnò undici anni
      in Gerusalemme. Egli fece ciò che è male agli occhi del Signore suo Dio.
      
      [6] Contro di lui marciò Nabucodònosor re di Babilonia, che lo legò con
      catene di bronzo per deportarlo in Babilonia.
      
      [7] Nabucodònosor portò in Babilonia parte degli oggetti del tempio, che
      depose in Babilonia nella sua reggia.
      
      [8] Le altre gesta di Ioiakìm, gli abomini da lui commessi e le colpe che
      risultarono sul suo conto, ecco sono descritti nel libro dei re di Israele
      e di Giuda. Al suo posto divenne re suo figlio Ioiachìn.
      
      [9] Quando Ioiachìn divenne re, aveva diciotto anni; regnò tre mesi e
      dieci giorni in Gerusalemme. Egli fece ciò che è male agli occhi del
      Signore.
      
      [10] All'inizio del nuovo anno il re Nabucodònosor mandò a imprigionarlo
      per deportarlo in Babilonia con gli oggetti più preziosi del tempio. Egli
      nominò re su Giuda e Gerusalemme il fratello di suo padre Sedecìa.
      
      [11] Quando Sedecìa divenne re, aveva ventun anni; regnò undici anni in
      Gerusalemme.
      
      [12] Egli fece ciò che è male agli occhi del Signore suo Dio. Non si
      umiliò davanti al profeta Geremia che gli parlava a nome del Signore.
      
      [13] Si ribellò anche al re Nabucodònosor, che gli aveva fatto giurare
      fedeltà in nome di Dio. Egli si ostinò e decise fermamente in cuor suo
      di non far ritorno al Signore Dio di Israele.
      
      [14] Anche tutti i capi di Giuda, i sacerdoti e il popolo moltiplicarono
      le loro infedeltà, imitando in tutto gli abomini degli altri popoli, e
      contaminarono il tempio, che il Signore si era consacrato in Gerusalemme.
      
      [15] Il Signore Dio dei loro padri mandò premurosamente e incessantemente
      i suoi messaggeri ad ammonirli, perché amava il suo popolo e la sua
      dimora.
      
      [16] Ma essi si beffarono dei messaggeri di Dio, disprezzarono le sue
      parole e schernirono i suoi profeti al punto che l'ira del Signore contro
      il suo popolo raggiunse il culmine, senza più rimedio.
      
      [17] Allora il Signore fece marciare contro di loro il re dei Caldei, che
      uccise di spada i loro uomini migliori nel santuario, senza pietà per i
      giovani, per le fanciulle, per gli anziani e per le persone canute. Il
      Signore mise tutti nelle sue mani.
      
      [18] Quegli portò in Babilonia tutti gli oggetti del tempio, grandi e
      piccoli, i tesori del tempio e i tesori del re e dei suoi ufficiali.
      
      [19] Quindi incendiarono il tempio, demolirono le mura di Gerusalemme e
      diedero alle fiamme tutti i suoi palazzi e distrussero tutte le sue case
      più eleganti.
      
      [20] Il re deportò in Babilonia gli scampati alla spada, che divennero
      schiavi suoi e dei suoi figli fino all'avvento del regno persiano,
      
      [21] attuandosi così la parola del Signore, predetta per bocca di
      Geremia: "Finché il paese non abbia scontato i suoi sabati, esso
      riposerà per tutto il tempo nella desolazione fino al compiersi di
      settanta anni".
      
      [22] Nell'anno primo di Ciro, re di Persia, a compimento della parola del
      Signore predetta per bocca di Geremia, il Signore suscitò lo spirito di
      Ciro re di Persia, che fece proclamare per tutto il regno, a voce e per
      iscritto:
      
      [23] "Dice Ciro re di Persia: Il Signore, Dio dei cieli, mi ha
      consegnato tutti i regni della terra. Egli mi ha comandato di costruirgli
      un tempio in Gerusalemme, che è in Giuda. Chiunque di voi appartiene al
      suo popolo, il suo Dio sia con lui e parta!".