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               LA SACRA BIBBIA Edizione CEI  | 
          
| Giuditta 2 | 
      
      
      [1] 
      Nell'anno decimottavo, il giorno ventidue del primo mese, nel palazzo di 
      Nabucodònosor re degli Assiri, fu discusso un piano di vendetta contro 
      tutta la terra, come aveva annunziato. 
      
      [2] Radunò tutti i suoi ministri e i suoi dignitari, tenne con loro 
      consiglio segreto ed espose compiutamente con la sua parola tutta la 
      perfidia di quelle regioni. 
      
      [3] Essi decisero che si dovesse punire con la distruzione chiunque non si 
      era allineato con l'ordine da lui emanato. 
      
      [4] Quando ebbe finito la consultazione, Nabucodònosor re degli Assiri 
      chiamò Oloferne, generale supremo del suo esercito, che teneva il secondo 
      posto dopo di lui, e gli disse: 
      
      [5] "Questo dice il gran re, il signore di tutta la terra: Ecco tu uscirai 
      come mio luogotenente e prenderai con te uomini valorosi: centoventimila 
      fanti e un contingente di dodicimila cavalli con i loro cavalieri; 
      
      [6] quindi muoverai contro tutti i paesi di occidente, perché quelle 
      regioni hanno disobbedito al mio comando. 
      
      [7] A costoro ordinerai di preparare la terra e l'acqua, perché con 
      collera piomberò su di loro e coprirò la terra con i piedi del mio 
      esercito e li metterò in suo potere per il saccheggio. 
      
      [8] Quelli di loro che cadranno colpiti riempiranno le loro valli e ogni 
      torrente e fiume sarà pieno dei loro cadaveri fino a straripare; 
      
      [9] i loro prigionieri li spingerò fino agli estremi di tutta la terra.
      
      
      [10] Tu dunque và e occupa per me tutto il loro paese e, quando si saranno 
      arresi a te, li terrai a mia disposizione fino al giorno del loro castigo.
      
      
      [11] Quanto ai ribelli, non abbia il tuo occhio compassione di destinarli 
      alla morte e alla devastazione in tutto il territorio. 
      
      [12] Come è vero che vivo io e vive la potenza del mio regno, questo ho 
      detto e questo farò di mia mano. 
      
      [13] Da parte tua bada di non trasgredire alcuna parola del tuo signore, 
      ma eseguisci esattamente ciò che ti ho comandato e non indugiare a 
      tradurre in atto i comandi". 
      
      [14] Oloferne uscì dalla corte del suo signore e convocò i comandanti, gli 
      strateghi e gli ufficiali dell'esercito assiro; 
      
      [15] quindi scelse e contò gli uomini per le sue formazioni, come gli 
      aveva comandato il suo signore, in numero di centoventimila, più 
      dodicimila arcieri a cavallo, 
      
      [16] e li ordinò come si usa inquadrare la truppa per la guerra. 
      
      [17] Prese poi cammelli e asini e muli in dotazione alle truppe, in numero 
      grandissimo, e ancora pecore e buoi e capre in quantità innumerevole per 
      il loro vettovagliamento. 
      
      [18] Provvide ancora razioni in abbondanza per ciascun uomo e gran 
      rifornimento d'oro e d'argento dal tesoro del re. 
      
      [19] Partirono dunque lui e tutte le sue truppe per iniziare la spedizione 
      e precedere il re Nabucodònosor e ricoprire la terra occidentale con i 
      loro carri e i cavalieri e la fanteria scelta. 
      
      [20] Si unì anche a loro una moltitudine varia, numerosa come le 
      cavallette e come la polvere del suolo, che non si poteva affatto contare 
      per la grande quantità. 
      
      [21] Mossero da Ninive camminando tre giorni in direzione della pianura di 
      Bectilet e si accamparono a distanza di Bectilet vicino al monte che sta 
      sulla sinistra della Cilicia superiore. 
      
      [22] Di là, muovendo tutto il suo esercito, fanti e cavalli e carri, 
      Oloferne si diresse verso la montagna. 
      
      [23] Quindi devastò Fud e Lud e depredò i figli di Rassis e gli Ismaeliti, 
      che abitavano lungo il deserto a mezzogiorno di Cheleon. 
      
      [24] In seguito passò l'Eufràte, attraversò la Mesopotamia e demolì le 
      città che s'innalzavano sul torrente Abrona e nel territorio fino al mare.
      
      
      [25] Poi invase i paesi della Cilicia, sterminò quanti gli si opponevano e 
      venne nella regione di Iafet verso mezzogiorno alle frontiere dell'Arabia.
      
      
      [26] Accerchiò anche tutti i Madianiti e appiccò il fuoco ai loro 
      attendamenti e depredò il loro bestiame. 
      
      [27] Proseguendo, scese verso la pianura di Damasco nei giorni della 
      mietitura del grano, diede fuoco a tutti i loro campi e votò allo 
      sterminio i loro greggi e armenti, saccheggiò le loro città, devastò le 
      loro campagne e passò a fil di spada tutti i giovani. 
      
      [28] Allora si sparse la paura e il terrore di lui fra tutte le 
      popolazioni della costa, su quelle che si trovavano in Sidòne e in Tiro, 
      fra gli abitanti di Sur e Okina, su tutte le genti di Iemnaan, e anche gli 
      abitanti di Asdòd e Ascalon ne ebbero grande terrore.