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               LA SACRA BIBBIA Edizione CEI  | 
          
| Giuditta 11 | 
      
      
      [1] Allora 
      Oloferne le rivolse la parola: "Stà tranquilla, o donna, il tuo cuore non 
      abbia timore, perché io non ho mai fatto male ad alcun uomo che abbia 
      accettato di servire Nabucodònosor, re di tutta la terra. 
      
      [2] Quanto al tuo popolo che abita su questi monti, se non mi avessero 
      disprezzato, non avrei alzato la lancia contro di loro; essi stessi si 
      sono procurati tutto questo. 
      
      [3] Ma ora dimmi per qual motivo sei fuggita da loro e sei venuta da noi. 
      Certamente sei venuta per trovar salvezza. Fatti animo: resterai viva 
      questa notte e in seguito. 
      
      [4] Nessuno ti può fare un torto, ma ti useranno ogni riguardo, come si fa 
      con i servi del mio signore, il re Nabucodònosor". 
      [5] Giuditta gli rispose: "Degnati di accogliere le parole della tua serva 
      e possa la tua schiava parlare alla tua presenza. Io non dirò il falso al 
      mio signore in questa notte. 
      
      [6] Certo, se vorrai seguire le parole della tua serva, Dio agirà 
      magnificamente con te e il mio signore non fallirà nei suoi progetti. 
      
      [7] Perché, per la vita di Nabucodònosor, re di tutta la terra, e per la 
      potenza di lui che ti ha inviato a riordinare ogni essere vivente, non gli 
      uomini soltanto per mezzo tuo lo servono, ma anche le bestie selvatiche e 
      gli armenti e gli uccelli del cielo vivranno in grazia della tua forza per 
      l'onore di Nabucodònosor e di tutta la sua casa. 
      
      [8] Abbiamo già conosciuto per fama la tua saggezza e le abili astuzie del 
      tuo genio ed è risaputo in tutta la terra che tu sei il migliore in tutto 
      il regno, esperto nelle conoscenze e meraviglioso nelle imprese militari.
      
      
      [9] Quanto al discorso tenuto da Achior nella tua riunione, noi ne abbiamo 
      udito il contenuto, perché gli uomini di Betulia l'hanno risparmiato ed 
      egli ha rivelato loro quanto aveva detto davanti a te. 
      
      [10] Perciò, signore sovrano, non trascurare le sue parole, ma imprimile 
      bene nella tua memoria perché sono vere: realmente il nostro popolo non 
      sarà punito e non prevarrà la spada contro di lui, se non avrà peccato 
      contro il suo Dio. 
      
      [11] Ora perché il mio signore non resti deluso e a mani vuote, sappia che 
      si avventerà la morte contro di loro, perché li stringe il peccato per il 
      quale provocheranno l'ira del loro Dio appena compiranno un gesto 
      inconsulto. 
      
      [12] Siccome sono venuti a mancare loro i viveri e tutta l'acqua è stata 
      consumata, han deciso di mettere le mani sul loro bestiame e deliberato di 
      consumare quanto Dio con leggi ha vietato loro di mangiare. 
      
      [13] Hanno perfino decretato di dar fondo alle primizie del frumento e 
      alle decime del vino e dell'olio che conservavano come diritto sacro dei 
      sacerdoti che stanno in Gerusalemme e fanno servizio alla presenza del 
      nostro Dio, tutte cose che a nessuno del popolo era permesso neppure di 
      toccare con la mano. 
      
      [14] Perciò hanno mandato messaggeri a Gerusalemme, dove anche i cittadini 
      hanno fatto altrettanto, perché riportino loro il permesso da parte del 
      consiglio degli anziani. 
      
      [15] Ma, quando riceveranno la risposta e la eseguiranno, in quel giorno 
      preciso saranno messi in tuo potere per l'estrema rovina. 
      
      [16] Per questo, io tua serva, conscia di tutte queste cose, sono fuggita 
      da loro e Dio mi ha indirizzata a compiere con te un'impresa che farà 
      stupire la terra ovunque ne giungerà la fama. 
      
      [17] La tua serva è religiosa e serve notte e giorno al Dio del cielo. Ora 
      io intendo restare con te, mio signore, ma uscirà la tua serva di notte 
      nella valle; io pregherò il mio Dio ed egli mi rivelerà quando essi 
      avranno commesso i loro peccati. 
      
      [18] Allora verrò a riferirti e tu uscirai con tutto l'esercito e nessuno 
      di loro potrà opporti resistenza. 
      
      [19] Io ti guiderò attraverso la Giudea, finché giungerò davanti a 
      Gerusalemme e vi porrò in mezzo il tuo trono. Tu li potrai condurre via 
      come pecore senza pastore e nemmeno un cane abbaierà davanti a te. Queste 
      cose mi sono state dette prima, io ne ho avuto la rivelazione e l'incarico 
      di annunziarle a te". 
      
      [20] Le parole di lei piacquero a Oloferne e ai suoi servi, i quali tutti 
      ammirarono la sua sapienza e dissero: 
      
      [21] "Da un capo all'altro della terra non esiste donna simile, per la 
      bellezza dell'aspetto e il senno della parola". 
      
      [22] E Oloferne le disse: "Bene ha fatto Dio a mandarti avanti al tuo 
      popolo, perché resti nelle vostre mani la forza e coloro che hanno 
      disprezzato il mio signore vadano in rovina. 
      
      [23] Tu sei bella d'aspetto e saggia nelle parole; se farai come hai 
      detto, il tuo Dio sarà mio Dio e tu siederai nel palazzo del re 
      Nabucodònosor e sarai famosa in tutto il mondo.